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RIZZOLI EDITORE - MILANO

IL CALCIO ILLUSTRATO - 1941

SERIE DI 5 BUSTINE

" I 12 MIGLIORI PER RUOLO "
CAMPIONATO 1940-41

FIGURINE

PRESENTAZIONE

 

meazza

 

 

1. PREMESSA

“Lo Sport Illustrato” è una rivista quindicinale storica italiana che viene pubblicata per la prima volta nel 1914 e che terminerà la sua attività editoriale negli anni ’70.

La rivista è fondamentalmente concepita per dare l’immagine allo sport che godeva, all’epoca, ma anche sino a buona parte degli anni ’40 delle difficoltà di tutte le attività sportive che potevano essere radiotrasmesse e quindi raccontate, magari anche in diretta, ma non potevano essere viste, se non attraverso pochissime immagini nella componente sportiva dei cinegiornali che però erano in celluloide e con una distribuzione capillare ma anche molto lenta tanto che erano iniziative che quando andava bene riuscivano ad essere settimanali (all’inizio erano quindicinali).

Di queste nomino perché ben conosciute ed anche perché questo restituisce l’dea che quelli della mia generazione si sono fatti dei cinegiornali già considerati se non anacronistici come una inutile perdita di tempo nelle sale cinematografiche degli anni dai 30 ai       70 ma anche oltre: “Il giornale Luce” edito dall’istituto L.U.C.E. – LUnione Cinematografica Educativa - , “La Settimana Incom” – Industria Corti Metraggi, “Cinesport Ciac” – Compagnia Italiana Attualità Cinematografiche.

Anche nel campo della carta stampata le riviste del settore fioriscono ed hanno il vantaggio di essere viste e riviste con calma per riconoscere i vari campioni spesso sentiti nelle radiocronache e mai visti dal vero.

La potenza dell’immagine legata ad un momento di cronaca ben definito, come quello di un gol particolarmente significativo oppure di un gesto, di una azione, di un arrivo, nel ciclismo, nel momento in cui l’impresa sportiva si compie, decretano il successo di queste pubblicazioni che, pur dotate di ottimi giornalisti sportivi devono più alla forza delle immagini che agli aspetti di cronaca o di critica, peraltro questi ben supportati anche con migliore tempestività dai quotidiani, il loro successo nelle edicole.

Naturalmente lo sport è l’argomento preferito di questa tipologia di pubblicazioni periodiche ma non è il solo; particolarmente attraente, specie per il genere femminile, solo le pubblicazioni dedicate al mondo del cinema, che con le sue storie fa sognare, come le imprese dei campioni il pubblico maschile, l’altra parte del cielo attratta dai sentimenti, dall’amore e dalle vicende della vita in generale.

Più attiva la stampa delle testate dedicate al cinema che produce negli anni, come supplemento alle riviste delle serie con contenitore cartaceo dedicate a dei film contenenti figurine fotografiche con testo sul retro.

L’iniziativa più interessante è quella della rivista “Cine illustrato” edito dalla Rizzoli che nel 1941 ne ha già edite ben 31 serie, mentre nel 1942 arriva la serie numero 66 con il film “Signorinette”, con un incremento di ben 35 serie nel corso più o meno un anno, per di più un anno in cui si è in guerra col resto del mondo, a testimoniare comunque una effervescenza editoriale assolutamente sconosciuta alle contemporanee riviste sportive pur dello stesso editore.

2. IL PROGETTO

L’editore, sicuramente in un momento di crisi generalizzata del settore in quanto l’Europa è già entrata in guerra, mentre l’Italia ancora per poco ne resta solo ufficialmente fuori, ma nella realtà tutti sanno che l’entrata in guerra è assai imminente, decide di aumentare la tiratura della sua rivista sportiva di maggior successo editoriale attraverso una iniziativa ripresa al 100 % dalla rivista “Cine Illustrato”, producendo una serie di 5 interessantissimi cofanetti dedicati ciascuno ai migliori calciatori del campionato italiano frazionati per ruoli:1 portieri – 2 terzini – 3 mediani – 4 attaccanti – 5 attaccanti.

Ne nasce così una serie molto interessante dei migliori 60 atleti del nostro campionato che devono essere riferiti all’annata sportiva 1940-1941 anche se le “storie” ricostruite nei testi a tergo, sono alquanto lacunose, non proprio specifiche e a volte lasciano pensare che la rappresentatività dei ruoli sia quasi a prescindere dalla Società Sportiva in cui era tesserato il calciatore.

Per la cronaca il campionato lo vinse il Bologna con 4 punti di vantaggio sull’Inter e cinque sulla coppia Milan e Fiorentina

L’iniziativa è quella dell’immagine e del cofanetto o bustina, poi vedremo in dettaglio, di pari fattura rispetto a quelle dedicate al mondo del cinema, non ci sono altre implicazioni progettuali, non è previsto un album raccoglitore.

 

3. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI

La serie si compone di 60 figurine di tipo fotografico in bianco e nero, su carta medio pesante anche questa di tipo fotografico, lucida

Per non essere fraintesi nei termini, si tratta di figurine stampate con stampa tradizionale, non si tratta di figurine realizzate su carta sensibile fotografica e impresse con esposizione, acidi e lavaggi.

Ad essere fotografica è la ricercatezza nel creare una stampa quanto più simile ad una fotografia ed in tale ottica va considerata la particolare tecnica di taglio dele bordure esterne che presentano delle tipicità classiche delle fotografie del periodo con bordure mai tagliate a filo ma, piuttosto con una dima a taglio zigrinato, che produceva bordure ondulate irregolari.

