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FIDASS – SERRAVALLE SCRIVIA (AL)

SERIE

" CALCIATORI 1966-67 "

FIGURINE

PRESENTAZIONE

  mazzola f fdss f

1. ELEMENTI

Forte del successo (non certo clamoroso, ma pur discreto) che la Fidass ottenne con la prima serie di calciatori cartonati, nel 1966 la casa di Serravalle Scrivia si predispose per emettere una nuova serie, sempre dedicata al calcio e sempre con la funzione di traino per la commercializzazione dei suoi prodotti dolciari.

Compiuta l’esperienza con la serie del 65, la Fidass, che in quanto ad esperienza non doveva certamente mancare, decise di realizzare questa nuova serie dotandola però di un album raccoglitore.

Siamo oramai al declino definitivo delle cartonate da dispenser, difatti è questo l’anno in cui si pubblica l’ultima edizione de “il calcio italiano” a firma Taver Matic e poi solamente la EDIS di Torino si riproporrà con cartonate grandi da dispenser con due calciatori su ogni figurina, nel 1968-69.

2. IL PROGETTO

Progettualmente le Fidass 1966-67 nascono bene.

Semplici, numericamente precise, eleganti.

Vediamo punto per punto.

Il progetto era 18 squadre di serie “A”, 11 calciatori e la figurina dello stemma per un totale di 12 figurine a squadra e per un totale definitivo di 216 figurine.

La serie fu pubblicata in maniera corretta e tutti i 216 esemplari di figurine furono regolarmente editati, senza errori eclatanti o gravi manchevolezze.

Un progetto quindi semplice ma condotto con compiutezza formale e sostanziale, comprendendo in tale compiutezza anche la realizzazione dell’apposito album raccoglitore, che risulta quindi essere completabile in ogni suo ordine di figurine.

Alla serie era collegato un concorso a punti per ricevere dei premi.

I punti erano ricavati su un apposito tagliandino che faceva parte integrante della parte bassa del fronte di ciascuna figurina, per cui la figurina andava tagliata per privarla del coupon del punto.

Lo spazio che nell’album era previsto per ogni singola figurina era, difatti, tale per cui potesse trovare posto e, quindi incollata, la sola figurina privata del tagliandino dei punti.

Sempre sul tagliandino era riportato, a sinistra, nome e cognome del calciatore e, sotto, la squadra di militanza, mentre a destra andava il punto per i regali, mentre il retro era privo di scritte e non compariva da nessuna parte un numero, contrariamente alla serie dell’anno precedente, numerata ma senza ragione, visto che l’album non esisteva.

3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI

Le figurine hanno dimensione 5,8 x 9 cm talloncino incluso.

L’asportazione corretta del talloncino doveva restituire una figurina di dimensioni pari a 5,8 x 8,5 cm essendo l’altezza del talloncino di soli 0,5 cm.

Diciamo che è tollerabile una figurina di dimensioni 5,8 x 8 ma la “mutilazione” superiore a questa cifra rende la figurina non più collezionabile.

Rispetto alle figurine della serie 65-66 (8,5 x 6 cm) queste sono, una volta private correttamente del coupon del punto, solo impercettibilmente più strette di 2 mm.

Il supporto è decisamente più leggero rispetto a quelle dell’anno precedente e si ha quasi difficoltà a definirlo un vero e proprio cartonato.

È questa la differenza che le fa distinguere dalla serie precedente, oltre che naturalmente il retro profondamente differente.

In ogni caso le due serie non si possono minimamente confondere anche guardandole sul fronte della figurina perché è diversa anche la tipologia di stampa che, per la serie in questione, forse anche in ragione del supporto più cartaceo o meglio meno cartonato, risulta essere più nitida e lucida rispetto alla produzione del precedente anno.

Graficamente le figurine sono, infatti concepite allo stesso modo, senza bordi di genere, senza numeri, senza scritte.

Le immagini sono tutte fotografiche con sfondi naturali e non ritoccati fatte salve alcune eccezioni piuttosto rare e casuali, che però sono ben realizzate e non danno l’idea dello sfondo posticcio mal messo.

