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MUNDUS EDITORE - MILANO

SERIE

“ STEMMI DELLE CITTA' D'ITALIA ”
(TITOLO DÌ FANTASIA)

FINE ANNI '40 - PRIMISSIMI ANNI 50

FIGURINE

PRESENTAZIONE

citta 1

1. PREMESSA

Non è una scusante perché, come dicevano i nostri padri romani, "excusatio non petita, accusatio manifesta", non avendo alcuna colpa da ammettere, mi astengo da qualsiasi scusante, però, a premessa di questa breve presentazione della serie, devo ricordare che ci troviamo di fronte:

  • Ad una serie non firmata di cui non si conosce l'editore;
  • Ad una serie si numerata, ma senza album, il che complica le definizioni quantitative della serie, dato che conosciamo l'ultimo numero assegnato ad una figurina ma non che a seguire ne possano esistere delle altre (certezza che, invece ci avrebbe dato un album);
  • Ad una serie che non presenta segni caratteristici ed inconfondibili (grafici e testuali) di un determinato periodo storico (primi novecento, anteguerra, post guerra '39-45 ad esempio);
  • Ad una serie, probabilmente, di non larghissima diffusione popolare e che quindi non ha una titolarità pronunciata nel collezionismo di massa (caratteristica che spesso ci ha consegnato serie poco esplicite ma popolarmente conosciute e con una titolazione che, seppur non ufficiale è quella usata dai collezionisti da oltre 60 anni).

In sintesi ci troviamo a parlare di una serie gravata da tutte, nessuna esclusa, quelle caratteristiche che, solitamente, permettono una definizione, in termini di notizie e dati, ampiamente sufficiente a descriverla.

Tuttavia, a venirci incontro, altre tre serie praticamente identiche, quasi tutte databili nell'arco di pochi anni e di cui, in particolare, una riconducibile con certezza alla mundus editore (è la serie detta "Americhe").

Questa è la ragione per cui si è riusciti, con estrema probabilità, a stabilire una paternità a questa serie e ad altre molto molto simili (dimensioni, tipologia di stampa e format a 48 figurine).

Della datazione della serie si parlerà a seguire, comunque, cronologicamente, la prima delle serie deve essere stata "stati e bandiere del mondo", cui deve aver fatto seguito questa serie, seguita dalla serie "sportiva" dedicata agli "stemmi e mascotte del calcio" per chiudere con l'ultima che contiene degli elementi evolutivi rispetto alle sorelle maggiori (firma "mundus" sul fronte di ogni figurina e formato dimensionale leggermente piu' ampio).

2. LA DATAZIONE

Escludendo il periodo dei primi 35 anni del novecento, solitamente portatori di serie abbastanza curate nella componente grafica e tipografica, ed escludendo la seconda metà del xx secolo, il periodo in cui daterei questa serie è quello che va dall'immediata vigilia del secondo conflitto mondiale ai primissimi anni '50.

Tuttavia ci sono degli elementi, nella serie che ci indirizzano verso una datazione fine seconda guerra mondiale primi anni 50.

Tuttavia la datazione anteguerra mi pare la meno probabile per una ragione legata alla araldica mostrata dalla collezione.

Alla fine degli anni 30, con le campagne militari a forte colorazione politica (guerra civile spagnola, campagne coloniali in africa ecc.) ed un'aria molto tesa in ambito europeo (ricordiamoci l'autarchia), una rigidità formale ed una nuova impostazione "grafica" imposta dalle volontà "imperiali" del fascismo appare molto strano che potesse essere pubblicata una serie di stemmi di comuni italiani, tra cui la capitale senza che nell'araldica vi fosse neppure un "fascio littorio".

Ricordiamoci che alla Brioschi, che già dalla metà del secondo decennio del secolo aveva iniziato a produrre serie vastissime ed estremamente "serie" sotto il profilo araldico, nella preparazione della pubblicazione della vi serie (metà anni '30 circa), fu importa dal regime l'utilizzo dei soli stemmi recanti una ben precisa caratteristica araldica dettata dal regime, non per le figurine, ma proprio per gli stemmi ufficiali!

Ciò sposta l'ago della bilancia verso una datazione post bellica, dopo la restaurazione democratica e l'abbandono di orpelli inneggianti ai fasti della Roma imperiale (quella vera) per celebrare i fasti della Roma imperiale fascista (quella falsa).

Chiamare impero quello basato sulla conquista dell’Etiopia, un paese di 8 milioni di pastori e lanciatori di frecce e lance, contro cui usammo l'aviazione e persino le armi chimiche, mi pare che non abbia proprio nulla a che vedere con l'impero romano!

Inoltre, a memoria, per cui in maniera troppo empirica per essere citata come fonte, ricordo di aver visto una serie praticamente smile a questa, sempre di 48 figurine (forse i paesi del mondo?), molto probabilmente del medesimo e schivo editore, il che, se fosse verificato, porrebbe la datazione del progetto certamente a dopo la guerra.

Identico discorso se valutassimo anche il fatto che la serie, oltre che priva di una firma editoriale è anche una serie priva di messaggi pubblicitari, il che la rende una serie in vendita in pacchetti o veline presso i giornalai, non distribuita con altri canali cosa invece molto più tipica degli anni pre-guerra mondiale.

