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1 pernigotti

PERNIGOTTI - NOVI LIGURE

SERIE

" NAVI NELLA STORIA "
(TITOLO DI FANTASIA)

FIGURINE

PRESENTAZIONE

 

1. PREMESSA

Lo sappiamo bene che, a volte, vengono al mondo dei fuoriclasse assoluti, personaggi che ci stupiscono perché la loro classe non deriva da nobili cromosomi ma viene dal nulla tanto più dal nulla quanto più cristallina e pura!

Anche nel mondo delle figurine è così, quando meno te lo aspetti ecco sorgere una serie di figurine meravigliose che ti fa sognare.

Argomento, realizzazione, categoria, rarità, sono solo alcune delle doti che una serie “fuoriclasse” dovrebbe avere.

Troviamo tutte queste caratteristiche in questa serie anteguerra della Pernigotti, marca da sempre prodiga di iniziative con protagoniste le figurine, marca di dolciumi, non casa editrice, eppure così attenta a qualità di un prodotto (la figurina) che era un supporto al suo “core business” che erano torroni, cioccolata e caramelle.

Il periodo è fatidico, l’Europa, incapace di scrostarsi di dosso la ruggine devastante di mille anni di conflitti interni, si sta preparando ad un ennesimo conflitto di rara intensità e violenza.

Siamo nel 1936 e di lì a pochi anni tutto verrà spazzato via!

Nel quadro di una Europa febbrilmente volta al riarmo globale, spezzata in due da antichi rancori e da becere politiche punitive ed oppressive, dove l’odio cova tra nazioni e tra razze e dove interi popoli perdono il loro vero senso di umanità, la voce delle armi e del progresso tecnologico avanzante pervade tutto, come un fumo invasivo.

Così assistiamo ad una riproposizione di tale animo addirittura sul superfluo, sul complementare, come può esserlo una serie di figurine di supporto alla vendita di dolciumi.

La Pernigotti propone negli anni ’36-38 due serie di figurine, la prima delle quali è dedicata alle navi, a navi famose che hanno fatto la storia della navigazione, mentre la seconda sarà palesemente una serie di guerra dato che avrà per argomento le forze armate italiane dell’epoca nel periodo delle guerre coloniali degli anni ’30.

La serie delle navi è di poco antecedente, ancora sufficientemente lontana dagli avvenimenti politici che precipiteranno nel secondo conflitto mondiale, dove ancora è permesso, pur in regime di autarchia, di fare figurine di navi battenti bandiera inglese, oppure, cambiando genere ma non periodo, figurine con protagonisti gli americanissimi personaggi di Walt Disney.

2. IL PROGETTO EDITORIALE

La serie delle “navi” della Pernigotti o “navi nella storia” come l’ho intitolata, mancando un titolo di riferimento ufficiale è una serie di figurine cartonate di tipo fustellato appartenenti alla categoria “figurine per giocare”, piuttosto che alla categoria di “figurine per collezionare”.

In altra pagina del sito abbiamo detto che, spesso e specie nel periodo pre bellico e bellico, si tendeva a fornire ai ragazzi dell’epoca strumenti atti ad accendere le fantasie e atti all’esercizio dinamico del gioco piuttosto che a quello statico del collezionismo.

Abbiamo visto soprattutto nella categoria delle fustellate come le scelte siano state fatte proprio in funzione di tale ottica, vedasi le figurine della Lasco di Milano per la Compagnia Italiana Liebig e per la Sutter di Genova, anche se quelle erano di tipo differente da queste perché il fondo non andava rimosso e creava la base di appoggio.

Le figurine di questa serie sono prive sin dalla nascita del fondo e sono pre tagliate mentre il piedistallo è pieghevole grazie ad una fustellatura.

Per queste figurine la Pernigotti si supera.

Crea questa serie di figurine, tutte a sviluppo orizzontale, che vengono affidate ad un grande “marinista”, rimasto, almeno per ora ignoto che crea immagini bellissime, poi sceglie il sistema della cromolitografia (quello delle Liebig, tanto per capirci) per la realizzazione e inserisce anche l’oro tra i vari colori di cui le figurine possono godere in sede di stampa.

