ALIMENTARY PRODUCTS – TRIESTE
SERIE
" CARA VECCHIA TRIESTE"
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ELEMENTI
La "Alimentary Products" di Trieste è stata "assorbita" dall'oblio storico da un bel pezzo.
Praticamente le notizie che si possono reperire attraverso le indagini di un comune mortale, contro la burocrazia ed il tempo trascorso, sono pochissime e meriterebbero magari un approfondimento che però, allo stato attuale, non ho il tempo ed i mezzi per compiere.
Certamente le figurine erano, almeno nelle intenzioni dei loro ideatori e realizzatori, il mezzo per promuovere dei prodotti prevalentemente a tiratura locale, cittadina e provinciale, magari, al massimo “giuliana”.
Tale realtà la si deduce dal fatto che un grosso ritrovamento di figurine, purtroppo ne numerosissimo ne completo, è stato fatto recentemente proprio a Trieste e che un venditore su eBay mi abbia confermato che le poche serie di cui dispone sono state, a suo tempo, acquisite in un mercatino di Trieste.
D’altronde anche il titolo di "cara vecchia Trieste", peraltro significativamente bello, è dovuto al contenuto della serie, tutto dedicato alla città giuliana, che, essendo abbastanza sostanzioso, è una ulteriore prova che i prodotti reclamizzati sulle figurine non erano destinati ad avere distribuzione fuori dalla sfera di Trieste e del suo hinterland anche se allargato.
Oggi la definiremmo una iniziativa di carattere locale, definizione scevra da ogni significato diminutivo, ma rispettosa della realtà in cui il progetto è nato e si è sviluppato e che oggi, invece, proprio per la sua struttura e le scelte fatte a suo tempo, possiamo presentare, a 50-60 anni di distanza, ad un livello nazionale ed internazionale.
Forse molti triestini odierni, specie quelli giovani, non sapevano nemmeno dell'esistenza di queste figurine che ci consegnano una "cara vecchia" ed aggiungerei "magnifica" Trieste che, ad eccezione di qualche palazzo e di qualche rudere non esiste più, soprattutto per quegli aspetti folcloristici ed umani che la serie di figurine non trascura affatto, anzi esalta in maniera encomiabile.
2. IL PROGETTO
Erano figurine promozionali con distribuzione che dovrebbe essere stata simile a quella delle figurine Liebig e Lavazza, che all'epoca, siamo tra il 50 ed il 60 del xx secolo, erano ancora in piena distribuzione in Italia.
Non sappiamo se i prodotti di cui si doveva dare al rivenditore prova di acquisto fossero i due principali citati sul retro delle figurine, ovvero il "gold cafè " ed il brodo "olandesino", oppure ancora altri prodotti, ma la prima supposizione ci pare la più probabile perché' anche la più logica e rispondente alla pubblicità ed al supporto alla vendita che poi è la ragione principale per cui la serie fu progettata e distribuita.
Proprio a riguardo della progettazione, chiarito il target promozionale, osserviamo che il formato delle figurine è estremamente simile alla produzione Liebig, Lavazza, ed aggiungerei anche Abafil e ancora A.G.A. di Cuneo, tutte serie presenti e consultabili sul sito.
Analogamente alle suddette case editrici anche in questo caso il progetto fu impostato su serie snelle di sei figurine ciascuna, con orientamento prevalentemente orizzontale ma anche verticale e misto.
Sino ad oggi abbiamo la certezza dell'esistenza della serie "N" ed è quindi certo che esistano 12 serie, mentre dell'esistenza di serie oltre la serie "N" non abbiamo nessuna informazione, talché le figurine della serie sono 6 x 12 = 72 sino ad ora certificate.
Riguardo ai contenuti si scelse di rifarsi a stampe d'epoca, probabilmente accessibili nei musei d'arte cittadini e certamente rintracciabili anche ai nostri giorni.
La serie non aveva disponibilità di un album né di un raccoglitore, almeno sino a quanto emerso alla data odierna.
3. ASPETTI GRAFICI E TIPOGRAFICI
La serie ha figurine di dimensioni di 9,7 x 6,7 cm ed è realizzata su un cartoncino leggero (più leggero ed economico di quello "Liebig" o "Lavazza"), leggermente giallognolo o paglierino chiaro.
La relativa sottigliezza del supporto e la tonalità dello stesso hanno imposto alla tipografia di non ingrassare troppo le stampe per evitare che le stampe fronte e retro finissero con il "fondersi" ed essere visibili da entrambe le parti.
La stampa è stampa normale, economica, non certo serigrafica né, tanto meno cromolitografica, ma gli effetti e le rese finali sono più che buoni ed accettabilissimi.
Poi è chiaro che le rese dipendono molto ai dai soggetti stampati e non solo dall'opera del tipografo.
A tal proposito le serie furono realizzate presso la tipografia a. Salto s.p.a. di Trieste che oggi pare inattiva.