I 18 scudetti invece sono disegnati e non hanno nulla a che fare con i veri stemmi delle società, risultando quindi scudetti di pura fantasia!

4. I SOGGETTI

Le 216 figurine non hanno eccezioni nel loro percorso. 12 figurine a squadra stemma incluso era il cliché e così è stata la realizzazione.

Le immagini sono tutte a mezzo busto senza eccezioni.

La scelta dei soggetti raffigurati, rispetto alla rosa della società è stata realizzata con un certo buon senso, senza inserire un calciatore della Beretti (allora così si chiamava la squadra “primavera” odierna, a discapito di un campione affermato, sicché le presenze sono certamente le migliori e più rispondenti possibile alla rosa ufficiale dei titolari, almeno quella presunta ad inizio campionato.

È abbastanza curata la uniformità delle figurine all’interno di una stessa rosa di calciatori, sia in virtù delle pose che delle vestizioni dei calciatori che compaiono tutti nella livrea ufficiale della società in cui militano.

Certamente ci sono delle differenze che, talvolta, si incontrano, ma queste non alterano il concetto di uniformità formale che è un elemento di massima valenza che ci saremmo potuti attendere.

Una cosa più che apprezzabile è le caratteristiche che le figurine della serie 66-67 sono tutte e dico tutte differenti da quelle dell’anno precedente, senza immagini che ritornano (alla stella, tanto per capirci o alla Sidam -Taver Matic-Stef di buona memoria) …

(a.)          La figurina di Pasetti.

C’è una figurina su tutte che risulta decisamente ostica da trovare e che potreste vedervi valutare anche in maniera decisamente elevata e mi riferisco alla figurina di Pasetti della Spal.

La ragione di questa “rarità sta nel fatto che la suddetta figurina era l’unica di tutta la serie ad avere un valore punto (legato al concorso a premi) di ben 1.000 punti contro le altre che al massimo raggiungevano i 5 punti (erano in tutto meno di 20 figurine a valere 5 punti poi una massa di 1 punto e qualche 2 punti).

Quindi una figurina già rara per il fatto che era un Jolly a livello concorso e poi oggi ancor più raro è ritrovarla integra, ovvero con il valore di 1000 punti ancora attaccato alla figurina.

Leggermente meno rara è la figurina di Pasetti senza il valore punto sottostante, ma c’è una tipologia di “Pasetti” ancora più rara e che la Fidass fu “costretta a “realizzare evidentemente dopo essersi vista recapitare più di un tagliando contraffatto.

pdettagli pasetti punzoneIl punzone a secco con cui molte delle figurine di Pasetti sono marchiate è abbastanza ben visibile in questo ingrandimento in posizione centrale

La Fidass interessò allora l’intendenza di finanza e richiese la punzonatura del tagliando posto sotto la figurina di Pasetti.

La figurina di Pasetti, integra e punzonata è di una estrema rarità e conseguentemente il suo valore collezionistico è decisamente elevato.

La figurina Punzonata dalla Finanza è anche un caso, almeno per le mie conoscenze, assolutamente unico nel mondo della figurina.
         

      PASETTI FDSS F        PASETTI FDSS R     pasetti fdss r
Il "Pasetti" integro e punzonato dalla finanza e due retri della stesa fugurina, uno integro e l'altro privato del tagliandino punto.

5. IL RETRO

Le figurine, sul retro hanno una impostazione ben definita.

In alto il logo inconfondibile e bello grosso della casa editrice, cui nelle righe successive segue la spiega e le istruzioni per la partecipazione al concorso “milionario” detto “caccia al campione” che consisteva in tre metodologie di concorso, su cui ora non mi soffermo ma presto l’argomento concorsi e premi con le figurine cartonate verrà trattato in una apposita rubrica che verrà messa on line con tempistiche non bibliche.

