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PASTIFICIO GAZZOLA – MONDOVI’

SERIE

“ LA GRANDE CASERMA GAZZOLA ”

FIGURINE

PRESENTAZIONE

08 C GAZ F

1. ELEMENTI

Le figurine Gazzola nascono nei primi anni 60 come elemento “veicolatore diretto” della produzione di pasta dell’omonimo Pastificio Monregalese, dove per “diretto” si intende che la figurina, non solo era contenuta in una singola confezione di pasta, ma, addirittura, ne faceva parte integrante, essendo stampata direttamente sul cartoncino della confezione da cui doveva essere poi ritagliata ed eventualmente incollata sull'album.

La serie prodotta è l’unica serie di figurine prodotte da questo “editore”.

2. IL PROGETTO

La serie fu ideata come una raccolta di figurine e come gioco da tavolo plurimo, nel senso che, con le ottanta figurine di cui la serie si componeva, era possibile effettuare quattro giochi differenti oltre, ovviamente, collezionare tutte le figurine della serie e raccoglierle in un album appositamente realizzato.

Il progetto in questione era quindi molto articolato e prevedeva l’impiego della figurina in un duplice scopo.

Per tale ragione le figurine erano composte, fondamentalmente da quattro elementi:

  • L’immagine;
  • La denominazione della casa editrice;
  • La titolazione;
  • Un particolare simbolo (di cui entreremo nei dettagli descrittivi in seguito), posto, a volte, all’interno di un cerchio rosso.

Ovviamente la denominazione era la scritta “Gazzola” in rosso posta in alto a sinistra, la titolazione era posta in piè di figurina in caratteri piuttosto minuti e non prevedeva il numero che, a volte, ma non in maniera fissa, era, invece, possibile trovare sul retro della figurina, mentre l’immagine era realizzata a disegno opaco nella classica quadricromia.

I simboli, posti in alto a destra della figurina, servivano per il gioco, o meglio per i giochi da tavolo, ed erano tre: le spade incrociate, la bandiera e gli scudi.

Una sorta di morra in cui le bandiere battevano gli scudi, gli scudi le spade e le spade le bandiere.

3. ASPETTI GRAFICO-TIPOGRAFICI

Le figurine erano realizzate su un cartoncino grigio di ottima qualità ma non spessissimo e risultavano giustamente resistenti alle pieghe, essendo dotati di una certa elasticità, dovuta anche al non eccessivo spessore del supporto.

Le dimensioni delle figurine sono oblunghe in senso verticale, dovendo contenere immagini a sviluppo verticale: 4, 5 cm x 12 cm.

La qualità di stampa non era raffinata, ma questo deve comprendersi in quanto le figurine erano stampate secondo i criteri della stampa tecnica utilizzata dalle stampatrici industriali delle confezioni della pasta, che non potevano certo essere, all’epoca, particolarmente raffinate e costose.

Siamo ben lontani dalle qualità tecniche delle stampe cromolitografiche delle figurine Liebig e Lavazza.

L’immagine è matta ed i colori, pur presenti in ampia gamma non sono mai particolarmente “esplosivi” alla vista.

5. LE FIGURINE

I contenuti storici delle varie figurine non sono ben miscelati, visto che contiamo 16 figurine del periodo avanti cristo e 15 figurine del periodo medioevale sino al XVI secolo e 49 figurine del periodo che va dal XVII al XX secolo.

La serie risulta, in ogni caso, ben dimensionata a livello storico didattico ed il privilegio riconosciuto alle immagini della storia più recente sono certamente dovute al fascino di “soldati” più riconducibili, per prossimità, ai nostri giorni.

Anche per ragioni legate ai giochi, cui queste figurine erano destinate, troviamo, tra i soldati raffigurati, anche 13 figurine di soldati a cavallo e poi tre figurine dedicate a figure femminili, denominate “vivandiere” in costumi di fantasia para-militari di epoca ottocentesca, legate, ciascuna ad uno dei tre simboli del gioco.

Certo queste tre figurine, proprio non sembrano molto legate al mondo militare che, di vivandiere arruolate, non mi pare ne facesse grande uso!

6. IL GIOCO COLLEGATO

Abbiamo detto che le figurine erano anche carte per gioco da tavolo.

In realtà i giochi che si potevano giocare erano quattro, denominati:

  • Il soldatiere;
  • Scaramuccia;
  • Il mercantiere;
  • La vivandiera.

