METRO GOLDWYN MAYER
SERIE
" FILM DELLA M.G.M. - ATTRICI ED ATTORI "
TITOLO È DI FANTASIA POICHÈ NON CITATO ESPRESSAMENTE
LE FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI BASE
I pochissimi elementi oggettivi, disponibili e certi, riguardo a questa serie sono ricavabili dalle sole figurine e dalle informazioni che esse ci forniscono riguardo ai film che trovano riscontro nelle bellissime 100 immagini riprodotte.
Tanto della casa editrice che della loro produzione ancora mancano elementi che permettano di trarle fuori da una difficile collocazione editoriale.
Tra le pochissime informazioni che non si traggono direttamente dalle figurine, una immagine di un dispenser dell’epoca in cui si riconosce chiaramente la figurina numero 16 della serie con il volto di Gary Cooper nel film i giganti del mare.
Questo significa che queste figurine furono realizzate appositamente per una diffusione attraverso dispenser e presumibilmente dispenser “controllati” ed “equipaggiati” dalla Colorado italiana di Milano, visto che nel dispenser, assieme alla figurina M.G.M. troviamo anche figurine “Colorado spazio” (a&bc) e Colorado “Bandiere nel Mondo” (vedi pagine del sito ad hoc. n.d.r.).
2. IL PROGETTO
La serie era composta da 100 figurine in bianco e nero, numerate e con testo a tergo.
Delle 100 figurine 77 sono a sviluppo verticale, 23 sono a sviluppo orizzontale.
È da presumere, proprio per la numerazione presente, che la serie fosse dotata di un album raccoglitore, almeno nelle intenzioni iniziali dell’editore, ma non ho mai trovato alcun riscontro a questa ipotesi, nemmeno a livello di opinione, per cui la serie deve intendersi una serie realizzata priva di album.
Anche se la distribuzione della serie fu affidata alla Colorado italiana non altrettanto lo fu la realizzazione della serie e questo lo si capisce da molti motivi sia di impostazione sia di numerazione.
Secondo “vox populi” la M:G.M. potrebbe aver realizzato questa serie fuori d’Italia visto l’argomento assolutamente internazionale per poi riadattarla al mercato italiano, come la Colorado italiana fece per la serie di fantascienza e per la serie di Bandiere.
Tuttavia questa ipotesi, secondo me, non ha ragione di sussistere per le seguenti ragioni:
- La Colorado quando ha “modificato” un prodotto Topps-a&bc lo ha rimarcato come Colorado italiana e, quando non lo ha modificato, lo ha lasciato con marchio originale (a&bc), mentre la serie M.G.M. non ha nulla di tutto questo.
Difatti è una serie, se proveniente dall’estero, palesemente tipograficamente adattata al mercato italiano, ma non rimarcata Colorado; - La struttura della figurina non è per stampa, cartoncino e ideazione grafica un prodotto nato all’estero.
Ritengo quindi che la M.G.M., nota casa produttrice di film americana, abbia scelto la Colorado italiana per la sola distribuzione attraverso i dispenser della società italo inglese, provvedendo a realizzare in proprio la serie.
Il dato certo è che la serie fu realizzata certamente per la distribuzione attraverso dispenser.
Difatti la struttura della figurina è tale che ne certifica la metodologia di diffusione, sia per il formato sia per la tipologia di supporto cartonato impiegata.
UN DISPENSER DELLA BRABO (FABBRICAZIONE BELGA) UTILIZZATO IN ITALIA PER LA DISTRIBUZIONE DELLE FIGURINE DELLA COLORADO. LA PRIMA FIGURINA IN ALTO A SINISTRA E' UNA M.G.M.
3. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI
Le figurine di questa serie sono belle figurine, di dimensioni non massimali, misurando “solo” (6,3 cm x 8,8 cm).
Queste dimensioni sono praticamente le medesime dimensioni delle figurine Colorado italiana, sia “Uomini nello Spazio”, sia “Bandiere nel Mondo”, il che però non dice nulla in più, almeno di certo, sulla produzione delle figurine, visto che la M.G.M., deciso il soggetto distributore, potrebbe poi aver realizzato il progetto in modo tale che le sue figurine rimanessero perfettamente “impilabili” con le figurine del distributore prescelto ovvero della Colorado italiana.
