STAR - AGRATE BRIANZA
SERIE
" LE FIGURINE STAR "
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI BASE
La STAR (Stabilimenti Alimentari Riuniti) attorno alla metà degli anni 60 decise di supportare la vendita del proprio prodotto di punta, il famoso dado di carne “doppio brodo”, attraverso una serie di figurine a tematiche varie che erano stampate direttamente sul lato esterno della confezione dei dadi (credo 12 e/o 24 dadi).
Riguardo la datazione di queste figurine, abbiamo alcuni elementi che ci possono dare, in maniera precisa ed inconfutabile, almeno un punto certo di riferimento.
Per essere ben compresi anticipiamo il fatto che nel complesso delle varie miniserie componenti questa raccolta abbiamo due serie di figurine dedicate ai calciatori: una a sviluppo orizzontale che ritrae il calciatore in una azione disegnata e poi, a latere, l’inserto di una piccola immagine fotografica e l’altra, a sviluppo verticale di natura esclusivamente fotografica che ritrae il calciatore a mezzo busto.
Nella serie “i calciatori” abbiamo due figurine da analizzare: quella di Negri, portiere del Bologna e quella di De Paoli centravanti della juventus. Negri giocò nel Bologna, maglia che indossa nella figurina, dal 1963 fino al campionato 1966-67. Il centravanti juventino De Paoli, invece giocò nella juventus, di cui nella figurina indossa la maglia, nel 1966-67 e nel 1967-68.
L’unico periodo in cui questi giocatori indossarono in contemporanea le maglie indossate nella raccolta STAR è durante il campionato 1966-67 e quindi possiamo dire che la serie fu prodotta dalla seconda metà del ’66 alla prima metà del ’67,
Nella seconda serie de “i calciatori” appare il terzino della Fiorentina Rogora con la coccarda della coppa Italia vinta dalla Fiorentina nel 1966 ed indossata nel campionato successivo, ovvero 66-67, mentre i tre calciatori del Milan appaiono, anche loro, tutti con la coccarda di detentori della Coppa Italia, che, difatti, il Milan vinse nel 1966-67 indossando la coccarda nelle maglie del 1967-68.
Ritengo quindi che la seconda serie dei calciatori sia stata editata tra la seconda metà del 1967 e la prima metà del 1968.
Il fenomeno non fu di durata prolungata ed abbiamo elementi per asserire che esso non durò più di 3, massimo 4 anni, per poi essere abbandonato definitivamente (inizio 1965 fine 1968).
La scelta di stampare le figurine sulla stessa confezione aveva notevoli vantaggi di immagine, visto che la figurina era direttamente collegata alla confezione, visto che ogni confezione significava una figurina, ma anche di carattere pratico eliminando tutte le problematiche di distribuzione del prodotto figurina attraverso canali non avvezzi a tale tipologia di “consegne”, dal grossista al venditore/negoziante.
Certamente a risentirne fu la qualità del prodotto “figurina”, quasi un “fondo” di pacchetto (e la cosa era effettivamente così).
Prima di addentrarmi nella presentazione di questa serie di figurine cartonate, tendo a precisare che non sono un esperto di lunga data di tale produzione, né, nelle mie conoscenze ho trovato esperti che non fossero poi normali collezionisti, dotati di conoscenza abbastanza limitate, per cui è possibile che queste note possano essere suscettibili di qualche aggiornamento, cosa che ho sempre ritenuto un “bene” perché significa che la conoscenza ha fatto passi in avanti.
2. IL PROGETTO
La base del progetto era il supporto alla vendita di un prodotto, realizzato in maniera diretta e senza la produzione di elemento esterno aggiunto alla confezione ma facente parte della confezione stessa.
I tecnici della STAR, avevano a disposizione, sulla confezione dei dadi di uno spazio di 9 x 5 cm, visto che i dadi avevano dimensioni di 2,5 x 3 circa ed erano inscatolati in due file per tre righe (6 dadi) posti su due piani (12 dadi) o su 4 piani (24 dadi).
Le figurine quindi vennero realizzate direttamente sul poco resistente cartoncino della confezione di colore grigio chiaro e poste sul lato esterno in modo che fossero ben visibili al pubblico.