Non mi soffermo sulle modalità di gioco, le cui regole sono riportate sull’album e sono leggibili scaricando la pagina ed ingrandendola adeguatamente.

Ad una prima occhiata sono giochi semplici, ricavati dai giochi popolari di carte con mazzo italiano (guerra) e alcuni solitari, misti a regole di base prese dalla morra cinese.

Certamente la presenza di soli tre simboli ha imposto ai creatori un certo sforzo visto che le carte da gioco ne presentano sempre quattro, inoltre la presenza di alcune figurine identiche ma con simboli diversi (attenzione non la differenza dovuta alla presenza di cerchiatura o meno, ma proprio simboli diversi, ad esempio spade al posto di bandiera) genera, sicuramente "casino" a chi volesse provare i giochi consigliati dalla Gazzola da giocare con queste figurine!

7. I SIMBOLI

La vita è già complicata di suo, per complicarsela ulteriormente.

Questo vale per tutte le cose ed anche quindi per questa raccolta, tuttavia una cosa è semplificare, una cosa è "omettere".

Mi spiego, ora, in maniera, decisamente meno criptica.

Abbiamo visto (e detto), relativamente ai simboli (tre), che ciascuna delle figurine della serie porta sul fronte in alto a destra, accanto alla scritta rossa "Gazzola".

Non si conosce la ragione ma la Gazzola ha prodotto delle figurine con i citati simboli e delle figurine con i simboli dotati di una cerchiatura rossa.

Probabilmente la presenza della cerchiatura del simbolo o meno si deve riferire al complesso delle figurine della serie anche se, quanto fino ad ora disponibile nei ritrovamenti e nelle ricerche fatte, non ci consegna l'assoluta certezza che la Gazzola abbia prodotto tutte le 80 figurine senza cerchiatura ed anche tutte le 80 con cerchiatura.

La tesi più convincente, che emerge dalle analisi condotte su un elevato numero di collezioni comparate, è quella che la presenza di cerchiatura del simbolo sia un fatto successivo al simbolo non cerchiato, come per distinguere una prima edizione o meglio tiratura di immagini, (quelle senza simbolo cerchiato) da una seconda produzione (quelle con il cerchio a contenere il simbolo).

Non è difatti casuale che le figurine prive di cerchiatura del simbolo siano numericamente molto meno presenti nel complesso dei ritrovamenti comparati e, conseguentemente legate ad una produzione iniziale piuttosto che a quella di seconda tiratura o della tiratura finale della serie.

Ritornando al discorso di semplificarsi la vita, si ritiene che il collezionista, se volesse potrebbe tranquillamente collezionare la figurina, senza tenere conto della cerchiatura o meno del simbolo, senza commettere nessun "reato" e nessuna "grave mancanza".

A livello di studio, però, una tale distinzione non poteva non essere fatta.

Il sito, nella parte dedicata alle immagini, per rendere il discorso molto facilmente intellegibile ha posto le figurine, di cui ha disponibilità di immagine, in tre differenti gallery:

  • Con simbolo cerchiato;
  • Con simbolo non cerchiato;
  • Tutte le figurine (in questo caso sono state inserite assieme sia le cerchiate che le non cerchiate).

Una importante osservazione deve essere fatta relativamente al simbolo delle due spade incrociate.

Con questo simbolo, sino ad ora sono state osservate 28 figurine diverse e, cosa abbastanza particolare, tutte queste appartengono alla categoria delle cerchiate.

Questo farebbe pensare che questo simbolo sia stato introdotto solo nella seconda edizione della serie (appunto quella cerchiata) ma questo fatto cozzerebbe con la giocabilità ad esempio di un gioco tipo morra cinese che deve essere obbligatoriamente giocato con tre simboli.

8. LE FIGURINE VARIANTI

Lo studio condotto sulle figurine di questa serie ha evidenziato la presenza di alcune figurine anomale o varianti di cui si riporta, a seguire elenco specifico.

Le varianti sono relative a:

  • Identica figurina ed identico numero ma con simboli diversi tra loro;
  • Identica figurina ed identico simbolo ma con una titolazione differente;

Ovviamente la cerchiatura del simbolo non costituisce variante ma semplicemente sancisce una probabile differenziazione di edizione.

