© Copyright 2023 FigurineCartonate.com

A.T.D. ALBA-TORTONA DISTRIBUZIONE


SERIE

I GRANDI ESPLORATORI E NAVIGATORI - 999 – 1600 - USI E COSTUMI DEI POPOLI DAGLI ABORIGENI AI TEMPI MODERNI

 

FIGURINE

PRESENTAZIONE

 067 ALBA F

1. CENNI STORICI

La “Alba” di Tortona era, all’epoca, una piccola industria dolciaria, attiva a Tortona, grosso centro in provincia di Alessandria, la cui intuizione, ovviamente non nuova, di aumentare le vendite dei propri prodotti dolciari attraverso l’abbinamento con delle figurine fu portata avanti in maniera estremamente curata ed originale.

Le figurine erano reperibili o all’interno dei pacchetti di caramelle oppure erano distribuite attraverso i dispenser a 10 lire abbinati con le gomme americane sferiche.

Come detto nella pagina dedicata alla storia della Alba Tortona, le serie prodotte risultano essere tre, due sportive, legate ad un “unicum” lo sport italiano – (ciclismo:50 figurine e calcio: 100 figurine), ed una raccolta di figurine didattiche, appunto questa di cui stiamo trattando.

La serie fu editata nel 1959 e fu reperibile per qualche anno ancora nei dispenser dell’Alba-Tortona.

Devo dire che, nell’ambito delle cartonate in generale, questa serie è la più bella serie didattica mai prodotta e non per un motivo solamente, ma per tutta una serie di motivi che andremo ad analizzare nel corso di questa presentazione.

La storia di questa serie nasce da molto lontano e precisamente nel 1930 quando la casa editrice Nerbini di Firenze da l’incarico a Tancredi Scarpelli (attenzione non è un doppio cognome ma Tancredi è il nome proprio e Scarpelli il cognome) un pittore illustratore di grande fama all’epoca, di illustrare con grandi tavole a colori la “Storia d’Italia” di Paolo Giudici uscita a dispense settimanali a partire dal 1930.

Scarpelli all’epoca è già sessantaquattrenne ed affermato avendo illustrato il romanzo “i promessi sposi” e “la divina commedia”, riscuotendo un grande successo di critica e di pubblico.

Visto il successo della “Storia d’Italia del Giudici”, anche dovuto alle bellissime tavole fuori testo dello Scarpelli, l’editore pubblica nel 1934 il volume di Paolo Lorenzini “Storia del costume dei popoli” contenente molte tavole illustrate, fuori testo di Tancredi Scarpelli.

Nel 1937, sempre per la Nervini e sempre con tavole illustrate fuori testo di Scarpelli, esce il volume “Storia dei viaggiatori”.

Tancredi Scarpelli muore nel 1937 lasciando un immenso patrimonio di tavole illustrate anche se non ebbe la stessa fama del quasi coevo Achille Beltrame e di Walter Molino che del Beltrame fu allievo e continuatore dell’opera prendendo il suo posto come illustratore della “Domenica del Corriere”.

A pieno titolo Tancredi Scarpelli, Achille Beltrame e Walter Molino, pur non all’altezza del grande incisore e disegnatore francese Gustave Dore’ (attivo però nell’ottocento), possono essere definiti i tre grandi illustratori italiani del novecento.

Nel 1955 la Nervini raccolse le tavole dello Scarpelli, prodotte per le due pubblicazioni di cui sopra, e le fece diventare delle figurine per l’album “I grandi Esploratori e Navigatori” con il commento del prof. Pompeo Zinaghi, di cui, il lettore mi scuserà, ma non sono riuscito a trovare altro se non che era di Bologna e che fu insignito della medaglia d’argento del Presidente della Repubblica ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte nel 1968; certamente era un professore universitario.

L’album della Nervini, piuttosto raro, non rendeva però merito all’opera pittorica e grafica di Scarpelli in quanto le figurine erano piuttosto piccole ed i particolari del disegno si perdevano.

Forse fu anche per questo motivo che, quando la Alba decise di produrre un album di figurine per promuovere le vendite dei suoi dolciumi fu scelta una serie di figurine adattissima ad essere posta in un supporto decisamente più grande rispetto alle originarie figurine della Nervini.

Certamente la scelta fu anche dovuta ad almeno altri tre fattori:

  • il basso costo di produzione, perché, trattandosi di dover acquisire solo i diritti, per di più di un’opera già edita praticamente due volte, non crediamo che questi siano costati una fortuna;
  • ,la necessità di avere una serie da editare in tempi rapidissimi, vista l’evoluzione del mercato delle cartonate (ed il materiale era disponibile subito;
  • una ragione didattica, in quanto la serie rappresentava certamente argomenti che potessero interessare tanto i maschietti (componente navigatori) quanto le femminucce (componente usi e costumi, soprattutto i costumi).

Fu quindi in base a queste ragioni che la Aba Tortona edito questa bellissima serie.