Per tutta questa serie di ragioni la serie va datata in un periodo post seconda guerra mondiale tra il '47 ed il '50 (vedi sotto la descrizione della figurina di Napoli), non oltre però.

3. IL PROGETTO

Il progetto era semplice, quello di creare una serie popolare di figurine con un argomento di facile inserimento in un contesto didattico, non nuovo, ma sempre vivo, dato il campanilismo, sottocultura endemica in Italia.

In un progetto semplice non c'è posto per un album, né per una quantità di figurine troppo elevata.

Un progetto semplice non può avere complicanze dettate da una stampa sofisticata, né una stampa sofisticata può avere costi bassi e quindi concedere alla serie una facilità di smercio a livello popolare.

Certo un sì fatto progetto avrebbe dovuto consentire allo sconosciuto editore di vendere molte copie di queste figurine ma non deve essere stato così, visto la scarsa recuperabilità di queste figurine.

Questa serie che ho visto passare su eBay più di una volta, era sempre venduta intera, il che farebbe pensare ad una serie già, a suo tempo nata per essere venduta integra

4. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI

Le figurine hanno dimensione di 3,5 x 4,5 cm e sono tutte a sviluppo verticale, sebbene, tendenzialmente, date le dimensioni, siano abbastanza quadrate.

Il supporto è di un cartoncino leggero, di media qualità (per capirci un cartoncini più leggero delle E.F.M.A. leggere, quindi siamo di poco sopra il limite del cartaceo pesante, ma non possiamo avere delle informazioni riguardo alla resistenza all'usura perché quelle in esame non sono figurine vissute o che abbiano subito le ingiurie di una approssimativa conservazione.

La qualità grafica e gli inchiostri impiegati sono di medio basso profilo

L'impostazione grafica è identica per tutte le figurine della serie, con una cornice a bordura bianca abbastanza spessa su cui in basso è poggiato un cartiglio con riportato il nome del comune, in caratteri bianchi su sfondo, inizialmente, regolarmente alterno, una volta rosso, la successiva azzurro, ma poi alla 19esima figurina il gioco dell'alternanza si decompone definitivamente (comunque i cartigli alla fine saranno 24 per ciascun colore).

All'interno dello spazio lasciato da bordura e cartigli basso si rivela lo spazio dedicato alla immagine che nel primo quadrante (alto a sinistra) è interamente occupato da un altro cartiglio contenente lo stemma del comune.

Da notare che la forma dello stemma - conseguentemente anche quella del cartiglio - è identica per tutti i comuni, elemento questo che, se da una parte fornisce alla serie una unità grafica, dall'altra, senza alcun dubbio, snatura, appiattendolo, l'aspetto araldico reale che invece fa, della estrema varietà delle forme degli stemmi, una sua peculiare caratteristica (tanto per esemplificare non posso fare, per dei monopattini, una categoria grafica che richiami a "due ruote ed un manubrio", quando a quella categoria appartengono anche biciclette, motociclette, scooter, deltaplani a motore, tutti ben diversi da un monopattino....)

Nei quadranti 2,3,4 la vignetta che ritrae un monumento, una architettura ma anche una vista panoramica (Napoli ha il solito pino con vista sul golfo da via Petrarca).

Nel quadrante 2, in alto a destra il piccolo cartiglio circolare bianco al cui interno in carattere nero è inserito il numero.

Il disegno (la figurina è tutta disegnata) appare piuttosto elementare e poco dettagliato, effetto che poi la stampa, spesso fuori centraggio nelle quadricromie, finisce persino per rendere ancora più evidente.

In tutti questi 48 bozzetti il cielo non è mai terso, limpido ma nuvole di varie forme, dimensioni ed altezze sono presenti, persino nelle figurina di Catania che sembrerebbe priva di nuvole e che, invece ha nuvole basse sopra le quali svetta il cono dell'Etna.

5. I SOGGETTI

I Comuni in raccolta sono tutti Capoluogo di Provincia con le uniche eccezioni di San Remo e di Rimini che all'epoca non lo erano (Rimini diverrà Capoluogo di Provincia solo nel 1992, distaccandosi dalla provincia di Forli che, nella circostanza diviene provincia di Forlì-Cesena).

Se la progressività dei numeri ci impone, nel fruire della serie o nel riporla in un album raccoglitore, di seguire la logica dell'editore, questa ci appare immediatamente strampalata, senza che la numerazione seguisse un filo logico, qualsiasi, alfabetico, territoriale regionale.

Nulla di tutto questo, le città sono numerato secondo un principio logico inesistente.

Molto interessante la figurina di Napoli che appare con un Vesuvio in piena eruzione lavica (poco fumo e getti di lava infuocata.

Questo potrebbe significare un disegno influenzato dalla recente eruzione del vulcano (l'ultima avvenne nel 1944), mentre tutte le immagini che abbiamo in vignette disegnate del Vesuvio nel periodo degli anni '30, al massimo, lo ritraggono con un innocente e pittoresco pennacchio di fumo....

6. ASPETTI COLLEZIONISTICI

La serie non è particolarmente facile da reperire e quindi dovrebbe avere un valore, considerando le 48 figurine, che va dai 30 ai 40 euro, ma in realtà l'ultima volta che è apparsa su ebay ha alzato poco più di 12 euro.

Una cosa che sconsiglio è di acquisire spezzoni minimali di questa serie, difficilmente la completeremo, forse più intelligente aspettare che si presenti una serie completa.

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