MASTER VENDING (OVERSEAS)
CARDMASTER
SERIE
" CARDMASTER – LO SPORT "
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI
L’azione della casa madre, Master Vending, sulla filiale d’oltremanica italiana è decisa e chiara così come lo è la sua finalità: acquisire le ditte italiane più prossime, “fisicamente” appartenenti all’area romana allo scopo di eliminare la concorrenza, acquisirne il mercato e potenziare la testa di ponte sul territorio italiano attraverso una serie che incontrasse appieno il gusto del grande pubblico italiano che non era stato troppo attirato dalla serie tutta inglese sugli “apparecchi a reazione del mondo”.
La posta in gioco era molto alta, perché al primo “fallimentare” tentativo di sbarco in Italia la Master Vending era stata surclassata anche dalle piccole ditte del polo romano “Euromatic Record” e “F.I.D.A.” e fallire di nuovo sarebbe stato estremamente grave e difficile da reggere, anche in considerazione che la Master Vending non era in patria la detentrice del monopolio delle cartonate distribuite col dispenser, ma, anzi era in posizione di netta subalternità di distribuzione rispetto alle più quotate “Topps”, “A &BC” e “Colorado”.
Bisognava quindi, per non fallire, appoggiarsi alla esperienza italiana riguardo al gusto dei ragazzi italiani e sperare che andasse bene.
Che la serie Cardmaster lo sport sia chiaramente derivata dalle produzioni della romana Euromatic Record, ce lo suggeriscono non pochi particolari, tra l’altro ben evidenziati anche con immagini nella storia della Euromatic – Roma nell’apposito capitolo.
2. PROGETTO GRAFICO ED I SOGGETTI
Dietro ogni produzione c’è un progetto che, come tutti i progetti, parte da un obiettivo da raggiungere, individua le giuste strategie sia tecnico grafiche (trattandosi di una produzione grafica) sia di marketing distributivo e poi le realizza.
Questo in realtà è quello che fecero i tecnici della Master Vending attraverso la serie Cardmaster – Sport.
L’obiettivo da raggiungere lo abbiamo definito nel precedente capitolo, ovvero quello di stabilizzare, con una serie di successo, la testa di ponte piuttosto traballante che la casa londinese aveva costituito, ma non rafforzato in Italia.
Il progetto grafico doveva essere un progetto vincente e, per andare sul sicuro, la Master Vending si appoggiò alla esperienza dei tecnici della Euromatic Roma che avevano sviluppato le serie “Record calcio”, “Record lo sport” con i suoi sottocomponenti atletica, automobilismo, pugilato e ciclismo.
Innanzi tutto fu deciso di dare alle figurine un formato “king size”, ovvero massimo rispetto alla tipologia di dispenser adottata e pertanto le figurine ebbero dimensioni di 6,4 x 9,4cm.
Il cartoncino adottato fu di qualità decisamente superiore, non tanto per la grammatura, che non era eccezionalmente elevata, ma per la resistenza del cartoncino alla piega ed allo speluccamento, fenomeno che sopravviene non appena la figurina di cartoncino dozzinale passa di un paio di volte di mano …
Trovare una Cardmaster-sport messa male, oggi, a oltre 50 anni di distanza, sinceramente, non è facile.
Gli angoli ancora tengono ed il cartoncino ha resistito perfettamente al tempo ed all’usura.
La figurina si presenta una figurina snella, non pesante, eppure solida ed elastica.
Graficamente la serie fu pensata e realizzata in bianco e nero, come tutta la produzione Euromatic, con una particolare resa in stampa dei grigi che risultano stampati a regola d’arte e donano alle immagini estrema morbidezza tonale, assoluta profondità di campo e vivissima rappresentazione.
La tipografia che le stampava era una tipografia romana, la "Cronograph - Roma", famosa per via del quasi monopolio che deteneva, all’epoca, relativamente alla stampa della cartellonistica pubblicitaria dei film, di tutti i formati, dalla locandina al grande cartellone stradale, che stampava per le case di produzione cinematografiche romane per la successiva distribuzione presso i cinema di tutta Italia.
La "Cronograph-Roma" era anche la tipografia che aveva stampato praticamente tutta la produzione di cartonate dell'area romana Euromatic - figurine record.
La faccia della figurina era trattata con un lucidante di tipo fotografico, per cui l'effetto era veramente simile ad una foto vera, non ad una stampa in bianco e nero.
Concettualmente questa serie era ed è, a livello complessivo, una serie fantastica e bellissima che paragono per perfezione alla serie Sunchewingum ed alla serie S.T.E.F. - Il calcio italiano 1964-65 detta “Serie dei 100”.
In più però questa serie Cardmaster ha, dalla sua parte, il fascino del bianco e nero e quello della estrema difficoltà di reperimento, se non di tutte, almeno di una parte delle sue componenti.
