BAGGIOLI - MILANO
LA STORIA
1. IL CREATORE DELLA CASA EDIRICE - VINCENZO BAGGIOLI
Ci sono case editrici, editori, che fanno del libro, del prodotto stampato il loro "core business", il loro mestiere (Rizzoli, un esempio che rende l'idea) e poi ci sono Editori che arrivano al mondo editoriale partendo da pasticceri o produttori di gomme americane (Venturini di Verona, un esempio estremamente calzante che vale per tantissimi); insomma Editori divenuti tali esclusivamente per realizzare in proprio, almeno all'inizio, un prodotto editoriale che fosse di supporto alla commercializzazione di un dolciume di cui erano produttori.
Quando si parla di una Casa editrice, quella che fa dell'edizione il suo vero campo d'azione, sino ad ora, si è sempre tralasciato di parlare dell'Editore come personaggio, perché questa è una figura che appartiene al mondo imprenditoriale e non a quello della figurina.
Diverso invece il caso in cui un personaggio, ancorché imprenditore o piccolo artigiano, diventi Editore, rimanendolo sempre e solo relativamente ai propri prodotti da commercializzare.
Difatti abbiamo ampiamente parlato di Danti della Sun-Chewingum di Firenze, di Venturini dalla V.A.V. e dei fondatori di Sidam, Taver Matic ed altre ditte ancora.
La Casa editrice Baggioli nasce invece da Vincenzo Baggioli (Galliate Lombardo 1909 - Milano 1969), un giornalista, fumettista, scenografo di fumetti (il personaggio di "Dik Fulmine" fu creato da lui e disegnato da Carlo Cossio), giornalista sportivo, scrittore e molto altro ancora.
Quindi non un Editore, non un imprenditore del dolciume ma uno scrittore, un giornalista sportivo.
Diversi i romanzi che ha firmato (spesso con pseudonimi) e molto ricca di titoli la sua produzione di testi dedicati specificatamente al mondo sportivo tra cui citiamo: la “storia aneddotica dello sport italiano 1944” -, "tra le quinte dello sport" - 1945, "parola" 1951 (libro su Carlo Parola), la "storia aneddotica del calcio italiano” - 1954, la “storia aneddotica del ciclismo” - 1955).
Purtroppo dobbiamo citare anche una pubblicazione "Hitler. la vita, la battaglia, il trionfo" - 1938 che, al di là di non essere stato per nulla profetico, tradisce una convinzione politica del Baggioli che oggi potremmo anche dire "figlia dei tempi", ma senza il minimo anelito giustificativo.
Certe idee, quando si hanno, si esprimono e si professano, non possono essere scevre dalla condanna della storia, né dall'essere evidenziate e condannate anche da chi, pur non avendole vissute, ne conosce bene le tragedie morali ed umane che da esse scaturirono, per l’Italia, per l’Europa, per il mondo e l'umanità.
Certi personaggi e certe idee rappresentano, senza forse e senza ma la pagina più buia della storia, almeno dell'evo moderno (1492 ad oggi).
Tralasciamo… "sic transeat gloria(?) mundi".
Che cosa abbia spinto un personaggio del giornalismo italiano a passare "il Rubicone" divenendo da giornalista un Editore, non ci è dato di sapere.
Si possono fare delle congetture, non del tutto campate in aria, ricordando la vicinanza del Baggioli al mondo editoriale specifico per ragazzi (fumetti e romanzi) ed anche la profonda conoscenza editoriale di quanto il pubblico desiderasse certe pubblicazioni... a puntate...cosa che le figurine, in certo senso erano.
In ultimo non escluderei anche una innata capacità imprenditoriale.
Certamente l'esperienza lavorativa sostenuta per un periodo non lungo ma intenso come Direttore delle Edizioni Lampo di Milano (tra la fine degli anni '50 e gli inizi degli anni '60) che erano le dizioni di figurine numero uno in Italia, deve averlo indotto a maturare anche operativamente questo passaggio di ruolo.
Resta il fatto che baggioli, senza del tutto lasciare il mondo del giornalismo e dello scrivere, divenne editore.
Vincenzo Baggioli morì abbastanza giovane, a soli 60 anni lasciando la sua Casa Editrice al figlio Carlo Baggioli che proseguirà l'attività editoriale, sempre imperniata sulla figurina da collezione (didattica - prevalente e sportiva - più saltuaria), sino a tutto il 1987.
2. LE EDIZIONI BAGGIOLI
La storia di questa Casa Editrice milanese, con la spiccata vocazione per le figurine, inizia nel 1960 con la edizione di un album intitolato " I grandi della storia", quindi un album didattico, che, dato l'argomento era fruibile sia da maschi che da femmine, anche se potenzialmente rivolto più ai maschi che alle femmine.
La produzione di Baggioli è una produzione continua, senza soste e ripensamenti.
Oggi (ottobre 2023) su eBay si contano altre quattromila "oggetti" di produzione Baggioli (figurine, album ecc..), non male per una casa editrice nata senza uno specifico retroterra editoriale se non quello di collaboratori, evidentemente scelti con estrema cura ed abilità.
Le pubblicazioni di serie di figurine sono tantissime e spesso vengono riproposte, aggiornate, magari ma mantenendo l'impianto di base sempre identico.
Senza pretese viene a seguito ricostruito, in maniera abbastanza sommaria, l'elenco delle attività editoriali legate al mondo della figurina di casa baggioli:
- " I grandi della storia " (1960);
- " Storia delle civiltà " (rosso) (1964) - riproposto nel 1967 (giallo) e nel 1972;
- " Maghi del gol " (1964-65);
- " Serie d'oro delle auto " (1965);
- " Calcio Italia " (1965-66);
- " Gli eroi della domenica " - realizzata per la Galbani-Melzo derivante da "Calcio Italia"(1965-66);
- " I secoli d'oro " (1966);
- " Cantanti di tutto il mondo "1966);
- " Quadro ricordo - campionati mondiali calcio 1966 " (1966);
- " Calcio - Esagoni - 1966-67"
- " Civiltà in cammino (1967);
- " Nuova serie auto " (1967);
- " Olimpiadi 68 " (1968);
- " Busta manifesto " 8 dal 1968 al 1971);
- " Caccia al campione dischetti fustellati " (1969);
- " Figurine cantanti " (1969);
- " Caccia al campione " (1970);
- " Busta super jets " (anni '70);
- " Busta aerei volanti " (anni '70)
- " Insetti " (1970);
- " Calcio rotondo " (1971);
- " La storia d’Italia " (1973);
- " Conoscere l’Italia " (1973);
- " Calciatori-squadre " (1973);
- " Calciatori Baggioli " (1973);
- " Soldi di tutto il mondo " (1975);
- " Top motor " (1965) - riproposto nel 1975 ed infine nel 1988;
- " Animali da salvare " (1976);
- " Squadre calcio " (1976);
- " Soldi e bandiere " (1977);
- " Tutto fiabe " (1980);
- " Soldi e bandiere mondiali " (1981);"
- " Auto star " (1982);
- " Geostoria dell’Italia " (1984);
- " Golden car " (1985);
- " Motor show " (1986);
- " Golden money " (1987);
certamente qualche titolo è sfuggito, specie se di una ri-edizione successiva.