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AMERICA CHEWING CORP. S.S.- MILANO


“SERIE STORICA”

ALBUM

PRESENTAZIONE

01 COPERTINA L

INTRODUZIONE
La “American Chewing Corp. S.a.” è, come abbiamo visto, pur senza disporre di molti particolari, una Società di produzione dolciaria specializzata in gomme da masticare idonee a fare giganteschi quanto grotteschi e maleducatissimi palloni d’aria o bolle esplodenti.
La Società è certamente di origini anglosassoni e già attiva da tempo negli Stati Uniti.
È evidente il tentativo di vendere il proprio prodotto anche in Italia, dove oramai dimenticati o quasi gli affanni della guerra ci si stava apprestando a vivere i felici anni del boom industriale che raggiungeranno il loro culmine proprio negli anni ’60 del secolo scorso.
La Ditta è seria e ha mezzi e sceglie Milano, capitale italiana dell’industria, come propria sede operativa.
Le figurine sono di taglio tipicamente anglosassone e sono a corredo delle confezioni di gomme da masticare, peraltro piuttosto voluminose, perché, per realizzare una bolla esplodente ci vuole materia prima in abbondanza.
La ditta è seria e stampa in Italia una serie, composta da tre raccolte, chiamata “Serie Storica” in cui mette assieme cow-boy pellerossa e pirati a cui dedica rispettivamente 50, 20 e 30 figurine per un totale di 100 pezzi.
L’album è presente ed è realizzato molto bene, secondo lo standard degli album anglosassoni dell’epoca e porta con sé molte caratteristiche realizzative peculiari che lo rendono un album veramente speciale.
Vedremo in seguito i vari perché

IL PROGETTO
Nell’album, come detto, vanno a confluire tre serie di figurine di argomento avventuroso ma solo due (cow-boy e pellerossa) legate tra loro da aspetti di più o meno contemporaneità e di praticamente identica ambientazione storico geografica, mentre il terzo argomento esula completamente dai precedenti perché dedicato al mondo sei-settecentesco della pirateria.
La fusione delle tre serie avverrà in modo estremamente “informale” quasi una fosse la continuazione dell’altra serie, senza lasciare spazi o pagine semivuote.
La scelta cade su un formato abbastanza contenuto di 20 cm di altezza per 27cm di larghezza, tale da permettere di contenere due colonne di tre figurine ciascuna per pagina, senza interruzione.
Poiché le figurine erano 100 e le pagine contenevano 6 figurine ciascuna, è evidente che all’album occorrevano 100/6 = 17 pagine minimo.
Conseguentemente l’impianto era a fogli fermati al centro da due fermagli metallici (graffette ritorte), noi sappiamo che il numero di fogli da inserire doveva essere di 6 fogli di cui uno di copertina.
È altrettanto banale che sei fogli generano (6 x 2) 12 pagine, pari a (12 x 2) 24 facciate.
E qui troviamo il primo mistero e la prima particolarità, perché contando le facciate dell’album ne contiamo, copertine incluse 22!
Com’è possibile questa strana cosa?
La American Chewing ottenne questo risultato grazie alla seguente operazione: la prima pagina dopo la copertina non aveva una sua corrispondente pagina in fondo all’album.
In pratica la pagina contenente la facciata 1 e la facciata 2 era una pagina singola, tagliata leggermente più lunga rispetto alla metà, così che potesse essere “infilzata” dalle grappette metalliche e rimanere solidale all’album.
L’eccedenza di carta sbordante in fondo all’album, fu rivoltata ed incollata alla pagina di copertina esattamente alla facciata 3 di copertina.
Un metodo veramente ingegnoso che manda letteralmente ai pazzi il poveretto che ci si imbatte per studiarlo!
Tra l’altro un metodo che non ho mai visto realizzato su alcun altro album, almeno di produzione italiana.
La American Chewing Corp. Riesce quindi a produrre un album spillato al centro di 22 pagine (quasi roba da fantascienza).
Vista l’epoca mi verrebbe da dire “ammazza sti ammericani aoh!!!!!!”, ma mi astengo e non lo dico

LA COPERTINA
Il materiale di realizzazione della copertina è una carta di ottima grammatura e di altrettanta elevata qualità.
Altro che la carta velina delle Sidam!!!!!!
La copertina, di stampo anglosassone è del colore della carta con stampa in inchiostro nero recante il titolo in alto, centralmente tre cartigli disegnati appositamente per la copertina contenente ciascuno un personaggio di riferimento per ciascuna serie (cow-boy col lazo, pirata con mantella e sciabola e pellerossa che guarda la prateria).
In basso a sinistra le informazioni relative alla casa editrice, molto meticolose, telefono compreso e poi una serie di oggetti (sette) pugnale pistola da pirata e scimitarra freccia indiana, sella da cavallo frusta da diligenza e speroni da pistolero: disegnati fluttuanti sulla destra della copertina e stampati in inchiostro rosso.
Una copertina molto minimal e molto british (vedi master vending serie aerei a reazione del mondo album presentazione, anche lì una copertina minimal stile anglosassone.
In seconda e terza di copertina il vuoto assoluto.
In ultima di copertina compare un gioioso bambino “mascherato” da cow boy in tenuta da rodeo, avvolto in un alone rosso attorniato (fuori alone dagli stessi sette simboli di cui sopra, questa volta, stampati in inchiostro nero.
Prima e quarta di copertina sono poi incorniciate da una losanga senza soluzione di continuità a forma sinusoidale con pallini a destra e a sinistra nelle depressioni della sinusoide.
Molto minimal, molto british.

