© Copyright 2023 FigurineCartonate.com

EDIZIONI HECO - ROMA

 

ALBO COLLEZIONE 

DEI

" VINCITORI OLIMPIONICI "

1960

ALBUM

PRESENTAZIONE

COPERTINA RIDOTTA 

 

 1. ELEMENTI DI BASE

La particolarissima serie enciclopedica edita dalla Heco di Roma è stata una serie che, sin dal suo concepimento progettuale, necessitava di un album per essere non solo raccolta e collezionata, ma per trovare una propria ragione di essere.

Le figurine erano leggere, cartacee (molto cartacee) e quindi assolutamente inadatte ad essere portatrici di un lato “B” che fosse stampabile, mentre la filosofia progettuale era intrinsecamente ricca di dati, notizie, tempi, punteggi, per carità tutto in maniera molto sintetica, ma imprescindibile.

Quindi un album non certo raccoglitore e nulla più ma un album che è parte integrante della raccolta in maniera molto più importante che in tante altre raccolte.

 

2    IL PROGETTO

L’album fu progettato per essere costituito di tre parti che in ordine di “apparizione” dovevano essere:

  1. Spazio per incollaggio delle figurine dei vincitori olimpionici delle Olimpiadi estive di Berlino 1936, di Londra 1948, di Helsinki 1952 e di Melbourne 1956, nonché delle Olimpiadi invernali di Garmisch-Partenkirchen del 1936, di St. Moritz 1948, di Oslo 1952 e di Cortina d’Ampezzo del 1956.
    Poiché le figurine misuravano 6,00 x 4,5 cm ed erano sia a sviluppo verticale che orizzontale, l’Editore decise di realizzare pagine con figurine orizzontali (5 x 4 = 20 figurine a pagina) e pagine con figurine verticali (6 x 3 = 18 figurine a pagina).
    in questa prima parte dell’album le pagine dedicate erano 26 di cui 14 con sole figurine verticali (14 x 18 = 252 figurine verticali), 11 con sole figurine orizzontali di cui 10 da 20 figurine ed 1 da 18 figurine(10 x 20 = 200 +18 =218 figurine orizzontali), 1 unica pagina mista con 10 figurine di cui 8 verticali e 2 orizzontali, per cui nella prima parte troviamo 252+ 8 = 260 figurine verticali e 218+2 = 220 figurine orizzontali per un complessivo di 480 figurine.

  2. Elenco dei vincitori olimpionici delle Olimpiadi su citate e presenti sull’album, realizzato su 11 pagine complessive, suddiviso per sport (in ordine alfabetico e con le varie specialità sportive inserite all’interno di ogni singolo sport;
  1. Spazio per l’incollaggio delle figurine dei vincitori della XVII Olimpiade “Roma 1960, sviluppato su 8 pagine di cui 2 di sole figurine verticali (2 x 8 = 36 figurine verticali) e di 6 pagine di figurine orizzontali così frazionate (1 pagina da 15 figurine, 1 pagina da 19 figurine e 4 pagine da 20 figurine per un complessivo di 15 + 19 + 80 = 114 figurine orizzontali, per un complessivo di 114 + 35 = 150 figurine.

L’album era costituito da 12 fogli più uno di copertina, pari a 48 pagine più 4 che sono di copertina, chiudono il conto a 52 pagine complessive.

3       LA REALIZZAZIONE

Un album di questo genere, in fase di realizzazione avrebbe dovuto avere uno sviluppo standard perché è certamente vero che le figurine che doveva contenere erano 630, ma era altrettanto vero che queste erano figurine abbastanza “piccole” (6x4,5) e molto leggere, quindi non si correva certamente il rischio di realizzare un manufatto destinato a gonfiarsi per il contenuto di figurine.
La logica realizzativa avrebbe suggerito un album di un numero di facciate pari in modo di avere un centro coincidente con il foglio centrale e quindi la successiva fase di spillatura dei 13 fogli impilati e, “fine della trasmissione”, l’album era completato.

Questo album, evidentemente, non era stato concepito per essere realizzato in questo modo.

Se così fosse stato la successione delle prime 26 pagine avrebbe dovuto contenere dalla pagina di copertina alla pagina con la figurina da incollare numero 396 e le seconde 26 pagine a partire da quella con la prima figurina da incollare numero 397 sino alla 52esima pagina che ovviamente doveva essere la quarta di copertina.

              HECO IMG 1                                         HECO IMG 2

A sinistra la pagina dove è posizionata la prima delle due spillature contrali dell'album che non coincide con la posizione di una spillatura centrale unica, mentre a destra la seconda spillatura che interessa il centro delle pagine aggiunte dove sono ricavati i cartigli per l'incollaggio delle figurine dei "vincitori di Roma".

