E.F.M.A. - BOLOGNA
SERIE
“ ITALIA – REGIONI E CAPOLUOGHI DI PROVINCIA ”
LE FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI
Della lunga e gloriosa storia di questa casa editrice, nata nel 1956 come “Minelli-Editore” e tutt’ora operante nel settore, abbiamo già ampiamente scritto nel relativo capitolo della Storia.
Resta il fatto che la serie di figurine che è in esame è proprio la stessa serie con la quale la casa editrice bolognese iniziò la sua vita ultra cinquantenne.
Ci sono pareri discordanti sulla correttezza editoriale della casa bolognese, per qualcuno troppo ripetitiva nella sua serie “Italia” e “Tutta Italia” che avrebbe svilito il valore complessivo dell’opera, ma io non la vedo assolutamente in questi termini.
Se un prodotto è valido e riscuote successo, è giusto che la casa editrice rinnovi ed aggiorni, di tanto in tanto, le edizioni, a mano a mano che queste si susseguono, e continui a pubblicare le sue creazioni sino a che siano valide ed appetibili.
Le case editrici “moderne”, per fortuna, non pubblicano per i collezionisti, ma per i ragazzi che collezionano e quindi, poichè il loro prodotto ha un sistema di vendita privo di giacenze non centralizzate, ogni certo numero di anni ripropongono la serie a bambini che quelle figurine non hanno mai visto.
Che poi il collezionista possa sentirsi “toccato” dalla continua produzione dello stesso prodotto, questo è un altro discorso, magari accettabile solo se, per assurdo, la casa bolognese avesse prodotto per il collezionismo e non per il divertimento, il piacere e la cultura dei bambini – clienti!
2. CENNI STORICI
Questa serie fu prodotta nel 1956 esattamente con 115 figurine e poi nel 1958 fu riproposta in versione cartonata sia per una distribuzione a bustine, sia per la distribuzione con dispenser in accoppiamento con un dolciume.
Le due serie erano assolutamente identiche, solo che la serie in bustine aveva un supporto in cartoncino solo leggermente meno spesso della serie per dispenser.
La serie fu poi ampliata fino a raggiungere le 175 figurine sotto la dizione editoriale di “Edizioni la Folgore” nel 1960 e riproposta ancora nel 1962.
A partire dal 1964 la serie fu ulteriormente arricchita di figurine sino a raggiungere il considerevole numero di 288 figurine che furono editate col titolo “Tutta Italia” nel 1964 dalle edizioni “La Folgore” e nel 1967 dalle edizioni Fol.Bo.
Nel 1969 fu editata una nuova serie, dal titolo invariato, ma con ben 298 figurine all’attivo, e poi subì riproposizioni continue nel tempo fino al 2009 anno cui risale l’ultima edizione della serie.
Il marchio E.F.M.A., terminata l’esperienza con la distribuzione a dispenser, considerato che il nome era stato creato proprio per questo tipo di distribuzione, fu sostituito nel 1960 dal marchio editoriale “Edizioni La Folgore.
3. IL PROGETTO
Il progetto era assolutamente originale e non toccato precedentemente dal mondo delle cartonate da dispenser e, per la verità, non lo fu nemmeno dopo la reale esplosione delle cartonate avvenuta nel 1960.
Non troveremo, difatti più alcuna serie che tratti la materia didattiche della geografia del nostro paese, dopo di questa.
Il progetto è del 1956 e fu realizzato con una lungimiranza incredibile se si considera che le figurine della prima serie avevano già dal 1956 le dimensioni per essere figurine da dispenser 6,0 x 9,3 cm.
Come E.F.M.A. Cambiò esclusivamente il supporto cartaceo con un cartoncino adatto alla distribuzione con macchine automatiche.
Il progetto prevedeva una figurina per la Regione ed una figurina per ciascun Capoluogo di Provincia, cui aggiungere due figurine dedicate all’”Italia Fisica” ed all’”Italia Politica” (le prime due della serie) e due figurine dedicate una a San Marino ed una al Vaticano (le ultime della serie.
Le Regioni erano 19 e le provincie erano 92, mentre, come detto le figurine “speciali erano 4, due in testa e due in coda.