Nella parte inferiore della figurina c’era poi il testo dedicato al calciatore che oltre a Nome Cognome e Squadra di appartenenza recava i dati anagrafici completi, il ruolo, i dati fisici e un breve sunto di carriera ivi comprese le presenze maturate in Nazionale.

Nel complesso dei testi non propriamente sviluppatissimi ma piuttosto ben sintetizzati ed utili.

Ricordo che n sul fronte, né sul retro era presente il numero della figurina.

Nello spazio di retro corrispondente al tagliandino con i punti da ritagliare, non era stampa nulla, sicché l’operazione di taglio del coupon era indolore per la figurina che manteneva inalterato il suo retro.

6. ASPETTI CRITICI

La serie va presa per quello che è

Un panorama un po’ risicato del calcio italiano del 1966-67, senza esagerazioni, piuttosto minimalista ma compiuto ed efficace.

Le critiche le possiamo rivolgere alla secchezza del progetto, ma almeno il progetto c’era e non mi sento di affondare la lama; le potremo riferire alla stringatezza del retro, oppure alla mancanza di una numerazione, ma è questo un aspetto veramente importante per una serie con album? (incollare la figurina in base alla squadra e al cognome, non mi pare attività riservata ai soli premi Nobel!)

Ancora le potremo indirizzare verso la presenza del talloncino da ritaglio, ma almeno il talloncino asportato non rovinava la figurina, né davanti e dietro, come invece era il caso per le Taver Matic dello stesso anno, oppure non dovevi restituire la figurina all’editore come per molte altre raccolte!

Insomma sono aspetti criticabili ma in fondo la serie c’è ed è una bella e significativa serie.

7. ASPETTI COLLEZIONISTICI

La serie, come abbiamo visto è dotata di un album, tra l’altro anche un po’ fuori misura viste le dimensioni di 33 x 33 cm.

Il pezzo veramente raro di questa raccolta, difatti è proprio l’album che è molto raro e ricercato e può arrivare se completo e ben tenuto ai 1.500,00 – 1.700,00 euro.

Contrariamente le figurine sono abbastanza facili da trovare sul mercato specializzato e non sono nemmeno troppo care.

Certamente meno care e più facili da trovare rispetto alle Fidass calcio dell’anno precedente.

C’è da dire che le figurine possono essere collezionate tanto con il talloncino ancora attaccato, quanto senza talloncino dei punti.

Dovendo realizzare la serie da attaccare all’album consiglio ovviamente di recuperare le figurine già tagliate, che costano un po’ di meno, mentre per la raccolta da conservare sciolta consiglierei di puntare su una raccolta con figurine dotate del talloncino ancora attaccato alla base della figurina.

Queste, conseguentemente hanno un costo maggiore anche se non sono più difficili da trovare di quelle senza talloncino.

Attualmente su eBay la quotazione richiesta per queste figurine è di circa 3-4,5 euro prese singolarmente come figurina mancante, ma possono essere rilevate a meno dai grandi rivenditori in caso di acquisto “di massa” relativo ad un bel lotto.

Comunque sappiate che non sono figurine che nessun rivenditore “butta via” o di cui non vede l’ora di disfarsi pur di realizzare qualche cosa, perché le Fidass comunque appartengono ad un certo Gotha della figurina cartonata sportiva della metà degli anni ’60 del secolo scorso.

Una particolarità è quella che le figurine delle grandi squadre Inter - Milan – Napoli - Fiorentina – Juventus sono molto più facili da recuperare piuttosto che le figurine relative alle provinciali, anche di lusso, probabilmente perché a suo tempo subirono una maggiore tiratura che le rendono oggi più facilmente reperibili.

Qualcosa mi dice che la figurina di Pasetti ha un valore maggiore, decisamente crescente se sia una “Pasetti” senza tagliando, una “Pasetti” con tagliando non punzonato oppure una “Pasetti” con tagliando punzonato dalla Finanza.

Nel complesso una bellissima collezione non difficilissima da completare, non vastissima e di impegno economico sostanzialmente accettabile, a parte l’album che è di una assoluta rarità.

Buona collezione!!!

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