DOLCIFICIO LOMBARDO - LAINATE (MI)
PERFETTI - LAINATE (MI)
SERIE
VEDETTES
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ASPETTI STORICI
Abbiamo visto come la Perfetti s.p.a. prima di assumere tale denominazione avesse l'originaria "Dolcifico lombardo".
Se e quando se ne presenterà l'occasione tratteremo la produzione di figurine del "Dolcifico lombardo" come una cosa a se stante, tuttavia poiché il filo tra Dolcifico lombardo e Perfetti è assolutamente sempre lo stesso, non possiamo, anche se in maniera estremamente frugale e "diluita", non considerare, soprattutto presentando questa serie specifica, la tipologia della produzione figurinistica della vecchia casa di Lainate.
Questa, in supporto dei propri prodotti, agli inizi degli anni '50 editò una serie di attori in formato fotografico ed in bianco e nero, sempre con le medesime caratteristiche, una serie di calciatori e di sportivi, una serie di figurine umoristiche (1961) dedicate al West e le figurine di Buck Jones anche in doppia versione cartonata (con testo e senza testo), oltre che nella versione di velina cerata da incarto con album.
Quindi la serie del 1965 che stiamo presentando altro non è che una "summa" della classica produzione del “Dolcifico lombardo”, rivisitata sotto il marchio “Perfetti” in chiave moderna questo in riferimento tanto all'argomento della serie ma anche al formato, sempre piuttosto ridotto, visto la tipologia di prodotto a cui era abbinata la figurina.
2. IL PROGETTO
È certo che queste figurine fossero abbinate alla vendita di dolciumi di casa Perfetti ed in particolare alle Bubblu gum vendute proprio con il nome di "Vedettes", una titolazione francese che indica dei Vip, delle “Vette” di professionalità e di successo.
Certo il titolo era più adatto a personaggi dello spettacolo piuttosto che a sportivi, ma proseguendo si comprenderà bene la ragione.
Certamente la serie non aveva un album e l'essere una serie assolutamente anonima la differenzia molto dalle altre serie, più o meno coeve, targate Perfetti, di pari formato (motociclette, la spada nella roccia, Peter pan, i Racconti dello Zio Tom ecc.).
Anche la mancanza di numerazione sulle figurine è un elemento che le differenzia dalle serie sopra nominate, tutte rigorosamente numerate.
Riguardo al titolo della serie, lo si può dedurre dagli incarti delle gomme da masticare che portavano appunto il nome della serie “Vedettes”,
Per quanto riguarda invece la consistenza numerica della serie, come per tutte le serie senza album e senza numerazione, la ricostruzione del realizzato è difficoltosa e mai rigorosamente definitiva, ma siamo abituati a queste "positive" incertezze, che ci portano sempre a ricercare se non quello che manca, quello che potrebbe ancora mancare.
Non è il caso specifico di questa serie che, constando di 100 figurine, numero pieno e tale rimasto in tanti anni, possiamo dire di poter presentare con la certezza della sua consistenza numerica, malgrado le problematiche di cui sopra.
Un problema, emerso in sede di studio di questa serie è quello della datazione di pubblicazione.
I vecchi collezionisti, che erano bambini/ragazzi nel 1965, non hanno problemi ha ribadire che la serie era uscita proprio in quell'anno e non abbiamo motivo di smentita a meno che non si frazioni la serie in due tronconi, almeno sotto l'aspetto squisitamente cronologico.
Entriamo nel merito affrontando la problematica.
Tra le figurine degli sportivi troviamo l'immagine di Gianni Rivera e di Schnellinger, entrambi in maglia rossonera del Milan e Nestor Combin in maglia granata del Torino.
Su maglia del Milan è posta la coccarda che spetta indossare alla squadra vincitrice della coppa Italia e quindi quelle foto sono indiscutibilmente del 1967-68 dato che il Milan vinse la coppa Italia nella stagione precedente 1966-67.
Analogamente la maglia indossata da Combin è del 1967 dato che il calciatore transalpino nel 1965-66 era accasato al Varese.
Come può una immagine scattata nel 1967 essere inclusa in una raccolta del 1965?
Lasciando perdere soluzioni che debbano ricorrere al "paranormale" la soluzione è una sola: questa serie di figurine, in realtà fu edita dalla Perfetti in due momenti differenti: nel 1965 gli attori e cantanti e nel 1967 gli sportivi, oppure, come suggerirebbe il frazionamento numerico, la prima serie ad essere edita fu quella degli attori con 50 esemplari, nel 1965 e, nel 1967 fu edita la seconda parte della raccolta, anche in questo caso di 50 ulteriori figurine dedicate, questa volta, a 32 sportivi e a 18 cantanti.
Quale di queste due soluzioni sia quella giusta non lo sapremo mai.
Per il sito, anche per semplificazione, diciamo che la soluzione di 50 attori nel 1965 e 50, tra calciatori e cantanti, nel 1967 appare la più probabile.
