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RASA - MILANO

SERIE

" CALCIATORI 1962-63 "

LE FIGURINE

PRESENTAZIONE

LAV 01 VICENZA SQ R62

1. ELEMENTI

La Rasa di Milano è sempre stata per me fonte di imbarazzo perché, pur sembrando una casa editrice estremamente solare (dizione corretta sul retro delle figurine della sua serie, presenza di un album, legame evidentissimo con il settimanale sportivo "football") è invece avvolta da un alone di mistero, almeno per me, contrariamente ad altre case editrici di allora, magari piccolissime che però hanno lasciato tracce evidenti sulle documentazioni ufficiali dell'epoca arrivate sino ai nostri giorni.

Anche nel volume di Mencaroni e Valtolina, la seconda serie delle Rasa è appena accennata, come se fosse quasi inesistente o non avesse lasciato a quegli autori praticamente nessuna traccia degna di essere riportata sulla pubblicazione al di fuori di un fugace cenno.

In linea con quanto affermato sul testo citato la serie 62-63 della Rasa esiste eccome!

Anzi a dirla tutta esiste anche una raccolta 63-64 di cui probabilmente in un futuro non certo lontano darò conto al visitatore di queste pagine (la serie 63-64 è on line. N.d.r.).

2. IL PROGETTO

La Rasa era uscita con le ossa abbastanza rotte dalla esperienza della serie 61-62.

Non credo, sinceramente sotto il profilo economico, anzi, probabilmente la serie fu venduta discretamente bene (visto che le figurine del 61-62 sono abbastanza diffuse sul mercato), ma per via del progetto mai ben decollato, dal distacco tra la produzione prevista (album) e la produzione effettivamente realizzata.

Qualche cosa non aveva ben funzionato nel mondo Rasa.

Forse per i non bassi introiti della serie 61-62 ma con la certezza che il mondo della distribuzione con dispenser fosse sempre più nelle mani dei “torinesi” e avendo vissuto sul fronte l'attacco, sferrato con mezzi economici molto rilevanti, dalla E.D.I. di Milano alla egemonia torinese ed essendo certamente al corrente del progetto sempre della E.D.I. di continuare a produrre serie pesantissime di circa 300 pezzi, la Rasa decise di sfilarsi dal mondo delle cartonate da dispenser e di buttarsi sulla distribuzione con bustine, più semplice, più immediata, più economica e forse anche più redditizia, come da Nannina a V.A.V., da Imperia a Panini era stato dimostrato già da molti anni (Panini è citato per il successo commerciale anche se non aveva esperienze pregresse proprie avendone però assunte editando la prima serie delle sue figurine grazie all’esperienza acquisita dalla Nannina di Milano, di cui aveva acquisito non solo la serie 60-61 ma anche i diritti su questa serie).

La Rasa però non scelse né formato ne supporto banali e non si appiattì su posizioni tipo Panini.

La sua fu una scelta originale e molto ben studiata.

Il formato era particolare perché manteneva le proporzioni delle classiche cartonate (9,5/6,5=1,461) realizzando delle figurine dal formato più piccolo 8.5 x 6 cm con un rapporto (8,5/6=1,416) che era praticamente identico a quello tradizionale.

Le figurine così create erano delle piccole cartonate, mantenendone il delizioso rapporto tra altezza e larghezza.

Anche il supporto era cartonato ma decisamente più leggero, tanto per capirci anche più leggero delle Taver Matic “Le armi” del 1963 e un po' più leggero delle coeve figurine editate dalla casa editrice "Orvedo".

Ritengo che il progetto prevedesse una produzione piuttosto ampia per dare al calcio italiano una bella ribalta, tuttavia, vuoi perché sono figurine senza album e senza numerazione, vuoi per la rarità di queste figurine, vuoi perché per diverso tempo sono state incredibilmente e distrattamente confuse con le Orvedo, oggi non è possibile ancora stilare un elenco preciso e consistente di queste figurine.

Il lavoro di ricerca, però è molto avanzato nel tempo e oggi è possibile presentare un elenco molto ricco di queste figurine che ne "sostanzino" un po' la velata e nebbiosa presenza nel panorama delle figurine.

Sino ad oggi (settembre 2015 sono state reperite e certificate 87 figurine.

Naturalmente avrete constatato (per chi segue uso questa tempo) o constaterete (questo tempo lo uso per chi non mi conosce) che questo sito non pubblica mai cose basate sul "sentito dire" sul "mi ricordo che forse", “ci potrei giurare che", ma solo cose certificate dati concreti alla mano!

Seguire questa filosofia offre a chi legge o a chi cerca informazioni sul sito delle certezze ma costa a chi redige queste note non poche fatiche per ripulire le informazioni da dati non certificati poi da concrete prove di esistenza.

Si ritiene, comunque che questa serie fosse stata creata sulla base di un numero di figurine per squadra compreso tra una media di un minimo di 6-7 ed un massimo di 10-12 per squadra, compresa anche la figurina della squadra, come da tradizione Rasa, ma si ritiene anche che la complessità numerica della serie sia più prossima alle 90 che alle 100 unità.