È una serie numerata, per cui abbiamo un piccolo aiuto riguardo alla sua definizione quantistica, ma non essendoci un album, cosa peraltro ovvia trattandosi di figurine fustellate, dobbiamo ricostruire la serie sempre con quella sorta di incertezza che è tanto ovvia quanto obbligatoria in certi casi.

Sino ad ora sono state ritrovate figurine il cui numero più alto è il 40 che ci dà certezza che almeno 40 sono le componenti della serie, non di meno e forse qualcuna di più.

La presenza di alcune navi, realizzate con la medesima tecnica, e di periodo solo di poco posteriore, all’interno della raccolta dedicata alle forze armate italiane, fa supporre che questa serie si sia fermata per dar spazio ad un’altra serie in cui sono confluite altre navi che, per tipologia, dimensioni e realizzazione, potrebbero, tranquillamente, stare all’interno di questa raccolta (vedasi le figurine del “sommergibile italiano” e dell’incrociatore Alberico da Barbiano” della serie “Soldati d’Italia”).

3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI

La scelta del sistema di stampa cromolitografico, non è fuori del tempo, appartiene al periodo storico, ma appartiene anche alla precisa volontà da parte dell’editore di creare un prodotto di qualità nettamente superiore alla produzione popolare del periodo.

Tutto gioca in questa prospettiva:

  1. Stampa con sistema cromolitografico di altissima qualità con impiego elevatissimo di colori tra cui la porporina dorata, sinonimo di qualità superiore;
  2. Le dimensioni delle figurine sono grandi, varie e non uniformi le une alle altre, cosa che nel mondo delle fustellate rappresenta un notevole aggravio di spesa dovendosi realizzare fustelle unica per ciascuna figurina;
  3. La scelta di un soggettista di grande valore specializzato in soggetti marini (marinista) che dà alle figurine la aurea di “pezzo unico” e ricercatezza formale massima;
  4. La presenza di testi illustrativi molto belli, ampi ed esaustivi, dove capita di leggere addirittura dei “rimandi” ad altre figurine della serie;
  5. Non uniformità dimensionale che conferisce alla serie quando raccolta in un contenitore un “movimento” visivo esemplare, anche perché le differenze dimensionali, pur non mai accentuate non sono funzione diretta delle dimensioni della nave rappresentata (ad esempio la portaerei è addirittura leggermente più piccola della figurina della nave vichinga del decimo secolo!);

Il supporto cartaceo e di primissima qualità anche se non eccessivamente spesso.

Toccando le figurine, però, ci si rende conto di avere tra le dita un prodotto perfetto in ogni suo aspetto ed anche il probabile sottodimensionamento del supporto diventa in realtà un pregio.

A livello dimensionale la figurina più alta è la numero 12 che misura al vertice 7,5 cm senza contare il piedistallo, mentre la più bassa è la figurina numero 27 il mas, alta al vertice 5,2 cm.

La figurina più lunga è certamente la numero 37 che misura 12,7 cm mentre la più corta è la 40 che misura 9,5 cm

La stampa è realizzata con buona cura e qualità dalla “Crea Sezione Lito” di Milano.

4. I SOGGETTI

Su 40 figurine abbiamo 39 navi ed un aereo (la figurina numero 40 è infatti dedicata ad un idrovolante ovvero una nave leggera galleggiante capace di volare …).

La numerazione di cui la serie è dotata ha una reale rispetto della “consecutio temporum” dato che le prime 20 figurine sono tutte di navi o a remi o a vela mentre le successive 20 hanno anche esse una logica temporale rispettata.

Per questa ragione al titolo di fantasia “navi” ho preferito quella di “navi nella storia” proprio perché’ è possibile percorrere una vera e propria storia della navigazione, portata avanti attraverso modelli di navi tipiche di ogni epoca e periodo, tralasciando il troppo banale e forzatamente didascalico tronco che galleggia con l’uomo in pelliccia che cerca di “domarlo”, vedi le figurine della ILMA o quelle della Galbani di pari argomento.

Qui si passa di soggetto in soggetto dove protagonista è “quella nave” in particolare, rappresentante della tecnologia del suo tempo ed in tal modo “quella nave” crea e fotografa un periodo della storia.

Qui, ed il concetto è bellissimo, è la nave che crea la storia, non la storia che genera la nave!