Ovviamente, malgrado questa distanza dei tempi di produzione editoriale la serie è una sola differenziata solo per contenuti, una differenziazione, tra l'altro dovuta alla comodità di lettura della stessa in funzione delle categorie e sottocategoria di personaggi che la compongono.
3. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI
Le figurine sono di piccolo taglio, misurando 4,2 x 5,8 e sono tutte a sviluppo verticale.
Il supporto cartaceo è un cartoncino adeguato al formato delle figurine, prossimo alla consistenza della carta fotografica, con qualche grammo in più che le rende belle al tatto e moderatamente consistenti.
La superficie frontale è lucida e l'immagine appare estremamente bella di tipo fotografico.
La stampa è molto curata e non si notano problemi di colorazione.
Semmai qualche problema c’è solo, però, nell'allineamento per il taglio delle figurine che a volte sfugge al controllo e crea figurine leggermente spostate, ora destra ora a sinistra, con una leggera riduzione della cornice che però mai va ad intaccare l'immagine.
A livello di grafica l'impianto della figurina è estremamente asettico e formalmente ineccepibile.
L'immagine vera e propria ha una dimensione standard di 3,8 x 4,9 il che consente bordure laterali bianche di 2 mm per lato e di 2 mm nella parte superiore, mentre i rimanenti 7 mm sono riservati al bordo basso nel cui spazio è riportata la scritta relativa al nominativo del personaggio raffigurato.
Riguardo al grado di conservazione media, siamo a buoni livelli complessivi anche se diverse figurine hanno risentito, nel tempo, della loro "natura fotografica" per cui bastava assai poco, in situazioni di un minimo di compressione, per generare "incollature pericolosissime e molto dannose alla pellicolina lucida superficiale che, una volta incollatasi, finiva con il rovinare la figurina in maniera definitiva e permanente.
4. CONTENUTI
Nella serie sono rappresentate tre grandi famiglie di "personaggi":
Sportivi - Attori - Cantanti;
Alla famiglia degli sportivi sono comprese quattro sottofamiglie di personaggi: “calciatori", "ciclisti", "piloti" e "pugili", mentre le altre due famiglie di personaggi non hanno frazionamenti se non un inutile, anacronistico ed improponibile frazionamento tra uomini e donne.
La consistenza numerica delle "famiglie” di personaggi è la seguente:
- Sportivi - 32 di cui calciatori 20, ciclisti 4, piloti 6, pugili 2;
- Attori - 50 di cui 33 donne e 17 uomini;
- Cantanti - 18.
Va detto che nella suddivisione testé illustrata Jonny Halliday, Ive Montand, Frank Sinatra ed Elvis Presley, che oltre ad essere attori erano anche dei famosissimi cantanti, ma si potrebbe aggiungere anche la giovanissima Romina Power che però allora era distante da Al Bano e dal canto, sono stati inseriti tutti nella lista degli attori perché i cantanti presenti in raccolta sono cantanti italiani o stranieri di chiara fama nel 1965 ed idoli delle giovani generazioni, mentre i quattro attori/cantanti sarebbero stati un po' fuori contesto se inseriti tra i cantanti.
Ma poi ciascuno è libero, quando questo è possibile, di aggiustarsi le cose secondo il proprio percepire e non sarà certo il caso di negare questo principio!
Analizzando le varie particolarità notiamo che i campioni di calcio internazionali, ovvero non appartenenti al nostro campionato sono 13, considerando tali anche i britannici Denis Law e Jimmy Greaves che pure avevano un breve trascorso italiano con le maglie di Torino e Milan, mentre, come abbiamo già detto Nestor Combin vestiva la maglia del Torino e quindi è considerato come "italiano".
La selezione dei ciclisti, pur essendo molto concentrata, appare ponderata, perché oltre ai due campioni nostrani più seguiti e tifati di allora, (Gimondi e Motta) la presenza di assoluti fuoriclasse stranieri del calibro di Anquetil e Merckx accontenta e completa un panorama ciclistico estremamente ridotto.
5. ASPETTI COLLEZIONISTICI
E qui veniamo alle dolenti note.
Le figurine di questa serie furono distribuite in tutta Italia e risulta in moltissimi esemplari.
Non sono mai state delle figurine di difficile reperibilità e, tanto meno dai costi elevati.
Recentemente ho studiato le prezzistiche delle figurine di questa serie alle fiere di Bologna e Reggio Emilia e nessuna figurina ha mai superato la soglia dei 2,50 euro.
Eppure su eBay vedo prezzi assurdamente ed ingiustificatamente elevati, ma si sa in quella piattaforma ognuno prezza i suoi gioielli a modo suo!
Le uniche figurine che possono avere un valore maggiore sono quella di Pelè, di Cassius Clay e di Beckenbauer, non perché ne siano state stampate di meno (semmai il contrario) ma per l'effetto che sul mercato finiscono con l'avere le razzie di questa tipologia di figurine (grandi campioni) perpetrate dai collezionisti monotematici a livello mondiale.
Il Pelè può anche valere attorno ai 40 -50 euro(valutazione prima del 2019), ma non oltre.
Buona collezione !!!!