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LIEBIG BELGIO – ANVERSA

 

LE CROMOLITOGRAFIE DEL BELGIO

 

VOLUME SECONDO

DAL 1950 AL 1962

 

SERIE

PRESENTAZIONE

1729 5 F

In questo secondo volume virtuale in cui sono raccolte le figurine, anzi le serie di figurine che la Liebig ha prodotto per il mercato belga, a cui sono state decurtate quelle edite anche per le edizioni italiane, andiamo dal 1950 al 1962.

Sono solamente 12 anni di serie, teoricamente non molti ma sono anni in cui tutta la grande raccolta Liebig subisce una trasformazione decisiva.

Siamo ormai al 1950 e l’Europa imbarbaritasi, impoveritasi, auto semi distrutta, sta lentamente uscendo dal delirio bestiale del sangue, delle bombe, dell'odio, della disperazione, della fame, del terrore.

Questo senza distinzione di popoli, di razze e religioni, perché gli anni della guerra sono stati tanti e lunghi e la guerra ha avuto esiti così incerti, così differenziati tra loro nel tempo, che non un solo popolo, tra quelli trascinati nel conflitto o per scelta o perché invasi, che siano stati, alla fine risultati vincitori oppure vinti, nessun popolo, dicevo, è rimasto immune dal provare i sentimenti, le condizioni di vita che ho sopra descritto.

L’Europa nel 1950 era ancora in ginocchio, sanguinanti le ferite ancora aperte, molti uomini ancora prigionieri nei campi di detenzione non erano ancora stati restituiti alle famiglie, specie quelli fatti prigionieri nelle colonie o ex colonie, un quadro umano e morale ed economico devastante.

In un altro articolo ho messo in risalto come, dalla guerra, anche la policy ed il disegno piuttosto unitario che la compagnia Liebig aveva avuto nel corso della prima metà del xx secolo era andato a cozzare contro uno spirito di rivalsa, di riduzione degli spazi comuni, quasi di isolamento che ciascuna nazione aveva scelto, una sorta di plurimo auto isolamento che aveva portato anche la Liebig a prendere atto di una difficoltà a creare serie  che andassero bene per ciascuno degli stati in cui le raccolte Liebig erano ancora distribuite.

Ho calcolato che le serie esclusive edite nella prima metà del secolo furono relativamente poche, circa il 4% del totale, mentre dopo la guerra le serie esclusive sono state oltre l'80%.

Le serie tedesche non furono piu' prodotte e per accontentare la popolazione tedesca, la Liebig optò per la stampa di un foglietto da applicare sul retro delle figurine di produzione fiamminga o dei paesi bassi.
Considerando che le serie fiamminghe erano tutte state pubblicate anche in lingua francofona e che delle serie "olandesi" nessuna e' mai stata realizzata esclusivamente per l'olanda e considerando altresì che le serie svizzere di cui ne furono stampate solamente 10 serie dal 1950 al 1954 e tutte in lingua italiana ed edite anche nella versione italiana, allora si intuisce che i due grandi poli della produzione Liebig del dopoguerra sono state le edizioni italiane e quelle del Belgio.

Produzioni molto differenziate tra loro, per i motivi sopra descritti.

Le serie prodotte dal 1950 al 1962 e comuni alla produzione italiana e belga sono state solamente 18 serie, una miseria, un nulla, come se le due produzioni procedessero con programmazioni assolutamente incompatibili tra di loro, mentre dal 1900 al 1936 le due produzioni erano praticamente sovrapponibili al 98% delle loro serie, fattore ancor piu' amplificato negli anni '20 e '30 dove le due raccolte erano realizzate con la "carta a carbone"...

Ecco perché', malgrado il periodo di 12 anni (1950-1962) protagonista del secondo volume virtuale, sia nettamente inferiore a quello 1900-1949 le cui realizzazioni abbiamo posto nel primo volume virtuale, la quantità di realizzazioni differenti è stata talmente sbilanciata che nel primo volume abbiamo inserito 3 album virtuali mentre nel secondo volume troveremo ben 5 album virtuali.

Riguardo ai contenuti, agli argomenti che troveremo nelle serie edite a cura della Liebig di Anversa nel periodo in esame, troviamo certamente argomentazioni tipicamente locali, come diverse serie dedicate alla storia delle teste coronate del Belgio, alla storia delle varie provincie del Belgio, alla conquista delle colonie, specie quella africana del Congo, e delle tribù, delle ricchezze di fauna di grande e piccola dimensione, ma anche di nazioni europee ed extraeuropee, ma anche molti argomenti che potevano essere a fattor comune, come la vita di Socrate, la scoperta dell’America, Robin Hood ecc. ecc.

La produzione italiana di quegli anni si dedicò molto alla storia nazionale, a soggetti geo antropologici tipici delle nostre regioni, ma moltissime serie potevano essere tranquillamente condivise con la raccolta belga e viceversa.

La storia è questa ed in fondo, se l’unicità della regia Liebig internazionale aveva dato un tipo d'impronta alle varie raccolte, al venir meno di tale superiore controllo, abbiamo una libertà di argomentazioni da sviluppare, ciascuno per proprio conto, con molte serie in più realizzate.

Devo dire che la raccolta belga, almeno graficamente e a meno di qualche serie non è assolutamente all'altezza di quella italiana, e mi riferisco non certo ai contenuti ma alla loro realizzazione grafica, fermo restando per tutti l'egual livello di qualità di stampa.

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