Il cartoncino utilizzato era assolutamente uno dei migliori che troviamo nella storia delle cartonate da dispenser, perfetto, elastico, giustamente grammata in peso e giustamente alto di spessore, privo nel tempo di qualsiasi speluccamento, facile alla piega che mantiene nel tempo, capace di mantenere angoli vivi anche dopo un discreto maneggiamento.
Ogni figurina pesa circa 2 gr. Ed è, viste le dimensioni ridotte, un peso che potremmo definire standard.
La qualità tipografica è eccelsa.
Forse la migliore in assoluto ritrovata sulle figurine cartonate!
Una leggera patina lucidante non rende la figurina lucida, ma mantiene il bianco e nero neutro e matto e conferisce all’immagine una luce soffice e delicata.
La precisione di stampa e di taglio sono sopraffine ed ogni figurina sembra una perfetta foto, seppur di piccole dimensioni, lontano milioni di anni luce rispetto alle stampe grasse ed approssimative delle serie coeve della Nannina o delle Stella, tanto per citare “orrori tipografici” di casa nostra!
4. I SOGGETTI
Certamente le figurine, prodotte per scopi pubblicitari promozionali risentivano della disponibilità economica del produttore e furono realizzate secondo la migliore qualità dell’epoca.
La scelta grafica è particolarmente interessante da analizzare.
Come è noto il cinema nel 1959 produsse film capolavoro in quello che, all’epoca, si chiamava technicolor e cinemascope, un titolo su tutti il “Ben Hur “di William Wyler, da cui furono ricavate magnifiche figurine cartacee edite in Italia, nel 1960, dalla milanese Lampo.
Eppure la serie è in bianco e nero
L’analisi di questa scelta è molto intrigante e, secondo me, dovuta al fatto che il bianco e nero, all’epoca, era considerato un valore “classico” quasi un valore aggiunto, perciò, piuttosto che il “volgare” e moderno colore, era meglio una scelta “classica”.
È una teoria che porterebbe immediatamente alla confutazione per cui promuovere un a serie di film a colori attraverso figurine in bianco e nero, che, nell’immaginario collettivo, rappresentavano il cinema “di una volta” non era proprio il massimo, pubblicitariamente parlando.
C’è poi l’ipotesi che la produzione e la stampa di figurine in bianco e nero aveva certamente costi molto più contenuti, ma questo stride fortemente con i capitali della metro Goldwin Mayer!
La vera ragione di questa scelta la si capisce guardando bene le figurine, prendendole in mano.
Il bianco e nero conferisce ad esse una particolare patina ed un gran fascino e, cosa importantissima, viene fuori l’eccelsa qualità delle immagini.
Sono, difatti, tutte immagini patinate, estremamente studiate da maestri della fotografia, di superiore fattura per pose e luci, specie quelle dei ritratti degli attori, rispetto a quelle tratte direttamente dalle scene dei film.
La M.G.M. preferì produrre una serie perfetta tecnicamente e graficamente, dotata di un’aurea classica, piuttosto che una moderna raffigurazione del presente.
Una scelta tosta, sotto tanti punti di vista, che ci ha consegnato una serie magnifica che a colori avrebbe perso molto del suo fascino a discapito di una probabile maggiore contemporaneità.
La serie, dal punto di vista dei soggetti è dedicata ad una serie di film ed ai loro protagonisti, interpreti sia maschili che femminili.
Le scene dei film si dispongono nell’arco delle 100 figurine in modo abbastanza disarticolato e privo di una logica “logica”, lasciando allo “spettatore” il piacere di un viaggio non incapsulato in schemi, dove l’andare ed il venire da un film all’altro sono una piacevole prosecuzione di una bella e proficua passeggiata senza sentieri tracciati.