Sulla confezione, attorno alla figurina era presente una banda tratteggiata che indicava dove effettuare il taglio con le forbici per poter “estrarre” la figurina dall’imballo di cui era parte costituente.
Tale sistema ha generato una serie di figurine da ritaglio che, ovviamente, veniva realizzata dai compratori di allora con metodologie e mezzi spesso rudimentali e senza particolare cura (spesso erano le mamme a ritagliare via le figurine dall’involucro e si sa, le donne con le figurine ci “fanno poco” ed il risultato un po’ si vede…).
Concettualmente le figurine erano concepite con una parte dedicata alla immagine sul cui lato (per le figurine a sviluppo verticale) o sulla cui base (per quelle a sviluppo orizzontale) era ricavata una banda gialla di 4 mm circa al cui interno erano riportati i dati riferiti alla serie, al numero della figurina e la titolazione della figurina stessa.
Le figurine erano stampate anche sul retro con un piccolo testo di supporto.
Le mini serie erano state pensate di 15 figurine e difatti l’album ad esse collegato prevede caselle per15 figurine per ciascuna delle 4 serie che vi erano raccolte, anche se alcune di queste caselle recano l’immagine in bianco e nero della figurina che vi doveva essere incollata, un po’ come si usa in filatelia.
Oltre le 4 serie previste dall’album erano previste altre serie ed altri album, ma il progetto fu portato avanti in modo molto poco serie e per nulla corretto e gli album che dovevano uscire non furono mai editati e molte serie non furono completate che fossero previste dall’unico album edito o meno.
A livello progettuale si scelse di dare alla raccolta di figurine diverse argomentazioni sia didattiche che sportive con un numero di figurine variabile di serie in serie.
3. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI
Se il supporto delle figurine era la scatola stessa dei dadi, altrettanto intuitivamente sappiamo che la stampa delle figurine fu affidata alla stessa tipografia che stampava le confezioni dei dadi, col risultato che la qualità della produzione era di tipo industriale ed economica.
Tuttavia questo non è un dato da leggere in maniera negativa in assoluto, perché, se la qualità non era certo ricercata, non presentava però nemmeno quelle perdite di “concentrazione” della tipografia che, spesso abbiamo visto, avevano generato una serie di errori di stampa piuttosto marchiani, sia nel taglio delle figurine (qui eliminato perché non realizzato e demandato al collezionista) sia, soprattutto, nell’allineamento dei cliche’ di stampa
La confezione di un prodotto industriale non poteva, difatti, presentare difetti di stampa in quanto avrebbe inficiato la presentazione del prodotto; per questa ragione la stampa delle confezioni era sempre assolutamente controllata sia prima che dopo la stampa.
Il numero dei colori (inchiostri) adottati era piuttosto limitato per esigenze di controllo dei costi ma questo non significa approssimazione e semi-mono cromatismo delle immagini che invece sono realizzate bene e con buone sfumature di colore.
Diciamo che il difetto di questo aspetto di realizzazione è essenzialmente nel supporto di cartoncino, troppo usa e getta, non nella parte tipografica, ben realizzata.
Va detto in questo paragrafo che, sul retro della figurina, nella parte a sviluppo lungo, lato basso, era incollata la linguetta di chiusura dello scatolato (in effetti la scatola era incollata sul lato lungo ed aveva due chiusure ad incastro sul lato corto, esattamente come oggi), per cui era necessario che sul lato lungo una parte fosse incollata e sovrapposta alla estremità opposta per realizzare, da una superficie piana, un parallelepipedo.
Per tale motivo, tutte le figurine, sul retro, riportano o il pezzo di cartoncino dell’aletta di sovrapposizione oppure i resti della colla se questa linguetta è stata rimossa.
Ciò è inevitabile!
A tal proposito secondo il mio modesto parere, conviene rimuovere delicatamente la parte incollata alla figurina, cercando di ripristinare la superficie piana del retro della stessa.
Con estrema attenzione poi si può cercare di ripulire la superficie della figurina dai residui di colla, ma l’operazione è piuttosto complicata e dall’esito incerto perché è colla industriale ed il cartoncino è “una spugna” assetata!