 

Prendiamo l’album e sfogliamolo a partire dalla copertina, troveremo la spillatura centrale tra pagina 22 (la pagina che termina con la figurina 320) e pagina 23 (quella che inizia con la figurina 321), cioè 4 pagine in anticipo su quello che ci saremmo aspettati.

Cosa era successo?

Scorrendo le pagine a seguire ci imbattiamo in una nuova spillatura centrale posta tra la pagina con ultima figurina la numero 553 e la successiva che inizia con la figurina numero 554????

Osservando attentamente ci appare evidente che la seconda spillatura, ovviamente non comprende la copertina che, come sopra detto era impilata e spillata con la prima delle due spillature rilevate.

Quindi questa seconda spillatura comprendeva esclusivamente le otto pagine dedicate all’incollaggio delle figurine della XVII Olimpiade di Roma 1960.

 

                            HECO IMG 3                   HECO IMG 4

In queste due immagini a sinistra si nota come il corpo aggiunto e spillato a parte risulti incollato all'ultima pagina dell'elenco, e nella immagine succesiva si nota bene come l'ultima pagina del "corpo aggiunto" sia stata incollata alla terza di copertina (in questo esemplare l'incollatura  è saltata ma si può notare la striscia bianca di colla rimasta sulla copertina) ; si può notare anche, molto chiaramente, come la copertina sia impilata e spillata alla prima parte delle pagine e non alla seconda cui è fissata  attraverso l'incollaggio.

Questi due fogli, pari a 8 pagine erano poi stati collegati all’album tramite l’incollaggio del primo foglio all’ultima pagina del precedente blocco, esattamente quella in cui finiva l’elenco dei vincitori e dell’ultima pagina alla terza di copertina!!!!!

C’è qualcuno che sappia darmi una sola ragione per una sì fatta procedura realizzativa?
Forse:

  1. Un clamoroso malinteso tra Editore e Tipografia che provvede alla stampa delle pagine convinta che l’album debba terminare con la fine dell’elenco?
    Poi una volta accortisi dell’errore anziché buttare tutto al macero e ristampare tutto daccapo, si inventano una procedura correttiva che consenta di non buttare niente (a parte il tempo per assemblare due parti di uno stesso album con la colla).
  2. Una clamorosa decisione, presa dall’editore in forte ritardo sui tempi che stravolge il progetto iniziale, probabilmente nato per celebrare esclusivamente i vincitori olimpionici dal ’36 al ’56, che decide di inserire in raccolta una ulteriore parte dedicata ai vincitori di Roma 1960?

Propendo per questa seconda ipotesi, perché, innanzitutto questo spiegherebbe molte cose, almeno sulle tempistiche differite di realizzazione dell’album, ma non solo.

Ci sono almeno quattro elementi da considerare:

  1. La Copertina dove leggiamo in chiaro su alta banda rossa le quattro sedi olimpiche antecedenti l’Olimpiade romana, mentre nella medaglia d’oro posta alla sinistra si legge in maniera non immediata: “OLIMPIADI MCMLX-ROMA”, mentre in alto a destra la fiamma olimpica con la data 1960 in numeri arabi e contorno di Discobolo, Colosseo e Colonne del Foro romano ambientano l’evento romano;
    Questa copertina, è assodato e riportato anche dal testo edito da Mencaroni compare anche (vedi immagine) nella versione con l’aggiunta di un bollo centrale in rosso con la scritta, in nero :”ROMA” a totale richiamo della metodologia di stampa dei nomi delle quattro olimpiadi precedenti quella romana…. Questa “pecetta” adesiva, più che una correzione sembra voler aggiungere una olimpiade prima non considerata, oppure sì, considerata, ma molto mal evidenziata, tanto da suggerire, per l’appunto, l’impiego di una “pecetta” aggiunta.

  2.  Il titolo che compare a pagina 1: “ALBO COLLEZIONE DEI VINCITORI OLIMPIONICI  - BERLINO-LONDRA-HELSINKI-MELBOURNE” dove il termine “Roma”, Olimpiade romana”, Giochi della XVII Olimpiade” non sono minimamente presi in considerazione;

