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A.T.D. – ALBA TORTONA DISTRIBUZIONE

 

LO SPORT ITALIANO (CICLISMO)


FIGURINE

PRESENTAZIONE

08 gaul F

 

 1. ELEMENTI

L’alba s.a.s. di Tortona, per incrementare le vendite delle proprie “cicche” (le gomme americane), che produceva negli stabilimenti di Tortona, grosso centro in provincia di Alessandria, decise di “accompagnarle” nei dispenser con una serie di figurine cartonate che intitolò “lo sport italiano (ciclismo)”.

Correva l’anno 1959 e la serie così realizzata fu una delle prime serie di cartonate dedicate al ciclismo e concepite e prodotte in Italia, nell’ambito di un progetto più ampio comprendente anche 100 figurine di calciatori del campionato di serie A.

Sinceramente non so a quale tipologia di dispenser la alba avesse fatto ricorso per le proprie distribuzioni, ma credo fossero dei dispenser di provenienza inglese perché la Sidam era ancora troppo intenta a produrre quelli che servivano per la propria distribuzione, che la società torinese volle da subito estremamente capillare sul territorio nazionale, per cui le capacità costruttive della Sidam erano tutte impegnate nel dare corpo al proprio progetto, piuttosto che alimentare un progetto che in fondo era della concorrenza diretta.

 

2. IL PROGETTO

La filosofia dell’intero progetto “Alba” era dettata da una strategia industriale molto precisa, quella del supporto al dolciume piuttosto che quella collezionistica o divulgativa.

Le figurine dovevano, pertanto essere sì inserite in un contesto collezionistico (la raccolta, si sa, crea un meccanismo di desiderio di completamento, scambi di figurine, mancanze e doppioni, ecc. ecc.), ma questo contesto doveva essere abbastanza limitato nel numero per favorire il completamento della serie e lasciare alla casa produttrice la possibilità di uscire l’anno successivo con una serie nuova aggiornata ed al passo con l’evoluzione dei vari sport rappresentati (il ciclismo nel caso specifico.

Difatti la serie, sin dal titolo, era dedicata a “lo sport italiano” ed aveva due componenti, “il calcio”, serie da 100 figurine ed “ciclismo” serie da 50 figurine, risultando quindi una serie unica di 150 figurine suddivise nelle due branche più seguite e popolari dello sport italiano.

Quella delle immagini dei campioni era sempre una idea trainante, perché il mondo di allora era povero di immagini, con la televisione ancora “sperimentale” o quasi e la radio a farla da protagonista.

Solo che la radio non dava immagini, ma… raccontava, lasciando alla immaginazione degli sportivi le ricostruzioni delle gesta dei propri beniamini.

L’impostazione fu semplice, 50 figurine dedicate ai più popolari campioni del momento così da avere un panorama, certamente limitato, ma almeno “visibile”, del meraviglioso mondo dei campioni del pedale.

La serie era priva di album e questo permise una numerazione ed una disposizione delle figurine nel contesto della collezione, piuttosto stravagante e spesso, osservandola, dettata dal caso più che da una precisa scelta.

Sarebbe bastato dare ai 50 nomi che componevano la serie un banalissimo ordine alfabetico, ma la tentazione di mettere al primo posto un corridore che di secondi posti ne aveva conosciuti pochi, fu talmente grande che la serie si apre con un Coppi seguito da Bartali, per cui saltò completamente la disposizione alfabetica e quindi fu, praticamente il caso a dettare la disposizione numerica delle altre 48 figurine a seguire.

D'altronde nella breve serie dei ciclisti, non si ripetono quelle problematiche di disposizione numerica che si sono evidenziate per la serie dedicata al calcio.

Le figurine erano numerate e la serie non era dotata di un album.

3. ASPETTI TIPOGRAFICI

La prima cosa che viene a galla, osservando queste figurine è che lo stato medio di conservazione di quelle ancor oggi superstiti non è affatto buono!

Le A.T.D. sono infatti soggette ad arrotondare gli spigoli, ad accentuare le pieghe, a “speluccare” abbondantemente, ad avere un aspetto invecchiato precocemente.

Tale problematica è certamente il sintomo di una scelta del supporto fatta sulla base della economicità del prodotto a scapito della qualità, difatti il cartoncino delle A.T.D. di questa serie è di grammatura scarsa pari al peso di gr. 1,60 – 1,80 massimo a figurina, il che spiega poi lo stato di conservazione delle figurine.

Teniamo presente questo aspetto nel valutare un acquisto di A.T.D., ovvero che trovarne una perfetta è piuttosto raro.

I fenomeni di disallineamento dei cliché’ appare molto contenuto, così come quello del taglio delle figurine che sembra essere piuttosto accurato

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4.GRAFICA DEL FRONTE E RETRO

Il progetto grafico della figurina A.T.D. lo sport italiano (ciclismo) è di stampo classico (figurina a mezzobusto) e non presenta, in nessuna delle figurine conosciute, l’elemento tecnico fondamentale che è la bicicletta, che non compare neppure parzialmente.

