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PASTIFICIO AGNESI – IMPERIA

 

SERIE

"PAESAGGI DELLA RIVIERA"

FIGURINE

PRESENTAZIONE

agnesi 09 50

1. INTRODUZIONE
Il prodotto alimentare è sempre stato, di per sé stesso, uno dei maggiori veicolatori di materiale promozionale cartaceo e di figurine in generale.
Inutile ricordare qui l’attività promozionale internazionale e centenaria della Liebig, per comprendere appieno il concetto.
Grandissime realtà industriali ed addirittura colossi, come piccoli e sconosciuti produttori di dolciumi hanno utilizzato la figurina come elemento base per la propria sopravvivenza o, almeno per il proprio sviluppo.
Nella quasi totalità dei casi, però la figurina era un oggetto a sé stante, contenuto all’interno della confezione oppure recuperabile dal droghiere presentando delle prove di acquisto.
Solamente poche ditte, invece, scelsero e poterono realizzare la figurina direttamente come parte della confezione. Tra queste ricordo la Star, in parte la Althea di Parma (i suoi calciatori della seconda edizione erano, praticamente fustellati sul fondo della custodia interna che fungeva da “cassettino per i cremifrutti) il Pastificio Gazzola ed appunto il pastificio Agnesi

2. IL PROGETTO
“Quelli della Agnesi” non dovevano farsi certo suggerire da qualcuno come legare la figurina alla pasta!
Si inventarono, difatti, una raccolta con album in cui le figurine avevano ben 8 diverse dimensioni, essendo le scatole della pasta di differenti formati a seconda della tipologia di pasta in esse contenuta.
Su ogni scatola erano stampate due figurine, ovviamente di identico formato (almeno in teoria rispondente al “numero” di pasta che le scatole contenevano (ogni tipologia di pasta era riportata col suo nome es. “spaghetti” preceduto da un numero che identificava gli spaghetti diciamo il numero “3” n.d.r.).
In realtà il gioco fu ideato progettato e messo in opera in modo tale che, per poter completare la serie di figurine, era necessario comperare e quindi consumare praticamente tutti i formati di pasta prodotti.
Veramente ingegnoso, soprattutto se poi scopriamo che la stessa immagine veniva prodotta anche in formati diversi per cui quella figurina risultava inutilizzabile per l’album perché di formato o troppo grande o troppo piccolo a seconda dei casi.
Questo naturalmente ha generato una certa difficoltà nel riuscire a ricordarsi qual era l’immagine e quale il formato delle figurine mancanti.
Si perché la serie non era numerata e sul retro non portava assolutamente alcuna scritta o numero.
Gli unici riferimenti che ci sono si trovavano sull’album, scopriamo quali sono:
* su ciascuna pagina dell’album erano predisposti degli spazi (non riquadrati però) all’ interno dei quali era riportata una immagine in bianco e nero stampata;
* al fianco dello spazio occupato dalla immagine era riportato, oltre alla didascalia relativa alla veduta, un numero che però non identificava una figurina ma una tipologia di pasta sul cui incarto (da 500 gr.) avremo avuto l’opportunità di trovare una figurina; facciamo un esempio - la dicitura 50 significava che quella figurina era recuperabile sul tipo di pasta numero 50, ovvero i “chifferi rigati”, mentre gli spaghetti erano il numero 3 ed i ditali rigati della nostra foto sono il numero 35.

IMMAGINI PASTA AGNESI page8 image4
Beh questo era il progetto…poi, osservate la scatola sopra riportata, compare il tipo di pasta numero “35” e la figurina con la nave…nell’album, quella figurina con la nave la troviamo con accanto il numero 59 (farfalle tonde) e comprendiamo che siamo capitati all’inferno!
Comunque per dare un po’ di numeri e consistenza al discorso collezionistico diciamo che sull’album erano riportate 132 figurine più poi degli spazi, a fine album, A PAGINA 27, lasciati liberi per ulteriori immagini.
Cosa consegue da quanto abbiamo fino ad ora constatato?
Ne consegue che:
* non siamo in grado di sapere quante figurine siano state realizzate;
* non sappiamo se siano state realizzate tutte quelle previste dall’album;
* non sappiamo se sono state realizzate nel loro formato da “incollaggio”;
* non sappiamo quante invece siano state realizzate con formati differenti!
Se un progetto c’era era quello di far comprare scatole a tutto andare e confondere le idee al collezionista!
Per fortuna la pasta era buona e allora oltre che con le figurine potevamo parlare, minacciandoli come Alberto Sordi, anche ai maccheroni!!!

3. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI
Le figurine sono ricavate sul robusto cartone delle scatole, di una volta, aggiungerei io e quindi sono figurine cartonate a tutti gli effetti e, se vogliamo ce ne sono alcune cui spetterebbe l’oscar per la figurina più grande tra le cartonate.
La stampa delle immagini è discreta ma non eccezionale ed essendo figurine da ritagliare oggi le troviamo spesso ritagliate “ad personam”, ignorando tal volta la cornice oppure andando con le forbici come va un ubriaco per le stradine di Pigalle!
Ma, si sa, quando parliamo di cose “storiche” dobbiamo accettare tutto quello che la storia ha lasciato sugli oggetti, specie quelli popolari…
Per quanto riguarda il formato, poiché le figurine che erano da ritaglio, risultano tagliate male, chi con, chi senza, chi con metà cornice) e visto che alcune figurine sono state realizzate con cornici diverse (oro – bianche – e senza nessuna cornice), si sono scelte, per quanto riguarda le misure inserite in tabella quelle che fanno riferimento a figurine considerate al vivo dell’immagine, quindi escludendo le cornici laddove esistenti:

Nr. Formato

Dimensioni

Quantità

1

7,4 x7

22

2

7,4 x 5

14

3

9,3 x 4,9

44

4

10,2 x 5,5

32

5

10,1 x 7,4

14

6

10,2 x 9,0

34

7

10,2 x 10,2

31

8

11,5 x 12,5

3

9

8,4 X 5,8

4

10

1,2 X 7,8

5

11

10,7 x 6,2

5


Il totale risultante dalla tabella è di 208 figurine.

4. LA NOMENCLATURA E LA CLASSIFICAZIONE DELLE FIGURINE DELLA SERIE
In realtà, sarebbe più giusto, in questo caso, non parlare di figurina ma di immagine.
Questo significa che, a livello di singoli formati, sono escluse immagini doppie, ripetute il che vuol, dire che, ad esempio, nelle 31 immagini di formato 7 non ci sono immagini doppie, mentre immagini identiche possono, invece trovarsi all’interno di diversi formati.
Non è una cosa semplice, ma forse con un esempio concreto si riuscirà ad essere maggiormente chiari.
Prendiamo la figurina titolata “Oneglia tra gli ulivi”.
Sull’album è riportata a pagina 23 ed il suo formato giusto è il formato 3, grazie al quale l’immagine può essere incollata all’album.
Della stessa figurina esistono poi diverse versioni:
* una figurina di formato 01 leggermente diversa per inquadratura e, ovviamente formato rispetto alla 23_3;
* una figurina di formato 4 che si differenzia dalla 23_3 per il solo formato;
* una figurina di formato 7 che si differenzia dalla 23_3 per il solo formato;
* una figurina di formato 8 che si differenzia dalla 23_3 per il solo formato.
A questo punto la figurina che si differenzia sia per il formato che per l’inquadratura del soggetto che, ribadiamo, dal titolo è sempre il medesimo (Oneglia tra gli ulivi), è stata classificata come una figurina non presente tra quelle previste dall’album (qui gioca molto la differente inquadratura del soggetto) e quindi è stata catalogata come una figurina che può essere considerata una figurina diversa e, pertanto assume la sigla 27 che, ricordiamo indica la pag. dell’album ove inserire altre immagini.
la sigla “27” sarà quindi la sigla che sarà assegnata a tutte quelle figurine o non presenti sull’album o con delle differenze sensibili rispetto a quella prevista dall’album.
Al numero che identifica la categoria di figurine extra album segue un progressivo di catalogo riferito alle sole figurine di “categoria 27, per cui la nostra “Omegna tra gli ulivi” è identificata come 27_01
Per le figurine identiche a quella dell’album (a seguire specifichiamo meglio il concetto di “Identiche” che è stato utilizzato) ma che hanno un formato (le dimensioni) differenti, non potendo parlare di “figurine differenti” si è optato per una nomenclatura di “variante” con un numero a seguire che è un progressivo di tutte le varianti e non un numero di formato.
È così che le tre figurine “Oneglia tra gli ulivi” di cui sopra sono state inserite tutte nella lista delle varianti, rispettivamente come variante 09, variante 10 e variante 11.
Le tre varianti di cui sopra, abbiamo detto, dovrebbero essere “identiche” all’originale “Oneglia tra gli ulivi” di formato 3, ma in realtà non lo sarebbero se il concetto di “identico” utilizzato non fosse decisamente lasco o meglio “adattato”.
È banale che una immagine fotografica se ha una dimensione con cui è stata sviluppata o stampata, quando viene riportata su un formato diverso, più grande, più piccolo o più lungo o più largo può essere trattata, senza distorcere l’immagine, adattando l’immagine alla nuova realtà spaziale di un formato diverso, mantenendo al centro del nuovo formato il centro dell’immagine stessa e poi agendo ingrandendo o impicciolendo l’immagine sino ad adattarla alla nuova realtà spaziale e infine eliminando ciò che è finito fuori area utile.
In ogni caso l’immagine di partenza deve essere la stessa, non una con differente inquadratura e poi il lavoro di adeguamento è un lavoro su una immagine non deformata ma che alla fine dovrà mantenere le stesse proporzioni.
Ciò detto, confrontando le varianti 09, 10 e 11 tre di loro vedremo che l’istantanea di partenza è la medesima ma poi l’immagine finale sarà determinata dal formato impiegato, insomma una “variante” della stessa immagine.
Mi rendo conto che sembra tutto complicato, ma di fronte a 208 immagini differenti di cui solo 132 previste dall’album si doveva cercare in qualche maniera di fare un po’ d’ordine, ma non è per becera pedanteria ma per assoluta necessità dovuta al fatto che queste figurine sono catalogate e devono essere inquadrate in un ambito corretto.
Qui abbiamo titoli di figurine, posizione nell’album, numero di formato, una quantità di figurine assolutamente inedite rispetto all’album (la categoria 27 sono 36), almeno 40 sono le varianti documentate, non sono due figurine solamente…impossibile non trattare con rigore l’argomento.
C’è da dire che le figurine sono contornate da una bella cornice, tipo quadro, di color giallo oro e che se non presente sulla figurina risulta essere un grave vulnus alla figurina stessa.
Tuttavia alcune immagini sono dotate di una più semplice cornice bianca che non rappresenta quindi una "particolarità” eccezionale ma una semplice variante in corso d'opera: ritengo, difatti, che le cornici bianche siano frutto di successive stampe di scatole, magari date in appalto ad altra tipografia.