I soggetti sono ciascuno dei capolavori pittorici che devono moltissimo alla tecnica cromolitografica di stampa che conferisce a ciascuna figurina una particolare patina di classe che ho ritrovato raramente nel mondo della figurina (certamente nelle Lavazza campioni dello sport anche se non erano realizzate con la cromolitografia).

Sfogliando le 40 figurine solo 12 soggetti hanno la prua verso destra, mentre 24 l’hanno verso sinistra, ovviamente su 4 non posso pronunciarmi poiche’ non sono nella mia disponibilità visiva.

Complessivamente i soggetti sono estremamente bilanciati e le scelte sono assolutamente condivisibili, sicche’ il percorso attraverso queste magnifiche navi campione ci fa percorrere oltre tre millenni di storia della navigazione, come nelle sequenze di un film ben fatto.

A livello personale ritengo che la figurina più bella artisticamente sia la numero 29 (il battello faro) perché la sua ambientazione in quasi notturna dà alla immagine quel tocco decadente e romantico che distacca questa dalle altre realizzazioni pur belle e significativamente espressive.

5. I TESTI

I testi, posti sul retro assieme alla intestazione della ditta produttrice, al numero della figurina, al titolo della stessa ed alle informazioni della tipografia che le ha stampate, sono di lunghezza variabile adattata alla forma della figurina, andando da un massimo di 13 righe (testo vivo) ad un minimo di 7 righe.

Testi quindi piuttosto curati e scritti in un italiano per nulla aulico e retorico, tipico del periodo storico e politico-propagandistico dove tutto veniva “filtrato” e deformato dall’ottica sempre presente del regime.

È invece un sorprendente italiano “moderno”, semplice nel complesso, privo di lirismo artefatto da cinegiornale dell’”Istituto Luce” …, forse unica eccezione nel testo della figurina numero 40 ove si definisce il record di velocità dell’idrovolante di Agello come “una conquista per la Patria” …. E dove la parola record è scritta “record” tra virgolette a sottolineare che essa non è di etimologia latina ma piuttosto deriva da terminologia anglosassone (la perfida Albione) …

6. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Sono figurine gioco fustellate che nascono senza il fondo eliminabile che ne desse una dimensione rettangolare o quadrata.

Nascono già tagliate e solamente la base subisce un processo di fustellamento per agevolare i piegamenti della base e rendere le figurine verticalizzabili.

Questo si deve sottolineare proprio in sede di studio degli aspetti collezionistici perché’ spesso possiamo trovare figurine prive di base che veniva tirata via o da chi non le voleva “giocare” o da chi, avendole “giocate” le privava delle base piegata.

Per trovare una tipologia simile ricorriamo alle fustellate Elah della serie “animali”, presente e ben descritta su questo sito.

Non esistono figurine di questa serie con il retro oltre quello di cui sono dotate (non sono quindi fustellate tipo le Althea Cremifrutto in cui il fondo, contenente stemma e piedistallino si staccava completamente dalla figurina).

Per questa serie, quindi, la figurina perfetta è quella dotata di piedistallo.

Quelle prive di tale parte sono certamente belle e collezionabili ma hanno un dettaglio in meno e, conseguentemente, una quotazione leggermente inferiore)

Le figurine della serie non sono affatto comuni e di facile reperimento, specie se in condizioni perfette di conservazione.

A livello costi diciamo che una figurina perfetta può avere una quotazione dai 6 ai 9 euro mentre se priva delle basi i valori commerciali vanno dai 4 ai 6 euro.

La serie era priva di album.

Un po’ laborioso trovare una degna sistemazione nei contenitori, viste le forme e le dimensioni molto particolari e variabili.

Personalmente le ho inserite in album di tipo Liebig (Abafil o Masterphil) nei fogli a 4 tasche in modo da poterle sistemare orizzontalmente, visibili sia sul fronte che sul retro e sfruttando un fondo nero ricavabile con un foglio cartaceo pre forato da inserita tra ogni foglio plastico.

La soluzione di rendere scuro il fondo con l’immissione all’interno della busta di un foglio nero non è assolutamente applicabile in quanto priva la possibilità di leggere i testi

Buona collezione!!!!!!!

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