I film trattati in questa serie sono (in ordine di “apparizione”:
- La casa dei sette falchi - 1959;
- Tutte le ragazze lo sanno - 1959;
- Sacro e profano - 1959;
- Intrigo internazionale - 1959;
- I giganti del mare - 1959;
- Il marito latino - 1959;
- Tarzan l’uomo scimmia - 1959;
- Il gioco dell’amore - 1959;
- La città delle ragazze - 1958;
- Ben Hur - 1959;
- Il viaggio - 1958;
- Le colline dell’odio - 1959;
- Quattro donne aspettano - 1957;
- La gatta sul tetto che scotta – 1958;
- I fratelli Karamazov - 1958;
- La fine del mondo - 1959;
- L’arma della gloria - 1957;
- Il delinquente del rock’n roll – 1957:
- Il vento si alza - 1959;
- Les girls - 1957;
- Questa è la mia donna - 1959;
- Qualcosa che vale - 1957;
- Verdi dimore - 1959;
- Il tunnel dell’amore – 1958;
- L’orgoglioso ribelle - 1958;
- Cominciò con un bacio - 1959;
- La bella di mosca - 1957;
- Infamia sul mare - 1958;
- L’albero della vita - 1957;
- Il principe del circo - 1958;
- L’evaso di san quintino - 1957;
- Il settimo peccato - 1957;
- Tutto per tutto - 1956;
- L’ultima caccia - 1956;
- Clandestini della frontiera - 1957;
- La donna del destino - 1957;
- Sangue misto - 1956;
- Gigi - 1958;
- Il capro espiatorio - 1959;
In tutto sono 39 film prodotti e distribuiti in Italia nell’arco di tre anni dal 1956 al 1959.
Il film da cui sono tratte più figurine è “il marito latino” con 10 figurine seguito da “Tutte le ragazze lo sanno” con 9 e da “La casa dei sette falchi” e “Cominciò con un bacio” con otto figurine.
Con una sola figurina risultano ben 20 dei 39 film presenti nella serie.
Rimandiamo agli elenchi per il resto del rapporto film/figurina.
Certamente è un excursus di grande valore nella cinematografia di metà fine decennio di produzione M.G.M., con il meglio degli attori di Hollywood ed alcuni film veramente belli e di grande successo.
Inutile elencare gli attori presenti nelle scene dei film o riportati come primi piani, tanti sono e tutti famosi.
Basta sfogliare le figurine per rendersene personalmente conto.
Una serie bellissima anche per i soggetti!
5. IL RETRO – I TESTI
Il retro di queste figurine è tipicamente italiano, non perché “firmato” ma semplicemente perché è, per composizione, sobrietà ed essenzialità, un modo di “fare testi” assolutamente non anglo americano.
La struttura è semplice, tutta raccolta nella parte bassa della figurina, sia quella a sviluppo orizzontale sia quella a sviluppo verticale:
Un numero in posizione centrale, bello grande ma non esagerato, sotto il nome dell’attore, dell’attrice protagonista della figurina e poi il titolo del film da cui l’immagine è tratta cui fa seguito, tra parentesi, l’acronimo (M.G.M.) della casa produttrice.
Le scritte sono realizzate in inchiostro nero.
Sono testi essenziali, ma realizzati con cura e precisione e guidano l’osservatore a comprendere meglio l’immagine della figurina.
6. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Eh sì, è proprio una bella serie!
Mi sono accorto, a mano a mano che andavo scrivendo, che questa è una serie che ha contenuti tecnici e di contenuto altamente interessanti, sia per gli appassionati di cinema che per gli appassionati di figurine didattiche o di genere non sportivo.
Non posso quindi che consigliarla a chi volesse intraprenderne la raccolta.
Certo non è una serie di facile reperibilità, anzi esattamente il contrario, è una bella sfida che necessita di pazienza e di attenzione.
Meglio rivolgersi ai rivenditori professionali, all’inizio, nella speranza di rimediare un “pacchetto” di queste figurine che abbia una certa consistenza, anche nella speranza di pagarle qualcosina di meno, visto il blocco che si va ad acquistare, ma non è affatto detto che tale blocco sia disponibile.
Su eBay capita talvolta di vederle e, generalmente sono ben identificabili come mm o M.G.M. oppure andrebbero ricercate nella voce attori o attrici, categoria album e figurine.
Queste figurine non hanno costi elevati e, sia presso i rivenditori che su eBay, i costi variano da 2,50 a 3,50 euro al massimo, quindi sono abbordabili.
Resta il problema della disponibilità, ma tempo e pazienza giocano a vostro favore, considerando anche che una raccolta facile da terminare ha tanti vantaggi quanti ne ha una difficile e “rognosa”, visto che spesso le raccolte più belle da fare sono quelle che richiedono tempo e “fatica” per essere completate.
Certo i collezionisti non sono moltissimi e questo è un peccato perché, al di fuori del mondo del calcio, o di quello sportivo in generale, un mondo a parte, questa resta una collezione estremamente bella ed interessante.
Buona collezione!!!!!!!!!