  005 alba f                052 alba f

DUE IMMAGINI DAL SOGGETTO UN PO' "FORTE" SIA PER LA VIOLENZA DELLA SCENA DI ESECUZIONE CAPITALE, DECISAMENTE CRUENTA, SIA PER LA PRESENZA DI NUDI FEMMINILI CHE, NON CERTO IN UN CONTESTO ANCHE SOLO VAGAMENTE EROTICO AVREBBERO POTUTO, CONSIDERATA L'EPOCA, ESSERE CONSIDERATI INADEGUATI AL PUBBLICO MOLTO GIOVANE A CUI LE FIGURINE ERANO DESTINATE 

2. IL PROGETTO

Le figurine della serie erano 100.

56 di queste erano dedicate alla parte Grandi Navigatori, mentre le restanti 44 erano dedicate agli Usi e Costumi dei Popoli.

Le figurine avevano una dimensione standard di 9,5 x 6,4mm ed erano di supporto rigido in virtu’ di un cartoncino non robustissimo il cui peso era, infatti, di solo circa 1,93 gr a figurina.

La serie era dotata di un album.

La parte frontale di ogni figurina riportava in basso a sinistra il titolo della raccolta mentre sulla parte destra, sempre in basso, troviamo il numero della figurina.

È interessante notare che anche a livello di titolazione le due componenti della raccolta riportano sul fronte intestazioni differenti, in quanto per le 44 figurine della seconda parte della raccolta riportano la scritta “usi e costumi dei popoli dagli aborigeni ai tempi moderni” e la numerazione non riparte da uno ma prosegue.

Nel progetto qualità grafica e valore didattico erano indiscutibili e quindi la serie risultò immediatamente di fattura ed impianto nettamente superiore a tutte le altre serie prodotte e rimase a livello cartonate insuperata anche negli anni successivi.

3. QUALITÀ DELLA STAMPA

Tipograficamente la serie è splendida!

La qualità di realizzazione è elevata anche se fu impiegato un cartoncino non trattato e dopo la stampa le figurine non subirono alcun trattamento lucidante la cui mancanza le rende, conseguentemente, poco brillanti, quasi opache.

I disallineamenti furono abbastanza circoscritti, come di dovere per figurine d’autore, ma sono pur sempre presenti anche se in bassissima percentuale.

Altrettanto si può affermare per i fenomeni di decentramento nel taglio.

L’inchiostro utilizzato per la componente scritta era nero nella parte anteriore e blù mare nella parte posteriore della figurina.

Complessivamente tutti i componenti della serie reggono splendidamente il confronto con le altre cartonate coeve ad eccezione del cartoncino troppo leggero e destinato a spiluccarsi con estrema facilità nel tempo e con l’uso.

4. I SOGGETTI

Che dire dell’opera di questo grande illustratore?

Nulla se non il consiglio di fermarsi a guardare ogni singola figurina, partendo dal retro per sapere subito l’argomento rappresentato e solo dopo, osservando con estrema attenzione le inquadrature scelte dall’artista, la dinamicità, il pathos espresso nella scena e la complessità delle sceneggiature rappresentate e l’estrema fluidità del discorso narrativo attraverso i costumi, i visi, le movenze dei personaggi.

Tancredi Scarpelli era un maestro affermato e queste tavole sono un prodotto della sua piena maturità, quindi rappresentano un condensato di arte illustrativa, di anni di ricostruzioni di ambienti e personaggi storici, presi nella istantaneità di un attimo, per raccontare l’eternità di un momento storico.

Il professor Raffaele de Berti, docente dell’ Università di Milano – dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo-, nel suo libro “Dallo schermo alla carta - romanzi, fotoromanzi, rotocalchi cinematografici: i film e i suoi paratesti” edizioni del 2000, a proposito dell’arte di Scarpelli cita una frase presa dal volume “Le mille e una volta (Bettettini, Grasso, Tettamanzi) che così descrive la sapiente arte di Tancredi Scarpelli (relativamente alle sue illustrazioni de “i promessi sposi” edizione del 1910): -“qui dominano le caratteristiche tipiche della illustrazione popolare… enfatizzazione delle manifestazione di sentimenti e affetti, secondo una logica tutta fumettistica: se la situazione è allegra si legge felicità negli occhi di tutti…se Lucia è triste, non c’è parte del suo corpo che non denoti smarrimento e abbandono”.

La serie è fondamentalmente una serie a sviluppo verticale anche se non mancano figurine a sviluppo orizzontale (principalmente le cartine geografiche) che sono 12 su 100.

Potrei, da amante dell’arte, scrivere per ore su questi soggetti meravigliosi, ma desisto lasciandovi ad una attenta” degustazione” di queste figurine meravigliose.

5. I COLORI

La gamma dei colori, le scelte dell’artista, sempre ponderate e realistiche, l’estremo equilibrio cromatico, sono elementi di immediata acquisizione osservando queste figurine, anche per chi è a digiuno di arte.

La tavolozza impiegata è vastissima, ma sempre controllata, mai troppo esuberante, sempre precisa e puntigliosa.

Ovvio che il formato ridotto, l’economicità dei processi di stampa scelti dall’editore ecc. ecc., non rendono giustizia all’arte di Scarpelli, ma ci lasciano pur sempre davanti agli occhi cromie “accordate”, colori come note di una orchestra filarmonica.