Figurina n° 01

Scudo

Variante

Spade

Figurina n° 18

Spade cerchiata

Variante

Bandiera non cerchiata

Figurina n° 19

Spade cerchiata

Variante

Scudo non cerchiata

Figurina n° 22

Secolo XVI - corretta

Variante

Secolo XIV - errata

Figurina n° 33

Spade cerchiata

Variante

Bandiera cerchiata

Figurina n° 42

Spade cerchiata

Variante

Bandiera non cerchiata

Figurina n° 44

Spade cerchiata

Variante

Bandiera non cerchiata

Figurina n° 63

Vivandiera 1

Variante

Vivandiera

Figurina n° 67

Vivandiera 2

Variante

Vivandiera

Una nota riguardo alle varianti descritte è relativa al fatto che non siamo in grado di affermare quale delle due versioni delle figurine numero 18 - 19 - 33 - 42 - 44 sia la originale e quale sia la variante. Unico elemento osservato è che tutte e cinque queste figurine nella versione con il simbolo delle "spade “appartengono alla categoria di "simbolo cerchiato", mentre per le altre cinque versioni delle stesse figurine troviamo che quattro sono non cerchiate ed una sola è cerchiata.

Forse un senso c'è ed in parte potrebbe anche essere intuibile ma sino a quando non avremo l'interezza della produzione davanti agli occhi per poterla studiare sarà inutile formulare ipotesi.

Ricordo infatti che questa serie ancora non è stata completamente ricostruita, mancando ancora all'appello le figurine numero 34 - 54 - 56 - 57 e 75.

9. IL RETRO ED I TESTI

Le figurine sul retro non hanno riportato i testi e questi non sono riportati nemmeno sull’album, dove compare solamente, la dizione stampata sul fronte della figurina (preceduta, solo sull’album, dal numero progressivo.

Talvolta, sul retro, è possibile trovare la stampa del numero della figurina, pratica evidentemente adottata da un ceto punto in poi della produzione oppure fino ad un certo punto della stessa e poi dismessa.

Come evidenziato nel precedente capitolo alcune figurine sono differenti proprio per il testo (frontale), vedasi figurina 22 che ha due versioni XIV e XVI secolo (quella corretta è XVI secolo) e le figurine 63 e 67 riportate entrambi sia con un numero accanto alla descrizione tipo "vivandiera 1" sia senza numero in una definizione generica di "vivandiera" che non ne differenzia la posizione rispetto alle altre "vivandiere” (che sono tre).

10. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Questa non è una serie facile da collezionare e completare.

Ma non è nemmeno una serie “impossibile”!

Insomma, serie di una certa difficoltà, superiore alla media, che ne fa una raccolta interessante non vastissima e bella da collezionare, proprio perché i rinvenimenti sono sempre radi e sporadici e danno soddisfazione al collezionista.

Contrariamente a certe raccolte di carattere sportivo, acquistare un album un pochino troppo mal ridotto, a prezzi convenienti per ricavarne le figurine da "recupero" è una pratica da non sottovalutare che potrebbe abbassare i costi da sostenere, per chi volesse una serie completa o quasi od anche un consistente punto di partenza della propria raccolta.

Certamente va ricordato che le figurine sono 80 in tutto e non 280, per cui il costo dell’album "rudere" da distruggere deve essere ben ponderato sul totale delle figurine presenti.

Se doveste adottare questa soluzione, vi ricordo di tentare un recupero conservativo anche delle pagine dell’album e, soprattutto della copertina che potrebbe trovare mercato futuro.

Devo segnalare che, trattandosi di figurine da ritagliare a mano, dotate di cornice rossa, è possibile trovare anche diverse figurine maltrattate da forbici in mano a “creature” poco esperte di tagli di precisione che ne hanno ridotto spessori, smussato angoli e ridotte, quando non eliminate del tutto, le cornici rosse.

A livello figurine sarebbero da preferire, se ci fosse data la possibilità di scegliere, quelle con tutta la cornice rossa, mentre se dovessimo attaccarle all’album possiamo tranquillamente acquisire quelle senza cornice questo in ragione del fatto che la cornice rossa la ritroviamo stampata nell’album e quindi la figurina ritagliata priva di cornice rossa si adatta perfettamente al suo “loculo” sull’album.

A livello figurina singola la valutazione è molto relativa e dipendente dal periodo, dalla circostanza e dalle situazioni, ovvero se il la figurina è isolata o compresa in un lotto numericamente consistente ecc. ecc.…

Ritengo che la fascia di valore di queste figurine, prese singolarmente sia tra i tre ed i 5 euro, ma non può andare assolutamente oltre.

Buona collezione !!!

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