Devo dire che nelle ricerche effettuate proprio per rintracciare la tipografia, ho realizzato che la serie non è riportata nemmeno tra le opere grafico tipografiche conservate nella biblioteca del comune di Trieste, cosa che mi ha lasciato un po' perplesso sia che la cosa sia vera, sia che invece, come spero, non lo sia.
Qual ora fosse vera, spero che qualcuno, a Trieste ponga riparo a questo "vulnus".
Frontalmente la figurina ha una cornice chiara di 3 millimetri che racchiude l'immagine.
Le serie sono sia verticali sia orizzontale e più spesso miste (cosa abbastanza rara invece per Liebig o Lavazza).
4. I SOGGETTI
Al momento non conosciamo i tioli della unica serie di cui mancano tutte le sei figurine ovvero della serie " G " e, conseguentemente ci sono ignoti anche gli argomenti trattati nelle 6 figurine che la compongono.
Per le rimanenti 11 serie la titolazione è la seguente:
- Serie A - : “Chiese”;
- Serie B - : “Vedute cittadine”;
- Serie_C - : “Vie e piazze”;
- Serie_D - : “Edifici notevoli”;
- Serie_E - : “Scorci caratteristici”;
- Serie_F - : “I mestieri”;
- Serie_G - :“Titolo sconosciuto;
- Serie_H - : “Venditori ambulanti”;
- Serie_I - : “Tipi caratteristici”;
- Serie_L- : “Figure del contado”;
- Serie_M - : “Visioni del passato”;
- Serie_N - : “La città attraverso i secoli”.
Come si vede, su 11 argomentazioni conosciute, 4 sono dedicate al popolo, quello che affollava le vie della città, nei giorni normali, in quelli più vivi del mercato.
Chissà che la serie di cui non abbiamo informazioni non ci sveli ancora ulteriori dettagli sulla vita della gente viva, caratteristica importante tanto quanto i monumenti famosi.
5. IL RETRO ED I TESTI
Il retro è sempre a sviluppo orizzontale a prescindere dallo sviluppo della figurina sul fronte.
Il retro è concepito anche in maniera opportunamente e consequenzialmente orizzontale ed è formato da tre aree, l'alta e la bassa, di spessore 1,4 e 1,8 rispettivamente che contengono gli spazi pubblicitari destinati a "gold cafè" l'alto e a "olandesino" brodo il basso che deve il suo maggior spessore alla presenza dell'indicazione della tipografia.
Le due parti sono separate dalla parte centrale per mezzo di un doppio righello sottile.
Nella parte centrale del retro, di spessore 3,4 cm, troviamo il titolo della collezione cui è sottoposto il nome della "Alimentary Products Trieste", in caratteri neretti ma di corpo inferiore poi, a seguire, la riga dedicata alla serie (specificata) al titolo della serie (specificato) ed al numero di figurina (specificato).
Negli spazi sottostanti il titolo della figurina, la descrizione, con un testo molto stringato e molto minimalista, ma con indicazione dell'autore della stampa raffigurata, nella figurina.
Graficamente la progettazione del retro è perfetta negli spazi e nelle poche scelte grafiche fatte, mentre per quel che riguarda i testi, perfette, complete le intestazioni, mentre un po’ carenti sono i testi veri e propri.
Forse un commento, una curiosità sarebbe stato meglio per rendere il testo più affabulante e godibile.
6. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Eh beh, qui siamo alle dolenti note!
La diffusione all'origine su scala piuttosto provinciale che regionale, ha certamente contribuito alla insorgenza di due fattori essenziali che si proiettano, nel tempo, come due grossi handicap per la raccolta: la tiratura limitata ed anche l'interesse limitato per la raccolta.
Se da un lato, quando scarsità di offerta si sposa con scarsità di domanda, l'effetto è il calmieramento dei prezzi delle figurine, ma quando il tempo ha lavorato per 60 anni, troviamo che il fenomeno può avere uno sbilanciamento per via della ulteriore diminuzione della offerta (viste le perdite di materiale dovute al trascorrere del tempo) e per via del fatto che su di una raccolta, dopo 50 o 60 anni, l'occhio del collezionista diventa più attento e dopo l'aver spolverato l'oggetto, se ne riscoprano i valori artistici, storici e collezionistici, creando, di fatto un possibile sbilanciamento nella situazione odierna di “stallo” tra poca offerta e poca domanda.
Per fortuna, poiche' stiamo parlando di una serie molto, molto particolare, con un argomento didattico, per di più a carattere regionale e non nazionale, la fenomenologia sopra descritta è molto poco realistica.
Le quotazioni sono comunque relativamente basse.
Oltre alle offerte presenti su eBay, presso il rivenditore "collezionismo nel web" di Michele Nocera (vedi altra parte del sito dedicata ai rivenditori professionali), è possibile trovare un certo numero di queste figurine.
A livello di costi ritengo che una serie di sei figurine possa essere acquisita per 10-12 euro, quindi una richiesta più che abbordabile.
Concludere poi la serie con tutte e 72 le figurine non sarà affatto semplice né vi sarà mai certezza di riuscirci.
Poi se uno è bravo e fortunato….
Lo chiameremo gastone!!!
Buona collezione !!!!!