  3. L’intero testo di pagina 2 è un testo che può essere stato scritto esclusivamente per le parti  uno e due dell’album ovvero quelle contenenti le sole figurine dei vecchi vincitori olimpici e quelle dell’elenco.
    In questo testo si descrive la pagina dove “dovranno essere applicate le fotografie” e si fa anche un riferimento specifico:” sotto ogni casella, oltre al nome dell’atleta ed al paese di appartenenza, sono stampati, tra due lineette, uno o più numeri per la ricerca del campione nell’elenco…”.
    Ricordo qui che quella sopra descritta è la descrizione della casella standard delle figurine 1-480 mentre quelle dell’olimpiade romana (481-630) ha come impostazione la specialità, sotto il numero della figurina a fianco il campione olimpico (cognome), tra parentesi la nazionalità e a seguire il tempo, la misura o il punteggio ottenuto.
    Una cosa assolutamente diversa e non descritta nella pagina 2, dove per determinare la specialità in cui l’atleta è risultato vincitore devi trovare un numero e andarlo a cercare nell’elenco, e lì trovare specialità e tempo/punteggio/misura, un’altra cosa.
  4. Il testo edito da Mencaroni cita, nella descrizione della raccolta il fatto che:”…elenco ove la numerazione delle figurine arriva incongruamente fino a 647".
    Ricordo che il numero riportato nell’elenco cui si fa riferimento non è il numero della figurina (qui il testo citato prende un “abbaglio”) ma il numero riportato sotto la figurina, per cui la scritta 630 ovviamente non si riferisce alla figurina 630 ,che celebra la vittoria della Grecia nella Classe Dragoni di Vela, ma alla figurina numero 109 del sovietico Shilkov, sotto la cui casella è scritto il numero 630 dell’elenco.
    Insomma, anche questo aspetto ci dice chiaramente che l’elenco fu realizzato tenendo conto dei vincitori olimpionici precedenti l’olimpiade romana.
    Questo non è un dettaglio secondario perché lo scopo del corposo elenco pubblicato all’interno dell’album (è sviluppato su ben 11 pagine fitte) è quello di farci sapere l’elenco dei vincitori di 4 olimpiadi, ben frazionati per specialità sportiva, per cui anche i vincitori olimpici “romani” avrebbero trovato proficua collocazione nell’elenco, mentre invece ne sono completamente esclusi.

Questa per me resta la unica ragione che possa spiegare un fatto del genere.
ma insomma analizziamo le realtà e descriviamole, senza per forza dover trovare un perché che, a volte, non c’è, oppure è impossibile da decifrare se non facendo un mucchio di congetture che non servono a chiarire nulla, perché sono ipotesi di studio ma non certificano ne danno certezze.

Limitiamoci, quindi a descrivere la realtà, a provare a comprenderla, formulando ipotesi, senza, peraltro accanirci per trovare una ratio a ciò che la storia ci ha consegnato.

La ratio di questo album è quella di essere stato realizzato in una modalità che farebbe presupporre un iniziale progetto comprendente esclusivamente le sole figurine dedicate alle olimpiadi dal 1936 al 1956, poi mutato e adeguato in corso d’opera.

4       ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI

L’album misura 34 x 24 cm ed è quindi un album a sviluppo orizzontale e, se non fosse per le particolarità e qualche stranezza realizzativa già descritta, sarebbe un album ben concepito graficamente e molto congeniale al progetto, se il progetto prevedesse solo figurine extra olimpiadi romane, mentre dato che ci sono anche queste, il complesso è meno congeniale a quello che contiene (vedi soprattutto il precedente punto 3 a.3).

Non la considera come una stranezza ma, ad esempio il panorama della produzione di album italiani è pieno di esempi di album con pagine tanto, spesso, troppo sottili rispetto al peso costituito dalle figurine che devono esservi incollate, mentre questo, realizzato dalla Heco, pur dovendo supportare 630 figurine di medio piccole dimensioni e di consistenza cartacea alquanto leggera, appare sovra strutturato per il suo reale compito, avendo pagine di buona consistenza e grammatura ed una ottima copertina.

A distanza di tanti anni si può notare che la mescola della componente cartacea con cui l’album fu realizzato sembra essersi come “seccata”, priva di elasticità e quindi facile allo strappo, mentre, di contro ho notato, nei tanti album che mi sono passati per le mani ,una presenza di “muffette” e “fioriture” della carta molto inferiore alla media, come se la tipologia di carta prescelta abbia una più che buona repellenza all’assorbimento dell’umidità, cosa che potrebbe essere la causa della “secchezza” su descritta.

Vanno apprezzate alcune soluzioni “nobili” quali il non aver usato nessuna delle 4 pagine di copertina per l’incollaggio dele figurine, la presenza di una bella “pagina con titolo dell’opera” e a seguire ancora due pagine dedicate ad una spiegazione su come consultare l’album nella sua importantissima componente “elenco” (a firma Heco, quindi riconducibile all’editore) e a una “presentazione” di stampo antropologico sportivo (a firma Pietro de Giosa – uno scrittore o giornalista sportivo di cui ho trovato una sola pubblicazione dedicata al lottatore italiano Pietro Lombardi dal titolo “Le 3 olimpiadi di Pietro Lombardi” – Resta editore 1956).

