CORRADO TEDESCHI - EDIZIONI N.E.T. - FIRENZE
(NUOVA ENIGMISTICA TASCABILE)
SERIE
"ARMI E COSTUMI DI TUTTO IL MONDO
1951
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI BASE
Come per molte case dolciarie la figurina era un elemento di supporto alla vendita di un dolciume, in genere una gomma americana, altrettanto, per la N.E.T., furono editate delle figurine, contenute all'interno di alcune delle pubblicazioni della casa editrice fiorentina "nuova enigmistica tascabile" allo scopo di creare un "concorso" a premi.
Uso il termine concorso perché è quello usato dall'editore stesso in un foglietto volante (vedi più sotto) contenuto all'interno della pubblicazione citata, dove si evince che in realtà non era un vero e proprio concorso, bensì una sorta di premiazione con degli oggetti per chi, dopo aver completato l'album (era contemplato anche il completamento a meno 1 figurina), lo rispediva all'editore, con la certezza di ricevere un premio, a scelta tra quelli disponibili ed elencati, del valore di 20.000 lire o di 5.000 lire a seconda se l'album fosse completo o completo meno 1a figurina.
Poi era previsto anche che al primo che avesse spedito "solamente" 100 albi completi, fosse andata in premio un'auto Chevrolet usata con tanto di targa!!!!!!
Con "solo" 40 "albi"**** (vedi nota) completi spediti si aveva diritto ad una Fiat Topolino 500 cc.
Ora, sorvoliamo su certe assurdità concorsuali, visto che sono passati solamente 72 anni da allora, ma ho visionato più di un albums (o albi o alba??????) arrivato sino a noi ed in tutti erano mancanti tre figurine, la numero 17, la numero 32 e la 34...sarà un caso?
Vanne a trovare 100 di figurine numero 32...... La Chevrolet secondo me è rimasta a Firenze...a far compagnia alle Topolino...però suonava bene... Il montepremi era ricco!!!!
**** "albi" è il termine italiano plurale per album che potrebbe essere inesatto, anche perché album è un termine latino neutro della seconda declinazione e quindi il suo plurale sarebbe "alba" più che "albi", che, tra l'altro suona anche malissimo.
Oggi in maniera ancor più erronea si tende a considerare il temine come inglese (album in inglese esiste ed ha il medesimo significato che in italiano), con la conseguenza che il suo plurale è, banalmente, albums....
2. IL PROGETTO
La serie era dotata di un album raccoglitore che presenteremo nell'apposito spazio del sito dedicato agli albums.
Tutte le figurine erano numerate sul fronte, mentre nella versione più leggera erano prive di scritte sul retro.
Il progetto era quello di riprodurre, nelle 100 figurine, armi e costumi:
- D’Europa - 24 figurine da 1 a 24;
- D’Italia - 12 figurine da 25 a 36;
- Dell’Almerica - 24 figurine da 37 a 60;
- Dell'Asia - 24 figurine da 61 a 84;
- Dell'Africa e dell’Oceania - 16 figurine da 65 a 100.
In modo da coprire tutto il mondo e direi tutte le ere, visto che le figurine rappresentano sì personaggi appartenenti ai vari continenti ma non hanno un periodo temporale definito, per cui troviamo tanto l'antico egizio quanto il generale sudista del 1860.... Insomma una suddivisione basata sullo spazio geografico ma non sul tempo: una particolarità, non certo un errore.
Diciamo anche che si trattava di una raccolta snella senza grandi pretese, anche se, va ricordato che l'editore stava editando, quasi in contemporanea, una enciclopedia tascabile a puntate e quindi, per definizione, non poteva concedersi troppe licenze poetiche su fatti e personaggi storici che lo avrebbero squalificato.
3. ASPETTI GRAFICI
Qui siamo un po' nel mezzo di una profonda "buca con fango"....
Le figurine di questa serie hanno più o meno tutte lo stesso formato (molto meno che più) in considerazione che esse erano all'interno della rivista e non erano tagliate ne avevano un bordo prestampato per indirizzare il taglio.
Questo ha fatto sì che oggi troviamo figurine larghe 5,8 cm ed altre 5,2, mentre per quanto riguarda l'altezza è un pochino più standardizzata anche se noto differenze di 4 millimetri da 7,8 a 7,4 cm.
La ragione sta, quindi, nella soggettivizzazione del taglio delle figurine prive di una guida al taglio.
Un'altra problematica è il supporto delle figurine, difatti non è lo stesso, non esiste un supporto unico, figurine cartonate spesse e figurine praticamente cartacee…
Perché queste differenziazioni?
In teoria e con estrema semplicità queste differenziazioni sembrano spiegabili, osservando che le figurine erano pubblicate contemporaneamente non solo sul settimanale Enigmistico N.E.T., ma anche su "Passatempi", "Facili Cruciverba", “il progresso enigmistico”, “accademia della n.e.t.”, “il fantasma del laghetto dei cristalli”, “Albi Colibrì piccolo indiano”, “Albi colibrì capitan bomba”, “Albi colibrì Arcibaldo e Petronilla”, “Albi colibrì Cirillino”, “Albi colibrì avventure del west”.
Evidentemente queste erano pubblicazioni con copertine o pagine di differente consistenza sicche' le figurine avevano supporti differenti.
Tuttavia sul retro delle sole figurine in cartoncino pesante troviamo la scritta che esse sono pubblicate sui periodici "la palestra dei piccoli" e "corrierino tascabile", con la specifica che su queste ultime due riviste le figurine erano in "cartoncino".
Ora proprio osservando queste particolarità voglio fare una considerazione riguardo proprio alle figurine cartonate pesanti.