Le note più belle riguardano l’incarnato femminile, in Scarpelli sempre diafano, quasi un pallore mortale, anche quando le membra delle figure femminili ritratte avrebbero dovuto essere dei colori più marcati appartenendo a popolazioni indo-americane.

A tal proposito nella serie notiamo anche dei nudi femminili, mai, ovviamente volgari, sempre ben contestualizzati e pertinenti al discorso di ricostruzione filologia degli eventi attraverso l’immagine.

Un plauso all’editore, in questo caso alla Alba che non censurò queste immagini, anche se rivolte ad un pubblico infantile, non snaturando il discorso artistico dell’autore e restituendoci l’opera nella sua interezza.

   088 alba f    096 alba f

QUESTE DUE SPLENDIDE FIGURINE CHE ABBIAMO SELEZIONATO, NON A CASO, CI MOSTRANO LA PARTICOLARITA' DEL COLORE DELL'INCARNATO, SOPRATTUTTO QUELLO FEMMINILE CHE, IN SCARPELLI, E', DECISAMENTE PARTICOLARE, DIAFANO, CEREO.    NELLA FIGURINA NUMERO  96, TRA L'ALTRO, COMPARE, ANCHE SE IN SECONDO PIANO, UN SENO NUDO. 

6. I TESTI

Il professor Pompeo Zinaghi curò i testi dell’album editato da Nerbini di Firenze nel 1955 e di conseguenza ritroviamo la sua mano anche in questa serie.

Non c’è una perfetta riproposizione dei testi, che in alcuni casi hanno avuto leggeri cambiamenti, tuttavia va detto che il professore, probabilmente avendo maggiore spazio disponibile sia nelle figurine (maggiori dimensioni) che nell’album (le didascalie erano concentrate 6 per ogni pagina pari, mentre le corrispondenti sei figurine erano riportate in pagina dispari), non rivide mai i testi in maniera riduttiva ma semmai sempre in maniera ampliativa.

I testi sono, pertanto, seppur stringati, mai lesinati o pigri, ma riescono, pur nella necessaria sintesi, a fornirci un quadro storico del momento rappresentato e del suo divenire.

Certamente il professor Zinaghi non interferì nella scelta delle immagini da rappresentare, quindi non fu lo scenografo della raccolta, per le ragioni citate in apertura che fanno provenire queste tavole da pubblicazioni di altro autore, realizzate quasi 30 anni prima, ma con i testi riuscì perfettamente ad integrarsi con l’ arte descrittiva ed iconografica dello Scarpelli.

Splendida e graficamente incisiva la struttura del retro di ogni figurina, in cui il testo appare in posizione centrale, sormontato da una intestazione riportante il titolo della raccolta e, a destra in alto, un mappamondo con al centro il numero della figurina (per certi versi ricorda il pallone Sidam…) e da una doppia porzione di piè di figurine ove la scritta “partecipate al grande concorso a premi “caramelle alba” è posta in alto con riga sopra e riga sotto mentre nella parte bassa del piè di figurine è riportata la scritta :”proprietà riservata alba – Tortona – riproduzione vietata”.

Tutto molto sobrio, funzionale ed efficace! 

7. QUALCHE CRITICA

No a questa serie così bella esteticamente, di così elevato valore artistico e così realmente didattica non ho appunti né critiche da fare, in tutta sincerità!

8. COLLEZIONABILITÀ

La serie è collezionabile, certamente, ma non è di facile reperibilità.

Chi si accosta a questa serie dovrebbe essere così intelligente; se trovasse la disponibilità di acquisire o la serie completa in un sol colpo, oppure di “mettere le mani su un blocco di figurine, usiamo l’abusato termine inglese “starter kit” o blocco di inizio, per dirlo alla “nostrana”, che gli permetta di iniziare la raccolta da una buona base di partenza, non meno, intendo, di una trentina di figurine.

Le disponibilità ci sono in maniera estremamente schizofrenica, soprattutto su eBay che presenta periodi che sono di assoluta “magra” a periodi in cui le disponibilità sono molteplici.

Quindi una serie di cui consiglio l’impresa di raccoglierla e di portarla avanti con intraprendenza e volitività.

Le singole figurine possono aver un valore che va dai 3 ai 5 euro, anche se normalmente stanno ad un valore medio di circa 4 euro l’una.

Una serie può costare dai 200 ai 250 euro, e se la trovate completa non fate la fesseria di non prenderla solo perché, magari, avete già in raccolta una ventina di pezzi; quei venti li potrete rivendere, la serie completa non la troverete più!

Prendete la serie intera e mettete in vendita le eventuali doppie, ma non rinunciate al tutto per tutelare acquisti fatti in precedenza, magari fuori luogo.

Come sempre, ma per questa serie ancora con più enfasi…

Buona collezione !!!!!

Consenso Cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web.
Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento).
Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie.
Ti preghiamo di notare che se rifiuti l'utilizzo dei cookie non ti sarà possibile accedere al sito.

Login Form