5       LE COPERTINE

La prima di copertina è realizzata da Romanelli, un grafico che non si riesce a collegare ad altro che appartenga al mondo editoriale della figurina, per nostra, ma che probabilmente aveva un certo prestigio dato che l’editore lo cita espressamente nelle note editoriali poste nella seconda di copertina.

La copertina gioca sulla complementarietà dei colori con una base blu “scuro ma non troppo” ed un rosso tendente all’arancione (questi sono due colori complementari) con una “chiazza di giallo “oro” posta nella parte di sinistra in basso e raffigurante, nello specifico, una moneta romana antica modificata allo scopo “olimpico”.

La parte bassa della copertina è percorsa in senso longitudinale da una ampia fascia rossa al cui interno compaiono in nero e con un bel font leggermente inclinato in avanti, il nome delle 4 città in cui si sono svolte le olimpiadi precedenti quella romana.

Su questa fascia, a sinistra, si posa l’effige du un Colosseo in visione notturna mentre a sinistra e a destra, come due quinte teatrali troviamo rispettivamente delle belle colonne romane del foro ed il discobolo di Mirone nella versione Lancellotti, qui reso bronzeo anziché marmoreo con un artificio di stampa.

Al centro della copertina la scritta “albo collezione dei Vincitori olimpionici, in caratteri tre dimensioni e colorati di bianco.

In alto a destra una fiaccola olimpica con la scritta1960 e spinta da un vento che spira contro il verso di scrittura.

Nel complesso una copertina di chiara ambientazione romana ma dove la parola “Roma” è relegata all’interno della già descritta moneta.

Non esiste una seconda versione della copertina che è e resta questa testé descritta, tuttavia l’editore ha successivamente emesso albi con una copertina a cui era stato aggiunto, in posizione centrale un cerchio rosso con al centro la scritta “Roma” in nero, stessa grandezza e caratteri utilizzati per scrivere i nomi delle 4 città sedi olimpiche precedenti.

Questo tondo rosso non è stampato ma è incollato, ecco perché, seppur differente in questo dettaglio aggiunto, la versione della copertina è sempre quella primigenia realizzata dal Romanelli che il cerchio non lo prevedeva proprio.

Seconda e terza di copertina sono pagine la cui gestione, molto posata, è dell’editore che inserisce dati informazioni, autorizzazioni, coordinate dettagliate della tipografia trinese che ha curato questi aspetti ed anche in terza di copertina la concessionari pe la diffusione in Italia, oltre ad un curioso cartiglio definito dal colore rosa pallido in cui si ringraziano Ambasciate e Consolati per essersi adoperati a recuperare le immagini, poi diventate figurine, una pratica assolutamente estemporanea e, secondo noi abbastanza anomala di procurarsi materiale a basso costo.

La quarta di copertina è sobria ed elegante di colore bianco lattiginoso con al centro la fiaccola che troviamo in prima di copertina.

Nell’angolo basso destro il costo dell’album (lire 100) non proprio un prezzo contenuto anche se stento a ricordare una copia che non abbia annullato il prezzo con un timbro con una ampia croce e la scritta: ”Omaggio”.

6       ASPETTI COLLEZIONISTICI

Diciamo, anzi ribadiamo subito quanto già riportato nel capitolo di pari titolo dedicato alla presentazione delle figurine, ovvero che queste figurine sono molto rare se non rarissime e che la maggior parte degli albi visionati sono molto carenti in fatto di percentuale di riempimento che non ho mai reputato superiore al 60% nei casi di album avanzati, ma ne ho visti tantissimi con 30 – 50 figurine incollate, albi semivuoti per lo più.

Dico questo perché quando si incontra un album come quello che presentiamo, il suo valore è da amatore punto e basta, cioè è senza valutazione.

Un album vuoto o semivuoto (con dentro 10-15 figurine) e tenuto bene, oggi lo possiamo trovare disponibile su eBay con una quotazione di 110 euro (ottobre 2024), ma credo sia un pezzo difficilmente invendibile a causa della rarità delle tante, tantissime, figurine mancanti, tra l’altro rare e quindi mai commercializzate a poco.

Naturalmente abbiamo protetto, proprio per ragioni di mercato le pagine dell’album pubblicato, perché, si sa, questo Paese è pieno di furbetti pronti a vendere su eBay, dalla loro collezione privata, immagini invece rubate da una fonte di accesso pubblico come è il nostro Sito.

Comunque la serie, seppur problematica, rappresenta una delle fonti di maggiore informazione e cultura delle esperienze olimpiche come evento di atleti di regole e di appassionati di sport che da oltre 120 anni hanno disegnato il nuovo volto dello sport mondiale, quello in versione internazionale: olimpica.

Consenso Cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web.
Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento).
Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie.
Ti preghiamo di notare che se rifiuti l'utilizzo dei cookie non ti sarà possibile accedere al sito.

Login Form