Secondo me, queste figurine sono state editate in un periodo successivo al concorso (forse nel 1952 - 53), in formato cartonato e distribuite esclusivamente attraverso le due pubblicazioni citate sopra e non erano utilizzabili per il concorso la cui scadenza era a dicembre 1951.
Questo spiegherebbe l'esistenza di un album successivo, di formato più grande (probabilmente del formato delle due pubblicazioni su cui le figurine erano pubblicate) e che avesse una copertina colorata di giallo, quindi in forma più "lussuosa" rispetto a quella piccola e monocroma realizzata per le figurine del concorso a premi.
A suffragio di questa tesi ci sono due indizi fondamentali:
- Nelle regole del concorso non si fa mai menzione delle due pubblicazioni per ragazzi come pubblicazioni ove trovare le figurine;
- Sul retro delle cartonate non si fa mai riferimento ad un concorso.
Due indizi fanno una prova….
Ma le spiegazioni devono ancora essere molte, perché le domande da porsi sono molteplici, visto che ci sono differenze notevoli anche nell'ambito delle figurine stesse, non dei soggetti, intendiamoci, ma nel "contorno", ovvero la numerazione, la titolazione e la scritta laterale sul fronte, ma anche sul retro con versioni prive di scritte e versioni con scritte a tergo.
Diciamo che le figurine in cartoncino hanno un supporto di colore grigio e scritte blu, ma possono trovarsi anche figurine senza alcuna scritta sul retro, mentre le figurine cartacee sono prive di ogni scritta sul retro ed hanno un colore paglierino, sia sul fronte che sul retro.
Malgrado tutte le figurine siano dotate di numerazione e titolo (attenzione sull'album i titoli ed i numeri delle figurine incollate non compaiono per la semplice ragione che per farle entrare nel cartiglio predisposto sull'album era necessario ritagliarle in modo da eliminare appunto numero e titolo) alcune sono prive della scritta laterale "nuova enigmistica tascabile" e questa caratteristica non dipende dalla tipologia di supporto cartaceo e quindi resta senza una valida spiegazione.
Ancor più strana appare la variane che alcune figurine presentano relativamente al titolo della figurina che, appunto, in alcune appare contratto, come, per fare un esempio esplicativo le figurine numero 13 "il luterano tedesco" che troviamo anche col titolo "il luterano” o la figurina 26 "l'araldo della Serenissima" anche in versione contratta: “l’araldo".
Altre varianti stanno nei caratteri di stampa utilizzati, più grandi o più piccoli per la stessa figurina e del colore dell'inchiostro blu che a volte è chiaro, quasi azzurro, a volte appare quasi un blu oltremare...
Tutte queste varianti editoriali non possono costituire un motivo per differenziare la raccolta, ma possono essere ammesse in raccolta anche le figurine cartacee.
Certo, all'interno di una raccolta di cartonate sarebbe meglio privilegiare le figurine in cartoncino, con il retro grigio, con o senza scritte. Ma va bene anche se qualche pezzo è cartaceo.
Magari a raccolta completata ci si può dedicare a ripulirla dalle figurine non cartonate, ma è un optional soggettivo.
4. ASPETTI TIPOGRAFICI
Credo che la qualità della stampa delle figurine sia assolutamente legata alla qualità di stampa della rivista a cui erano allegate, anzi di cui facevano parte integrante dovendo essere ritagliate per attaccarle sull'album.
La qualità è scadente, molto dozzinale sia nel tratto del disegno, sia nella scarna colorazione (quadricromia rosso, blu, giallo e nero, col bianco del fondo del cartoncino).
Non esiste sfondo per queste figurine che si stagliano, di conseguenza su immaginari, quanto irreali, sfondi bianchi.
Molte figurine soffrono di problematiche di allineamento dei cliché, sicche' restano ancor meno gradevoli alla vista.
Degli inchiostri blu, abbiamo detto sopra.
5. I SOGGETTI
Il viaggio è senza tempo, si va dall'uomo delle caverne, senza dubbio la figurina più "datata” all'eroe di Adua, forse la figurina temporalmente più prossima a noi, passando per Alessandro il macedone ed il Cancelliere di ferro, alias Otto von Bismarck, primo ministro prussiano per 17 anni che, per pura curiosità, non era un militare di carriera ma un "semplice" avvocato.
Il "viaggio" attorno ai costumi ed alle armi del mondo è anche al femminile, e si va da Poppea a damine, gentildonne e capitane, da Ginevra a San-gri-la, da Katiuscia alla Favorita, dalla Rosa di Bagdad alla Bella di Tahiti.
6. IL RETRO ED I TESTI
Le figurine non hanno testi a tergo e le uniche cose stampate sul retro delle cartonate altro non sono che note editoriali.
Nulla a che vedere con i testi di accompagno di una figurina.
Sull'album, invece ogni figurina ha, sotto il suo "loculo", riportato un testo, magari non molto esteso, ma idoneo a far avere alla figurina un inquadramento culturale minimalista ma necessario.
7. ASPETTI COLLEZIONISTICI
La presenza dell'album, anzi, degli album, fa sì che molti collezionisti di album didattici conoscano e posseggano questa serie, magari incollata sulle pagine apposite.
Il valore delle figurine non introvabili, ma nemmeno recuperabili a mazzetti in quantità industriali si aggira su pochi euro, diciamo 1,50 euro a figurina può essere una richiesta onesta.
Di figurine particolari abbiamo fatto dei cenni sopra e sono elementi da non trascurare perché' 72 anni dopo non è facile trovare quello che era difficile da trovare 72 anni prima....
Buona collezione!!!!!!!!!