Le figurine erano realizzate con dei disegni tendenti a ricostruire le località caratteristiche di ciascuna regione o città, mettendo in risalto anche il contesto economico del soggetto raffigurato.
A completare ed impreziosire il progetto c’era poi un album, differente da quello della edizione del 1956, di dimensioni leggermente ridotte rispetto a quello della prima serie, a sviluppo decisamente più orizzontale (quello del 1956 aveva uno sviluppo nettamente verticale, editato in due versioni identiche ma con copertine differenti, una di colore azzurro ed una di colore verde.
4. I SOGGETTI – ASPETTI GRAFICI
Abbiamo accennato riguardo al fatto che la serie fosse composta da figurine disegnate.
L’autore dei disegni non ci è, purtroppo, ancora noto.
Risulta che una sola figurina sia stata firmata e precisamente la figurina numero 30 “Venezia che reca in azzurro le sigle A.W. che certamente lo identificano.
Da ricerche effettuate anche con l’aiuto dell’editore sembrerebbe che le figurine siano state realizzate dall’artista Walther o Walter Aldrovandi di probabili origini venete, come supposto.
Il disegno originario, fatto a matita e poi ripassato a china, è stato colorato con tecnica ad acquerello piuttosto veloce, come di estemporanea, lasciando ampi spazi immaginativi.
La realizzazione è priva di cornice e spesso soprattutto nei grandi spazi (il cielo) la tecnica impiegata è quella della inversione dei colori, per cui le nuvole sono azzurre ed il cielo è bianco, cioè privo di colorazione.
Le superfici non sono riempite di colore in modo pedissequo, ma la pennellata scorre veloce lasciando sapientemente porzioni di non colorato.
Fondamentale la concezione di “open space” di spazio aperto ovvero la mancanza della cornice conferisce a ciascuna figurina un ulteriore spazio che ne amplia ulteriormente quelli prodotti dalla matita dell’artista.
Il risultato complessivo è quello di immagini molto veraci, quasi prese in estemporanea, davanti al monumento, mentre certamente l’intera opera fu realizzata a tavolino con l’ausilio di foto e cartoline.
Oltre alla veridicità dell’immagine disegnata emerge anche la leggerezza e la compostezza dell’opera in senso lato, che la rendono molto bella e gradevole, direi quasi gentile ed equilibrata, mai nervosa, mai sguaiata.
Le immagini delle Regioni raffigurano, a cliché, la Regione “politica” o forse sarebbe meglio dire nel suo aspetto “socio economico” con indicate le città principali ed il vestito/costume tradizionale ecc. ecc..
Sono sempre presenti anche una rosa dei venti con l’indicazione del nord ed un cartiglio di forma a rettangolo con innesti laterali, in genere colorato di bianco ma in alcuni casi il colore può essere anche giallo aranciato.
Ogni capoluogo di provincia è raffigurato con un monumento caratteristico, lo Stemma del Comune ed un cartiglio a forma di pergamena srotolata di colore giallo all’interno del quale è riportato il nome della Città.
I colori sono delicati e sobri e la tecnica dell’inversione rende ampio spazio al bianco del fondo che trova spazio anche nel “non colorato” all’interno delle figure.
Il risultato cromatico è quello di una grande luminosità generale, quasi come caratteristica coloristiche della nostra terra, dove luce e sole la fanno da padroni.
A volte si ha come l’impressione che l’immagine sia come sovraesposta, tanta è la luminosità disponibile in ogni “scatto”.
Naturalmente, oltre all’azzurro dell’”aria” ed al verde degli addobbi floreali, i colori più usati sono le terre le ocre gialle e qualche tonalità di grigio, ovvero i colori delle pietre e della materia prima dei palazzi e dei grandi monumenti di cui ogni Città italiana è dotata.
5. IL RETRO - I TESTI
Il supporto del retro ha due colorazioni, un grigio leggero (piuttosto rara) ed una chiara, diciamola giallo paglierino chiaro (molto più frequente).
A livello di testi, ecco una collezione veramente didattica, come, peraltro il suo argomento imponeva!
Il retro di ogni figurina è strapieno, come se l’ideatore avesse avuto orrore del vuoto!
