C.I.L. - MILANO
COMPAGNIA ITALIANA LIEBIG - MILANO
SERIE
" IL PRESEPE "
IL CORTEO DEI RE MAGI
FIGURINE FUSTELLATE
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. PREMESSA
La Compagnia Italiana Liebig nasce, con sede a Milano, nel 1934.
Unica nel suo genere tra le fila delle distributrici Liebig nel mondo.
La sua missione era la produzione e la distribuzione delle figurine Liebig e la realizzazione di materiale di supporto alla collezione, quali album raccoglitori, foglietti esplicativi, messaggi pubblicitari ecc. ecc.
Quando la guerra sconvolse l’Europa anche il sistema Liebig ne rimase tramortito in maniera feroce ed alcune produzioni, come la tedesca finirono proprio definitivamente con la Seconda Guerra Mondiale.
La realtà italiana, invece, fu solo parzialmente toccata dalla guerra, tanto è vero che proprio la C.I.L., nel 1941, probabilmente di fronte ad una buona tenuta del prodotto sul mercato interno, ed alla contemporanea rarefazione della produzione e distribuzione delle preziose figurine, decise di produrre in proprio e solo per il mercato nostrano una piccola e delicatissima serie di bellissime figurine fustellate di discrete dimensioni, oltre che una serie di ben 25 figurine dedicate alle nostre Forze Armate in guerra.
2. IL PROGETTO
Questa serie è composta da 18 figurine, e ha per argomento il “Presepe”, la più nazionale, nostra familiare modalità di portare l’atmosfera del Natale in casa!
Diciamo subito che la produzione non era una produzione ufficiale delle Liebig, ovvero che queste non sono le “figurine Liebig”, quelle sono altra cosa ed hanno un format che questa serie non rispecchia affatto.
Queste figurine costituivano un omaggio a tutti gli italiani che avevano ancora fiducia in un prodotto realizzato a base di estratto di carne, che in quel periodo cominciava a scarseggiare anche se ancora l’epoca dei razionamenti e delle “tessere” che davano accesso ad alcune materia prime dell’alimentazione non era venuto.
L’ente preposto per tenere il rapporto tra la Liebig Compagnia internazionale e la sua filiale italiana era stato profondamente modificato dal regime fascista che voleva mantenere un controllo decisamente più profondo all’interno di una organizzazione che aveva le sue radici commerciali in Belgio e nel Regno Unito, non certo ancora dei nemici ma quanto meno non più alleati e giudicati “pericolosi “ e quindi opportunamente da tenere sotto controllo specie per quelle attività extra commerciali e di grande divulgazione popolare come erano le produzioni di figurine della Liebig.
La serie non è datata con precisione anche perché, purtroppo l’esemplare che posso mostrare ci è pervenuto privo della busta in cui era probabilmente chiuso.
Tuttavia si legge di un “Grande Concorso dado Liebig 1° gennaio – 31 agosto 1940-XVIII concorso in scadenza il 28 ottobre 1940, per cui si suppone che questa serie fu emessa nel dicembre del 1939 in modo da essere “impiegabile” per il Natale 1939 con il concorso che partiva dal primo gennaio 1940.
Ricordiamo che l’Italia entrò tragicamente in guerra il 10 giugno del 1940…
Progettualmente la serie fu ideata e realizzata dalla Ditta milanese “LASCO”, una casa editrice di giochi da tavolo specializzata nella produzione di giochi per ragazzi che spessissimo venivano offerti come omaggio da numerose ditte dell’epoca anche perché, essendo giochi di carta o cartoncino, avevano costi molto contenuti, sopportabili per una economia sofferente per gli eventi bellici.
Abbiamo ampia documentazione in merito alla produzione Lasco realizzata per Cibalgina, crema nivea, Nestle’ (una bellissima serie di costumi regionali) ed altre, tra cui, ovviamente la Liebig, tramite la C.I.L.
quello sopra e' il foglio illustrativo del presepe dinamico con la carovana dei Re Magi
3. L’ESISTENZA DI DUE SERIE DI FIGURINE DIFFERENTI TRA DI LORO
La Lasco propose alla C.I.L. due progetti di presepe:
- presepe uno, impostato sul “Corteo dei Re Magi verso Betlemme” per rendere omaggio al figlio di Dio;
- presepe due, impostato sulla adorazione dei magi e dei pastori di fronte alla mangiatoia con Gesù appena nato;
in realtà abbiamo un primo presepe di movimento, in cui la lunga carovana formata da diversi elementi si dipana lungo il deserto seguendo la stella cometa ed un secondo più statico di tipo classico con tutti i personaggi a terra, attorno alla capanna con la sacra famiglia.
Queste differenze progettuali si possono vedere, per ora solamente sul foglio illustrativo dell’epoca dato che le figurine che possiedo, per ora sono solamente quelle della versione dinamica del presepe.
Per il resto le due serie sono gemelle, stesso disegnatore, stesa tecnica costruttiva, stessa stampa e stessi colori.