ASPETTI TIPOGRAFICI
L’aspetto tipografico di rilievo e rappresentante una certa novità è, oltre al già citato sistema di riduzione delle pagine, il sistema di fissaggio delle figurine.
La American Chewing sceglie un metodo che prevede non l’incollaggio delle figurine bensì il loro posizionamento e fissaggio attraverso dei doppi tagli paralleli per ciascun angolo di ogni figurina, tagli fatti sulla pagina dell’album, in modo che da una parte le figurine fossero infilate sotto un ponticello di carta (quella tra i due tagli) mentre dall’altra pate della pagina le figurine andavano inserite nella tacca esterna rimasta libera.
Certamente più facile da capire vedendo, piuttosto che da descrivere!
Il sistema permette diverse cose, pur avendo anche qualche svantaggio.
* Non necessitava colla per fissare le figurine;
* Poiche’ asportare le figurine era semplice se ne poteva tranquillamente leggere il retro senza doverlo stampare sull’album anche se per leggere il testo era necessario asportare la figurina dalla sua sede;
* La sostituzione di una figurina un po’ malandata era sempre possibile in pochi secondi;
* La figurina sostituita non era mai una figurina da recupero perché non risultava mai attaccata;
* La mancanza di didascalie consentiva una maggiore compattezza delle figurine e, certamente contribuiva, non poco, a mantenere decisamente più contenute le dimensioni dell’album.
Tra gli aspetti negativi segnaliamo:
* Fragilità del sistema di fissaggio delle figurine e necessità di una carta molto buona che desse tenuta ai ponticelli realizzati col taglio della pagina;
* Parziale copertura delle figurine, soprattutto quelle che erano inserite sotto i ponticelli di carta perché’ più avanzati rispetto al loro retro.
* Massima attenzione e delicatezza necessarie per operare sul “metti e toglie” delle figurine, per non compromettere i “ponticelli” estremamente fragili.

PAG 18 ALBUM L

complessivamente però il sistema era decisamente ben pensato e funzionale e portava risparmi e comodità sia all’editore che al collezionista.
Nel complesso una realizzazione molto studiata e particolare e, soprattutto ben realizzata anche non proprio funzionale e duratura.

QUALCHE CRITICA
Sinceramente non vedo grandi critiche da fare a questo gioiellino.
L’album, una volta riempito, è bello da vedere, pieno di colori e di avventura, ben proporzionato, ben gestito e curato, di splendida qualità di carta resistente anche alle ingiurie del tempo.
Consente nel caso di qualche figurina bruttina la sua sostituzione in pochissimi attimi e senza compromissione di album e di figurina.
Certo, per leggere i testi delle figurine è necessario sfilarle e questo è il vero handicap della scelta fatta dalla American Chewing, l’unico appunto che porto a questa realizzazione, tanto più che, trattandosi di un album didattico e non sportivo, la sua valenza sta più nei testi che non nelle immagini, mentre la fruibilità è basta su valori esattamente contrapposti.

ASPETTI COLLEZIONISTICI
Questo splendido album è piuttosto raro e di difficile reperibilità.
È altrettanto vero che non so se siano più rari gli album oppure i loro collezionisti, per cui questo tende un po’ a calmierare i costi.
Come in tante cose del collezionismo sono poi le situazioni di mercato e le contingenze peculiari del momento che possono generare dinamiche a volte incomprensibili di lievitazione o di stasi dei valori di un oggetto.
Il valore di questo gioiellino è quindi estremamente difficile da stabilire a priori e fuori contesto, tuttavia pur con una forchetta di estrema variabilità dico che completo delle figurine e molto ben tenuto ha un valore che supera di parecchio i mille euro, tuttavia ne è stato aggiudicato recentemente (18 febbraio 2013) uno in ottimo stato di conservazione e completo per “soli” 302 euro, pur avendo avuto ben sei contendenti, quindi all’interno di un’asta sufficientemente combattuta!
Per me il suo valore di mercato si aggira attorno agli 800 euro, ma quanto scritto sopra, visti i risultati recenti dell’asta di cui sopra sembrano proprio non rispondere alla realtà del mercato.
Come suggerisce il costo, è un album piuttosto raro che non capita sempre di vedere sia su eBay che nei mercati del settore, né, tantomeno nei mercatini rionali…per cui chi fosse interessato farebbe bene a non perdere la circostanza…
Buona collezione!

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