Le figurine hanno una dimensione di cm 5,8 x 8,5 ed hanno tutte sviluppo verticale, sono prive di numerazione e titolazione frontali, mentre al verso presentano il nome e cognome del calciatore con diverse righe di commento (che analizzeremo a seguire).

 

4. IL CONTENITORE

Particolare è l’aspetto del piccolo contenitore cartonato che avvolgeva ciascuna delle cinque serie fungendo da “scatola” di raccolta e creato a similitudine totale di quelli delle serie del cinema.

Questo cofanetto era realizzato su una carta spessa ma morbida molto particolare, ci crederete o no che era totalmente riciclata!

Ma non la tipologia di riciclo odierna che consiste nel non impiegare nuova materia prima (per la carta cellulosa di natura vegetale), e di utilizzare carta usata, sottoponendola ad una serie di operazioni che ci forniscono una carta “nuova”, intonsa, pur senza l’impiego di materiale nuovo.

Qui il “riciclo” consiste nell’utilizzo di carta già utilizzata da un verso (probabilmente degli avanzi di stampa di calendari da muro, quindi piuttosto grandi) stampati nell’altro verso e poi tagliati con una adeguata fustella per realizzare il cofanetto.

Questo, dal lato esterno, si presenta quindi come fosse stampato su una carta nuova mentre sul lato interno troviamo la stampa del calendario con inchiostri marroni e seppia.

Tale particolarità, peraltro utilizzata anche per le scatoline raccoglitrici anche delle serie edite dalla rivista “Cine illustrato”, ci mostra come, di fronte alle prospettive belliche ed ai costi delle materie prime in risalita, neppure un editore importate come Rizzoli non si esimesse dall’inserire pagine già utilizzate (almeno per un verso): è la necessità che si fa virtù o la miseria che non ha più nemmeno un falso pudore dietro cui celarsi.

È, questo, un importantissimo documento della situazione economica dell’Italia di quegli anni, una di quelle scoperte che ci restituiscono, attraverso una figurina lo specchio di tempi tristi e cupi che per fortuna oggi sono solo un triste ricordo di pochi e che invece dovrebbero essere, attraverso la cultura, riportati alla visione critica di altre, successive generazioni, per informazione storica e perché certe miserie umane non si debbano più ripetere.

   BUSTINA 1a SERIE R567

Il lato "B", interno, della piccola scatoletta da cui si comprende che è stata ricavata stampando il lato "A" sul retro di fogli già utilizzati per la realizzazione di un calendario... un riciclaggio ante litteram che ci dice molte cose di "come eravamo...

5. I PROTAGONISTI

I protagonisti di questa bellissima e importante serie anteguerra sono i 60 calciatori che ne fanno parte e che ne danno anche lo spessore sportivo.

Non voglio entrare in merito alle scelte che certamente la rivista, attraverso i redattori incaricati, fece nell’individuare questi 60 protagonisti, né mi sento così conoscitore del calcio quei periodi da poter contestare delle scelte.

Una delle metodologie da adottare per capire certe scelte è quella di accorpare i campioni inseriti in raccolta secondo il club di appartenenza, tenendo a mente che essendoci una divisione di base per ruoli :

09 figurine – Bologna;
08 figurine – Inter, Juventus;
07 figurine – Milan;
05 figurine – Lazio;
04 figurine – Genoa;
03 figurine – Novara e Torino;
02 figurine – Atalanta, Fiorentina, Napoli e Roma;
01 figurina – Bari, Livorno, Triestina e Venezia.

Le 16 squadre protagoniste del campionato ci sono tutte, nessuna esclusa per cui possiamo dire che sotto il profilo della rappresentatività la serie coglie il suo obiettivo, ma abbiamo qualche dubbio che siano stati rispettati in maniera assoluta i valori degli atleti in campo, anche perché la Fiorentina classificatasi quarta a pari punti col Milan terzo ha due soli rappresentante in serie (Romeo Menti e il portiere Griffanti), mentre il Novara che retrocederà ha tre atleti in raccolta (Pasinati, Mornese e Fregosi).

 

6. IL RETRO ED I TESTI

Come abbiamo detto le figurine recano dei testi abbastanza dettagliati che oltre a qualche dato anagrafico ci indicano la carriera di ogni singolo campione.

Si nota una certa attenzione ai dati relativi alle varie esperienze in nazionale, da quella giovanile sino alla “maggiore” anche perché molti dei presenti vantano la presenza in nazionale e molti sono anche due volte campioni del mondo.

La serie si fa particolarmente apprezzare proprio perché in essa sono effigiati moltissimi campioni che recentemente sono stati oggetto di grande attenzione del mercato americano con quotazioni assolutamente fuori dall’immaginabile solo qualche anno fa.

 

7. ASPETTI COLLEZIONISTICI

La serie è nella sua condizione ideale di collezionabilità e di valore quando è completa non solo delle 60 figurine ma anche dei cinque cofanetti di conservazione ben tenuti.

Se ci dovesse essere qualche mancanza il valore della serie crolla anche perché se la o le mancanze dovessero interessare le figurine dei campioni più importanti (i Piola, i Meazza ecce cc) è meglio lasciare la serie al suo vecchio proprietario perché certi pezzi se mancano sono estremamente difficili da ritrovare.

Il valore teorico della serie dovrebbe aggirarsi attorno ai 500 euro ma con certe figurine all’intern della raccolta credo che non bastino 1.000 – 1200 euro.

Buona collezione!!!!

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