Per buona sorte dei futuri collezionisti era una serie numericamente non impegnativa perché era composta di soli 50 pezzi ed era, come da titolo, dedicata agli sport più importanti e popolari in Italia al momento, ovvero calcio, ciclismo su tutti ma anche pugilato, tennis, nuoto.
Riguardo alle categorie di soggetti presenti in raccolta si contano:
- Calciatori: 28 figurine
- Ciclisti: 12 figurine
- Pugili: 6 figurine
- Tennisti: 1 figurina
- Nuotatori: 2 figurine
- Sconosciuto: 1 figurina (che, azzardo, potrebbe essere un altro tennista ma anche un pilota di auto oppure un atleta di atletica leggera – visto che di tali categorie appare almeno un rappresentante nelle figurine Euromatic Record - lo sport, da cui questa serie ha certamente più di una connessione)
Non necessariamente i campioni delle cui effige la serie si componeva erano italiani o avevano avuto a che fare con squadre o palcoscenici italiani, basti pensare al nuotatore Konrads, ai calciatori Pelè e Di Stefano, che però appartenevano al gotha mondiale dello sport!
Tuttavia la serie fu prodotta ed editata su soli 50 elementi perché se fosse andata bene al pubblico, sarebbe facilmente stata ampliata e resa quindi ben più completa nei mesi immediatamente successivi all’uscita al pubblico.
Non deve essere dimenticato che il 1960, oramai ben prossimo a venire, sarà l’anno delle olimpiadi romane che nel 1959 si sentivano nell’aria come una grande festa di popolo, di un popolo risorto da una brutta guerra, sfociata anche in una tragica guerra civile.
Le olimpiadi e quindi, conseguentemente lo sport, erano un grande veicolo di ricompattazione sociale interna al paese ed una ineguagliabile vetrina verso l’intera comunità mondiale, che prenderà atto, a partire dalle olimpiadi romane del ’60, che l’Italia era una grande nazione in piena evoluzione storica, politica e sociale e stava per diventare una grande potenza mondiale, almeno nella produzione e nel commercio, in un termine una grande potenza economica a livello planetario.
Secondo me la serie Cardmaster sport era prevista di ben maggiore portata numerica, magari aspettava di essere completata di figurine di grandi atleti che si sarebbero messi in luce nelle gare dell’olimpiade romana, penso a Livio Berruti, alla Wilma Rudolf, al maratoneta scalzo Abebe Bikila, al grande Cassius Clay ed a tanti altri che fecero la storia di questa magnifica edizione dei giochi olimpici moderni.
Purtroppo il disegno (probabile) rimase nel cassetto schiacciato dall’insuccesso della serie sul piano commerciale, tanto è vero che la Master Vending, per recuperare il più possibile le spese decise di commercializzare la serie sino ad esaurimento, anche attraverso la distribuzione con bustine.
3. ASPETTI CRITICI
Il progetto, visto oggi, appare come un bellissimo progetto, restato purtroppo parzialmente incompiuto.
Certamente una serie di 50 figurine, dedicate a 5 discipline significa un panorama troppo ridotto per qualsiasi disciplina.
Ma, poiché non aveva senso produrre una serie con un solo nuotatore ed un solo tennista, eppure nei 50 atleti di cui sinora individuati ben 49 (manca un solo nome per completare la lista), c’è un solo tennista e due soli nuotatori, questo non poteva essere altro che l’indicazione, la spia, che il progetto ne prevedeva certamente diversi altri ed anche di altri sport.
Quindi una critica questa che deve però tenere conto delle ragioni per cui la serie restò monca, visto che le ragioni non furono certamente progettuali.
Analizzando il mercato delle cartonate, che riconosce nel 1959-60 l’anno del proprio massimo sviluppo, come mai la Master Vending, in controfase con il resto del panorama produttivo nazionale, subì il fallimento della sua nuova serie?
La risposta è abbastanza semplice e, purtroppo assurda, ma reale!
Il difetto della serie che stiamo esaminando sta’ proprio nel suo massimo pregio, ovvero nel fatto di essere una serie in bianco e nero!
La Sidam produce a colori una serie magnifica fin che si vuole ma confrontiamo, vivaddio la figurina ad esempio di Panetti, il portierone marchigiano della Roma in versione Sidam ed in versione Cardmaster e poi riflettiamoci sopra un attimo!
Un bambino è attratto dai colori, non dalla bellezza di una foto!
Soprattutto un bambino di quegli anni, che aveva vissuto fino ad allora in un mondo grigio, di stentata e lenta rinascita sociale, dove anche i sogni erano in sfumature di grigio ….
Ma dai, vuoi mettere, …. a colori… un nuovo mondo, come la scoperta dell’America!
E fu così che le magnifiche Cardmaster, spettacolari, bellissime e realizzate perfettamente finirono con l’affondare definitivamente la nave della Master Vending in Italia … erano stupendamente e poeticamente di un’altra epoca….
Per concludere più prosaicamente la lista dei difetti, devo dire che c’è una percentuale troppo alta di figurine che sono tagliate male in senso orizzontale, tanto che qualche volta la figurina stessa risulta particolarmente decentrata se non addirittura composta da due mezze figurine.