A livello di aspetti grafici, le figurine non seguivano in modo univoco un progetto grafico vero e proprio, fatta eccezione per l’impostazione di base.
Difatti il grosso delle figurine è di carattere grafico (disegno), ma ci sono figurine di carattere fotografico e figurine di carattere misto (disegno e fotografia in coabitazione.
4. LE SERIE PRODOTTE ED I SOGGETTI
Le tematiche che la STAR scelse furono, divise per tecnica di realizzazione, le seguenti:
A.) Grafica fotografica:
- Storia dell’Auto – 10 figurine;
- Meraviglie moderne – 12 figurine;
- Flora d’Italia – 13 figurine;
- I calciatori 2a serie – 12 figurine;
B.) Grafica (disegno ad acquerello tempera)
- Vecchia America – 8 figurine;
- Vita di Dante – 8 figurine;
- Strumenti musicali – 11 figurine;
- Ponti d’Italia – 2 figurine; (probabilmente serie incompleta)
- Castelli d’Italia – 10 figurine;
- Storia dell’aeroplano – 2 figurine (probabilmente serie incompleta);
- Aerei – 8 figurine;
- La nave a vela – 8 figurine;
- Giardini d’Italia – 1 figurina probabilmente serie incompleta);
- Battaglie per la libertà – 1 figurina probabilmente serie incompleta);
C. ) GRAFICA MISTA (DISEGNO - FOTO)
- I calciatori 1a serie – 21 figurine.
C’è poi una “storia della ferrovia”, che compare annunciata dalla STAR sul retro delle figurine, di cui non possiedo ne ho mai visto alcuna figurina e di cui non sono in grado di stabilire la tipologia di grafica a cui ascrivere la serie.
Complessivamente si tratta di 14 serie (15 con “la ferrovia”) di cui una doppia (i calciatori) ed una probabilmente accorpata (storia dell’aeroplano con aerei) per 127 figurine sino ad ora reperite, ma immagino il totale possa salire di qualche ulteriore unità (ma non tanto da portare il totale alle 150 unità editate, cosa che riterrei più che logica).
Come si vede i soggetti sono tutti molto popolari ed indirizzati ad un pubblico maschile, sia adulto sia giovanissimo, con qualche (poche) concessione al mondo femminile (Flora d’Italia).
È più che positivo che gli argomenti siano in gran parte “italiani” dai castelli ai giardini ai ponti (per quanto riguarda le bellezze artistiche del nostro paese) alle argomentazioni biografiche e storiche (Dante – Battaglie per la libertà) mentre sono di argomento internazionale gli Aerei, gli Strumenti musicali, le Auto, le Meraviglie.
Riguardo alla serie “storia dell’aeroplano”, nel tempo, sono riuscito a reperire solamente figurina 1 e figurina 2, mentre della serie “aerei” sono riuscito a reperire solamente da figurina 3 a figurina 10.
Sono, conseguentemente, abbastanza convinto che la serie, iniziata come “storia dell’aeroplano” sia stata variata in corso d’opera con “aerei” partendo ovviamente dalla numero 3 visto che le prime due numerazioni erano già “occupate” dalle due figurine della “storia”.
Se dovessi essere smentito da eventuali ritrovamenti futuri ritornerò sui miei passi.
La serie “i calciatori” ebbe due produzioni differenti per realizzazione.
La prima serie di 21 figurine era una serie a grafica mista ed a sviluppo orizzontale, mentre la seconda serie di 12 figurine era a sviluppo verticale ed era esclusivamente fotografica.
Alcune serie erano sia a sviluppo verticale che orizzontale (storia dell’auto - la nave a vela – castelli d’Italia), ma il grosso della produzione era a sviluppo orizzontale.
Riguardo agli aspetti grafici, è possibile che il bozzettista sia stato unico per tutte le figurine dove compare la mano del disegnatore, anche se la serie “strumenti musicali” appare piuttosto primitiva nel tratto rispetto alla serie “castelli d’Italia” o vita di Dante, due serie legate dalle figurine numero 6 dante ed 8 castelli dove il cielo rosso sembra venga dalla visione e realizzazione del medesimo artista.