Questo fatto priva la serie di quel fascino fondamentale che ha il ciclismo sulle masse, dove il mezzo tecnico non è una banale sfera di cuoio gonfia d’aria ma un mezzo meccanico all’avanguardia tecnologica.

Insomma il campione ha il suo fascino indiscusso, ma con accanto la sua bici ne avrebbe certamente avuto molto di più!

Per quanto concerne il retro della figurina l’impianto grafico è essenziale e minimalista ed è assolutamente identico a quello della serie sul calcio.

In alto a sinistra il titolo” lo sport italiano (ciclismo)” su tre righe che lo compattano quasi in forma “quadrata 2 x 1,5.

In alto a destra il logo composto da tre lettere di cui la centrale, la T è nettamente più alta delle altre due.

Al centro del logo, centrato sul gambo della T, viene riportato il numero.

Al centro della figurina, con lunghezza di 5,5 cm ed altezza variabile (distribuita in più righe), c’è la parte del retro riguardante il testo che riassume i dati del ciclista, Cognome, Nome data di nascita luogo di nascita e storia della sua carriera; in ultimo i dati fisici, altezza e peso.

A piè di figurina la scritta “Propr. Ris. Alba-Tortona – rip. Vietata”.

5. ASPETTI CRITICI

In parte, nel corso della presentazione abbiamo sottolineato le maggiori critiche che si possono fare a questa serie sportiva.

Le riassumiamo brevemente:

  • Bassa qualità del cartoncino (1,7 gr a figurina sono il minimo nel mondo delle cartonate) con conseguente cattiva conservazione nel tempo;
  • Impianto progettuale un po’ ridotto e poco rappresentativo del panorama del ciclismo mondiale;
  • Presenza di manipolazione delle immagini e necessità di dare alle figurine uno sfondo metafisico e quindi “lavorato” in maniera asettica col fotoritocco che allora era completamente manuale. Proprio per questo in moltissime immagini si denota il senso dell’immagine ritagliata e ricucita su uno sfondo di sintesi.

 

6. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Malgrado i non pochi difetti da cui questa serie è oppressa, resta pur sempre una bellissima e rarissima serie.

La possibilità di completamento, attraverso acquisizioni molto diluite nel tempo, è, veramente, molto ardua, per cui ritengo che questa sia una serie completabile al 100%, solo per pochissimi fortunati.

Capita che, dopo anni di frequentazioni di mercati e fiere e contati con i maggiori rivenditori del settore, di avere nel “carniere” la bellezza di due figurine …per cui lo scoramento è totale e viene la voglia di disfarsi di tutto.

La quotazione è abbastanza elevata in ragione della scarsità di queste figurine sul mercato, della richiesta, sempre sostenuta dai collezionisti di materiale ciclistico.

Si sa che quando domanda ed offerta partono da basi opposte, il risultato è catastrofico per il collezionista, mentre resta sempre positivo per il fortunato venditore che ne ha recuperato un piccolo lotto!

Quindi, anche vista la sua alta datazione che la pone tra le prime serie di cartonate realizzate, la ritengo una serie che non dovrebbe mancare in una collezione come si deve, ma che, proprio per la sua difficoltà di reperimento e completamento, può tranquillamente essere lasciata perdere senza che le nostre raccolte ne subiscano un danno di “immagine”.

Certo, beato chi la possa sfoggiare!

A livello di costi le figurine di questa serie subiscono la conseguenza della loro estrema rarità, ma non nel senso di avere prezzi elevati, ma, spesso, esattamente il contrario, ovvero sono talmente rare che né venditori né collezionisti, in genere le richiedano, sicché restano spesso invendute e poi date via a poco a quei pochi che le dovessero richiedere.

Recentemente ne ho acquistata una alla fiera di bologna per ben due euro ed era anche messa bene a livello di conservazione (fatto abbastanza raro), ma dopo acquisita è stata riposta da sola nello spazio dedicato alle A.T.D. ciclismo, figlia unica di madre vedova.

Diciamo che un prezzo equo sarebbe 5 euro a figurina, ma sarebbe accettabile una oscillazione del 100%, ovvero da 5 a 10 euro a pezzo, su cui influisce non poco anche la qualità della figurina che spesso è scadente e di non buona conservazione.

Poi ci sono le solite coppie Bartali, Coppi che ultimamente hanno preso prezzi proibitivi, nonché la figurina numero 15 dui non so neppure il nome…

Su eBay non se ne vede una da diversi anni!

In sintesi una scommessa praticamente persa in partenza, ma per chi ha mezzi e voglia di tentare l’impossibile, la sfida giusta!!

Buona collezione!!!

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