Nel presepe due o statico la capanna è decisamente l'elemento più consistente e poi i vari personaggi in adrazione sempre con i 3 Re MAgi, ma in questo caso a piedi.
4. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI
Le figurine sono realizzate in maniera fustellata, ovvero parte delle figurine sono pretagliate da una fustella ed appartengono alla categoria delle fustellate da costruzione, ovvero, seguendo un minimo di istruzioni si riusciva a costruire uno scenario tridimensionale!
Nello specifico abbiamo dei personaggi che sono i tre Re magi, il gruppo della “Sacra Famiglia”, il pastore con due diverse “formazioni” di pecorelle e poi abbiamo la capanna, parte della quale costituisce anche la figurina della “Sacra Famiglia” ed infine sopra la capanna c’è anche la stella cometa.
Una particolarità è costituita dal fatto che tutte e 18 le figurine sono stampate su entrambi i lati in modo che da qualsiasi parte le si osservi mostrano sempre l’immagine dato che non c’è un a sola parte che non sia stampata e che mostri il supporto grezzo.
L’unica differenza si nota sulla stampa in quanto le immagini che tendono verso sinistra sono stampate con un colore di fondo di stampa (non del cartoncino) che è tendente al beige con effetto striato maculato, mentre i fronti destri, in altre parole il retro sono stampate con effetto latte macchiato quindi tendenti molto a chiaro, con una differenza che si vede ma non va interpretata come tra il giorno e la notte, ma come una parte più in ombra dell’altra…
Il cartoncino è abbastanza spesso e resistente e la realizzazione grafica è attenta ai dettagli, tanto che viene voglia di aprire le fustelle e costruire il presepe, cosa che alla fine poteri fare (ma con il materiale pubblicato potreste farlo anche voi) realizzando delle stampe a colori delle immagini e poi ritagliarle con un taglierino affilato e poi incollando le parti destre con le sinistre, dare vita al presepe senza rovinare il prezioso originale!
La tipografia che realizzò le figurine, non è citata espressamente, e quindi l’accostamento alla storica tipografia “Termali di Milano” appare del tutto immotivato anche se, con molta probabilità può anche essere una realizzazione tipografica della “Termali”, perché se niente ce lo conferma, altrettanto
niente ce ne nega la possibilità.
Le “figurine” sono di dimensioni generose dato che misurano 11 x 10 cm, nella completezza della singola figurina fustellata.
Il cartoncino non è molto spesso, anzi piuttosto leggero, ma questo per ragioni di opportunità dato che uno spessore maggiore avrebbe conferito sicuramente maggiore stabilità, ma anche poca malleabilità e nessuna elasticità, impedendo di avere la duttilità necessaria per la “trasformazione”.
5. I SOGGETTI
Il presepe uno, quello dinamico ha i seguenti personaggi:
- la sacra famiglia che comprende anche parte della struttura della capanna (1 fig,);
- la capanna con la stella cometa asportabile (1 fig.);
- i tre Re magi in sella ciascuno ad un cammello (3 fig.);
- un’oasi con palma (integrata anche da due cespugli in un’altra figurina). (1 fig);
- tre inservienti al seguito dei Re Magi (3 fig.);
- un elefante (2 fig.);
- un cammello da carico con conducente a piedi ( 2 fig.)
- un asinello da soma con conduttore a piedi (1 fig.);
- un asinello da soma solitario (1 fig);
- due portatori di vettovaglie (1 fig.);
- un membro del corteo con cespugli verdi (1 fig);
- un pastore con gregge (1 fig.);
per un complesso di 18 figurine.
Se dovessi far notare qualche mancanza, direi forse che mancano il bue e l’asinello e, probabilmente un angelo a diffondere la buona novella, ma insomma, non si può chiedere tutto e poi eventualmente queste sono caratteristici personaggi di un presepe statico, per questo dinamico è sufficiente la stella cometa! (che c’e’)!
6. IL RETRO ED I TESTI
Sulle figurine c’è qualche cosa di scritto ma sono rimandi al “Gran concorso dadi Liebig”, non c’è poi altro di significativo, d’altro canto a parte le istruzioni per l’uso ei nomi dei personaggi non poteva esserci altro.
Le istruzioni e la descrizione del concorso sono presenti e sono riportate nel presente articolo e non nella gallery delle immagini.
7. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Queste figurine fustellate da costruzione sono molto rare e non capita di trovarle nei mercati e dato che sono a marchio Liebig, malgrado la sicura ampia distribuzione a livello nazionale, garantita dal nome della distributrice, risultano essere decisamente rare.
La quotazione si aggira sugli 80 euro, ma ne vale veramente la pena se uno le contestualizza con il marchio Liebig e con il periodo storico, appena pochi mesi prima di uno sfacelo nazionale morale, politico, militare e di popolo che ancora ci segna dopo oltre 80 anni, il loro valore collezionistico ha un peso che si fa sicuramente sentire.
Trattandosi di un gioco non esiste, ovviamente l’album.
Buona collezione!!!