Il retro è diviso in tre parti:
La parte alta, quella centrale e la parte bassa.
Nella parte alta, a fattor comune alta 1 cm, con allineamento centrale per le Regioni e a sinistra per le Città il nome e tutto a destra, solo per le Città il valore dell’altezza sul livello del mare.
Nella parte bassa, in uno spazio di circa 2,6cm, invece trovano allocazione i dati riferiti alla serie ovvero l’indicazione della casa editrice, una Italia stilizzata recante, all’altezza di Ancona, un cartiglio rettangolare contenente il numero della figurina.
In basso a al centro la scritta “proprietà riservata efma – Bologna”
La parte centrale, di estensione circa 5,7 cm è tutta dedicata agli aspetti storici economici e sociali della città.
Si inizia con la distanza da Roma e con la targa automobilistica, poi i dati riferiti agli abitanti della Città e a quelli della Provincia, dati dichiarati come anno di rilevazione e quindi confrontabili come valore di crescita o decrescita demografica della Città e della Provincia.
Ancora il numero dei comuni costituenti la Provincia
Poi segue una descrizione stringata ma molto precisa e completa delle caratteristiche della Città, essenzialmente riferite ai valori sociali ed industriali e poi la storia della Città.
Infine una riga è dedicata alla veduta con indicazione del monumento riportato nella figurina,
Veramente dati molto completi e significativi, degni di una vera raccolta didattica.
6. ASPETTI COLLEZIONISTICI
La prima cosa da fare è cercare di essere puristi e di non intorbidire le acque, nascondendo a sé stessi la verità.
Poiche’ la serie marcata edizioni Minelli bologna è identica per dimensioni alla serie marcata E.F.M.A., con la sola differenza del cartoncino, decisamente più leggero nella serie “Minelli”, non dovremmo accettare di inserire pezzi “Minelli” in una raccolta E.F.M.A.
Già ad essere puristi, poiche’ abbiamo detto che esiste anche una serie E.F.M.A. con cartoncino più leggero, dovremmo saper distinguere se si tratti di una E.F.M.A. leggera (distribuzione con bustine) da una E.F.M.A. pesante (distribuzione con dispenser.
Consiglio di collezionare le E.F.M.A. così come le trovate, almeno per avere una serie piuttosto avanzata e di soddisfazione e poi andando avanti di scindere le due serie tenendo le pesanti nella serie dispenser e le leggere nella serie bustine.
Oppure andare avanti, come vengono, vengono, senza fare differenza tra leggere e pesanti.
Ed in ogni caso le cose sono pur sempre perfettibili nel tempo…
La differenza però c’è, un po’ come tra le Sidam armi (cartoncino pesante) e le Taver Matic armi (cartoncino leggero).
Di nessun valore il fatto che esistano cartoncini chiari e cartoncini grigi, che sono talmente rari da lasciare il dubbio che se ne riesca a fare una intera raccolta dal retro grigio.
A livelli quotazioni le E.F.M.A. sono leggermente più rare delle Minelli e delle edizioni folgore-bologna che però sono decisamente piu’ leggere e quindi non mischiabili con quelle di questa raccolta.
Il valore a livello singolo pezzo si aggira dai 2 ai 4 euro nel mercato informatico e se in buone condizioni, mentre la quotazione scende di un 30% circa se ci trovassimo di fronte ad un lotto numeroso.
Fate molta attenzione, se rilevate un lotto che il venditore vi dia garanzia che nel lotto ci siano solo figurine E.F.M.A. e non folgore o Minelli perché appartengono ad un’altra storia.
La raccolta è numerosa ma al suo tempo è stata abbastanza diffusa per cui le figurine si riescono a trovare ancora oggi con una discreta frequenza anche se ultimamente ho cominciato a vederne sempre di meno.
Fate molta attenzione nel comperare dei lotti da recupero, perché le cartonate sono figurine estremamente difficili da recuperare dato che, in quanto cartonate, tendono ad assorbire l’acqua, si gonfiano e si sfaldano, per cui il recupero viene di solito fatto a strappo con conseguenze catastrofiche sulla figurina recuperata, a volte persino irriconoscibile
Buona collezione