Probabilmente una serie che prometteva molto era quella dedicata alle “battaglie per la libertà”, ma le aspettative sono rimaste tali visto che della serie abbiamo un’unica figurina reperita sino ad ora.
Infine una breve analisi della figurina numero 6 della serie aerei.
Ogni volta che la vedo mi vengono i brividi.
Ma è una deformazione professionale. Vediamo perché’.
Il velivolo e’ ripreso leggermente dal basso visto che siamo in grado di vedere parte della parte inferiore dell’ala mentre non vediamo alcuna parte superiore della stessa.
Il punto di vista e’ quindi posto in basso rispetto al velivolo.
Normalmente lo sfondo di tale posizione del punto di ripresa e’ uno sfondo o solo di cielo oppure misto,(vedi figurine 2 e 4)
quello che vediamo di sfondo nella figurina 6 e’, invece, esclusivamente una serie di campi coltivati con qualche casetta dal tetto rosso posta lungo una probabile stradina di campagna.
Un aereo in volo, ripreso da sotto non può avere uno sfondo fatto di sola terra … a meno che non sia in volo praticamente rovescio od in volo normale ma talmente prossimo ad un ripido pendio montagnoso, cosa, peraltro che i dettagli del disegno dello sfondo ci fanno assolutamente escludere (e’ uno sfondo di campagna piatta!).
Resta quindi la sola ipotesi di un aereo di linea in volo fortemente inclinato o rovescio, cosa alquanto brutta e prossima alla catastrofe finale…. Speriamo sia finita bene per i passeggeri del volo “Aeroflot” …
Io me la sarei obiettivamente fatta sotto…brrrrrr
5. IL RETRO ED I TESTI
Abbiamo già detto di alcuni aspetti legati alle problematiche sul retro, relativa alla linguetta di incollaggio.
Riguardo i testi dobbiamo tenere in considerazione che lo spazio disponibile, già ridotto dalla linguetta di circo un terzo era veramente minimo.
La STAR adottò una cornice vagamente sinuosa all’interno della quale pose un testo piuttosto ridotto ed abbastanza minimalistico, pur dotato di intestazione completa e sotto il testo a caratteri molto piccoli un mini quadro della produzione delle serie.
Ma, insomma, i testi che accompagnano l’immagine sono certamente utili e positivi, ma sono anche fortemente limitati.
6. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Delle tante serie che compongono la produzione di queste figurine, certamente la piu’ seguita e la piu’ collezionata, se qualcuno avesse avuto dei dubbi è, certamente, quella de “i calciatori”.
In realtà sono due serie uscite in due anni differenti e differenti anche per impostazione grafica.
“i calciatori” hanno una quotazione piuttosto elevata, rispetto alla qualità della figurina, ma questo si deve ovviamente al rapporto domanda offerta, evidentemente per questa serie nettamente a favore della domanda, il che fa lievitare il valore delle STAR “calciatori” dai 5 ai 7 euro se in decenti condizioni di conservazione e, soprattutto di taglio!
Per le altre figurine si va dai 3 ai 5 euro in condizione di pezzo singolo, mentre in lotto plurimo tale quotazione scende abbastanza drasticamente.
Anche presso le fiere il valore richiesto è quello appena accennato.
Quello che risulta abbastanza strano è che certamente queste figurine ebbero una diffusione enorme e capillare in tutta Italia, mentre a livello collezionistico, oggi, almeno per quello che si vede su eBay e nelle fiere le disponibilità sono veramente scarse.
L’album di cui si parlerà più diffusamente nell’apposito spazio dovrebbe avere un valore commerciale di on ho certezza dell’esistenza dovrebbe avere un valore attorno ai 3-400 euro se vuoto e ben tenuto, mentre se pieno potrebbe superare tranquillamente i mille euro, cosa abbastanza logica per album rari degli anni ’60 contenenti dalle 80 alle 130 figurine.
Complessivamente una raccolta fattibile, che è possibile iniziare anche oggi ma che richiede diverso tempo, dedizione e denaro, ma che, al di là della bellezza o meno del collezionato, ha comunque un suo fascino attraente!
Buona collezione!!!!!!!!!!!!