3. ASPETTI GRAFICI

Se nella nuova serie era stato rispettato il rapporto dimensionale con la vecchia serie, non fu affatto riproposto il vecchio schema grafico, tanto deludente quanto metafisico della raccolta 61-62.

La serie 62-63 è una serie tutta fotografica senza ritocchi di alcun genere (o meglio con qualche ritocchino qua e là) per quanto riguarda le figurine di nuova produzione mentre molte sono le figurine che provengono dalla serie 61-62 con gli sfondi metafisici, i ritagli per realizzare fotomontaggi incredibilmente puerili ecc. ecc. (vedi la pagina dedicata alla serie 61-62, di cui anche questa 62-63 eredita, conseguentemente anche se parzialmente, i difetti

Nel campo dell'immagine fotografica pura la Rasa si muove decisamente bene e le figurine appaiono ben proporzionate (primi piani non eccessivi e spazi "vuoti" spesi molto bene), uniformità di immagine piuttosto rispettata, ricerca dei fondali non finti e non standardizzati, con altissima preferenza ai fondali da campo di calcio (non di studio fotografico), colori piuttosto vivi e realistici.

Nel campo della stampa le immagini appaiono morbide non sparate e tonalmente un po' spente, o almeno non aggressive, prive di patine lucidanti e "brillantanti", un po' in linea con quella area di "speluccamento perenne e continuativo" che le Rasa mi hanno sempre dato (assieme alle Alba Tortona distribuzione A.T.D., per la verità).

Sulla base della figurina il Cognome del calciatore, secco, senza Nome, senza squadra di appartenenza (altro elemento identico alle Orvedo 62-63 prima edizione, quindi altro elemento di confusione oltre al formato).

Sul retro della figurina nulla di nulla, "tabula Rasa", direi, se non fosse che dicendolo potrei ingenerare confusione con un Rasa che non è altro che un termine latino che oggi tradurrei come "zero carbonella" o "formattazione totale" oppure "vuoto assoluto".

Il retro privo di ogni scritta è un ulteriore elemento di somiglianza con le Orvedo 62-63!

Quando tre indizi non fanno una prova!!!

4. ASPETTI COLLEZIONISTICI

A questa serie, in questo momento non faccio ulteriori critiche rispetto a quante me ne sono uscite durante la stesura del testo, anche perché gli elementi visivi pubblicabili contestualmente a questo testo sono pochini, per cui mi impegno a produrre critiche alla serie non appena sarò in grado di fornire all'utente una prova visiva di quanto vado dicendo.

Riguardo gli aspetti collezionistici, questa non viene considerata una serie importante ma, piuttosto una serie minore.

Io non sono per niente d'accordo e avendo chiuso da un bel pezzo molte delle collezioni classiche, questa è certamente una raccolta che mi attizza molto collezionare e mi ci dedicherò certamente con molto trasporto...

...se trovassi le figurine...

Le figurine ci sono in giro, solo che molti rivenditori non distinguono le Rasa 62-63 dalle Orvedo.

Volete che vi faccia i nomi di chi aveva, nello stesso contenitore, mischiate tra loro, Orvedo 62-63 e Rasa 62-63, volete che vi dica che qualcuno mi ha detto che erano figurine della Orvedo "sbagliate"?

Evito, per pietà cristiana, ma è una realtà!

Quando il venditore non conosce cosa vende ma lascia al collezionista la scelta e la libertà di sgrufolare dentro dei raccoglitori, tutto il processo di ricerca viene rallentato e reso precario.

Bello sarebbe se un venditore sapesse di cosa si parla quando gli si nominano le Rasa 62-63.

Questa "ignoranza" collezionistica ha ancora più evidenti conseguenze su piattaforme di vendita informatiche, dove il collezionista digita la parola chiave e si fida del mezzo che gli dà la risposta attraverso un moderno e potentissimo motore di ricerca.

Ma se il venditore non ha battezzato la figurina in modo corretto, che si tratti di ti "saluto mascherina" o di “salutame a soreta", quella figurina il collezionista nemmeno la vedrà mai.

C’è poi un altro aspetto da considerare ovvero che una figurina "esiste" tanto più è nominata in ambito informatico, un po' come una attrice che esiste solo se è vista al cinema o in tv o sui giornali ovvero attraverso i mass media, altrimenti è una donna comune e rientra nell'alveo della esistenza privata non pubblica. Una serie di figurine tanto più è nominata, tanto più esiste, tanto più è pubblica e quindi conosciuta e ricercata.

Rasa per un collezionista è essenzialmente cartonata e di grandi dimensioni, il resto, per molti sembra non esserci…

Il valore commerciale delle Rasa 62-63 è comunque contenuto, mai esagerato e sta tra i 2 ed i 4 (quattro) euro al massimo.

La loro presenza su eBay è piuttosto rara ma cercatele dentro le Orvedo, certamente troverete qualche cosa finito lì per sbaglio.

È una serie non facile da finire e destinata ad essere sempre working progress, anche perché, non essendo numerata al collezionista sfugge la sua consistenza numerica reale ed a molti non piace collezionare senza conoscere i limiti della raccolta.

BUONA COLLEZIONE!

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