È questa una ragione per cui molti ragazzini provvidero, all’epoca, a ritagliare i bordi alle figurine per cercare di “centrarle” ed è per questo motivo che oggi si trovano diverse figurine con i bordi completamente mancanti e ritagliati malamente!
4. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Come ho detto, questa serie è una serie decisamente bella, la migliore in senso assoluto tra tutte le serie in bianco e nero pubblicate sia nel mondo delle cartonate che nel mondo della figurina in generale.
Con tali presupposti, la serie è ricercata da tutti i collezionisti che amino uscire un po’ dal banale o dall’ovvio e che invece si appassionano a serie d’élite.
E, difatti, anche gli aspetti legati ai costi sono di questa categoria, elitari, ma non improponibili.
Questo che segue, esattamente come quello he lo ha preceduto è il testo originario che è stato riportato sul sito oramai da oltre 12 anni.
Gli avvenimenti di questi due ultimi anni però hanno stravolto la realtà e ci presentano un quadro estremamente differente rispetto a quello descritto allora.
Al termine del testo originale riporteremo una breve considerazione che varrà come aggiornamento anche perché quello che leggerete tra poco è ridicolamente improponibile ai nostri giorni.
Riprendiamo il testo del 2012…..
...È alla figurina di Pelè di questa serie il prezzo più alto spuntato in una asta di eBay (105 euro) seguito a ruota da un altro Pelè più recentemente aggiudicato (sob, al sottoscritto) per “soli” 90 euro! Molto alta la quotazione di un Di Stefano che nei primi mesi del 2012 ha raggiunto il valore di 85,00 euro in un’asta su eBay.
Recentemente molto ricercato anche Ghiggia acquistato su eBay a poco oltre i 40 euro.
Ma queste sono punte, schegge impazzite, perché nella stessa asta in cui ho acquistato Pelè a 90 euro ho poi preso un bellissimo Petris a 3,00 euro (tre dicasi tre euro)!
Che queste figurine valgano qualche cosa di più rispetto alle Sidam o alle STEF, mi pare anche giusto, ma chi pensa di poterle piazzare tutte a 90 euro ha commesso un gravissimo errore!
Il fatto della valutazione di Pelè e Di Stefano deve essere ricondotto alla loro fama internazionale che porta collezionisti monotematici ad acquisire tutto di Pelè e tutto Di Stefano, siano essi francesi, giapponesi o statunitensi.
Di fronte ad un mercato globale della figurina è evidente che Pelè non può avere lo stesso valore di un Ardizzon della STEF, con tutto il rispetto per la STEF e, soprattutto per Ardizzon!
Ritengo che presto si riuscirà a completare l’elenco con il ritrovamento della figurina ancora sconosciuta che manca per completare la serie di 50 figurine differenti.
Non ho mai visto in vendita una serie completa di queste figurine, ma qual ora fosse disponibile non credo possa essere commercializzata a meno di 700 -800 euro che per una serie di soli 50 pezzi non è certo una quotazione dozzinale……
Ma stiamo parlando di una serie completa, non vorrei che qualche furbo che volesse capire quello che gli conviene e che io non ho detto, ne intendo dire, facesse 800 diviso 50 = 16 euro a figurina…avrebbe sbagliato di brutto il conto!
La serie è completabile con moltissima difficoltà e conosco tanti collezionisti che sono impelagati da una vita su questa raccolta senza riuscire a fare concreti e continui passi avanti, fino al punto di decidere di rinunciare a raccogliere una serie così difficile, così altera e così scorbutica, mettendo in vendita le figurine in loro possesso.
Buona collezione!!
Eccoci, ora siamo ritornati al presente, al 2024, iniziato da poco e, come avete letto, lo ieri è ridicolamente distante da un oggi che poi troppo lontano non è.
Mi meravigliavo, scrivendolo, di un Pelè acquistato in asta su eBay a 90 euro, oggi quel Pelè è nelle mani di un collezionista americano che per averlo ha “sganciato” 25 mila dollari, altro che 90…..
Oggi certe figurine sono sparite dal mercato, tenute (le poche che non sono state già cedute ad altro mercato) gelosamente da parte per un futuro che non potrà più assomigliare al passato.
Abbiamo assistito a folli che hanno osato mettere su eBay una scanzione di Pelé, a 2.000,00 euro e ad ancora più folli che l’anno acquistata.
Avevo ragione io nel considerare le figurine di questa serie delle “fuori serie” delle figurine cartonate”.
Certo non pensavo a questo balletto di cifre folli anche se avevo vaticinato dei monotematici americani...
Questa è una società in cui uno sconosciuto dipinge su un muro una bambina con un palloncino in mano e 20 minuti dopo si presenta una squadra di “muratori” anonimi che asporta il muro e si porta via il graffito per rivenderlo poi a 300 mila dollari all’asta….
“Sic transeat gloria mundi…”