5. I SOGGETTI
Le immagini sono le più belle immagini fotografiche della Riviera di Ponente (da Savona a Ventimiglia) con particolare enfasi alla provincia di Imperia, vista anche la locazione dello stabilimento Agnesi a cui sono dedicate un certo numero di immagini.
A rivederle oggi ci restituiscono una realtà più sociale che paesaggistica oramai perduta e costituiscono un autentico documento dell’Italia (di quella Italia) di oramai 50 e più anni fa.
Diciamo che la componente paesaggistica la fa da padrona, ma molte sono le figurine che ritraggono scorci di vita vera in un ambiente altamente fotogenico (vedasi l’immagine dei panni stesi a coprire un punto del porto che fa da sfondo).
Sono tutte immagini da gustare una per una e che evocano bellezza e nostalgia sia che si sia liguri che apolidi…

6. I TESTI
I testi ci sono, a volte ampi, a volte più stringati ma non sulle figurine, prive anche di titolo (oltre che di numero), ma fruibili solo dalle pagine dell’album oppure sulla scatola, ma nessuno ha tenuto la scatola e ad essere ritagliate sono state solo le figurine.
Ho trovato qualche figurina ritagliata ancora con il suo testo, ma insomma è una vera rarità dato che chi le collezionava aveva difficoltà a conservarle con il testo e mezza scatola appresso.
Questo dettaglio impedisce ogni forma di ordinamento alle figurine.

7. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Questa è una serie che ha proprio necessità di essere accompagnata da un album, magari vuoto sarebbe ancora meglio, perché crediamo che anche album completi comprendano, sfogliandoli con attenzione, figurine attaccate fuori posto o di formato non adeguato.
Per questo motivo troverete nella pubblicazione delle immagini dell’album, oltre al tradizionale album “completo o semi completo” anche la versione dell’album completamente privo di figurine.
Consiglio di tenere le figurine, qual ora non si disponga dell’album, raccolte per formato, in un raccoglitore che disponga di tasche idonee per gli otto formati differenti di immagini prodotte.
Riguardo alle collezionabilità’ direi che siamo messi malino per quanto riguarda le figurine sfuse, un po’ meglio per quelle raccolte in un album.
Va detto che recuperare queste figurine da un album da macero ma con figurine dentro è piuttosto semplice, visto che le colle erano molto facilmente solubili e la qualità del cartone decisamente buona, per cui asciugate in pressa con panni assorbenti e pesi, senza lasciarle a scolorirsi in acqua calda restano come nuove.
Per quanto concerne i costi non sono elevati (3-4 euro magari 5 per una immagine di grande formato) anche perché’ la domanda delle didattiche non è così pressante come per le sportive e poi i collezionisti sono troppo pochi per quello che queste figurine meritano.
Io mi sono appassionato molto a questa serie e la ricerco tutt’ora sui banchetti dei venditori ma molto spesso vedo facce interlocutorie segno evidente che anche tra i venditori questa serie va oramai verso un immeritato oblio.

Buona collezione!!!!

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