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ABAFIL - MILANO

LA STORIA

 

1.    Una Casa Editrice per passione

le vicende della ABAFIL di Milano nel mondo della figurina sono unicamente dovute alla passione per il mondo collezionistico in genere ed in special modo per il mondo filatelico del suo fondatore, il ragionier Salvatore Garretto.

Praticamente nulla aveva mai legato la filatelia alle figurine: l’uno, quello del francobollo, era un pianeta “serio”, aristocratico, costoso, maturo e/o anziano, pieno di regole, cataloghi, severissimo nelle valutazioni e codificato fino all’eccesso, l’altro, quello delle figurine, decisamente sbarazzino, autonomo, senza regole, con valutazioni fatte più dal bancarellaro che dal Bolaffi, nel suo complesso un modo certamente giovanile e popolare.

La ABAFIL era nata alla periferia di Milano nel 1964 come ditta in grado di fornire al filatelico e al numismatico, ma anche a tipologie differenti di collezionisti, quel materiale adatto alla corretta conservazione, catalogazione del materiale collezionistico.

La ABAFIL si era specializzata in questa tipologia di materiali grazie alla grande passione del suo fondatore per la filatelia, passione che lo aveva portato, nel tempo, a maturare l’idea di mettere su una impresa commerciale che, sfruttando la sua esperienza diretta come collezionista, fosse stata in grado di fornire al pubblico soluzioni ideali e realizzate in maniera assolutamente confacente alle esigenze reali del collezionista.

ecco perché la ABAFIL nasce dalla passione per il collezionismo.

 

2.    Lo sviluppo e le figurine filateliche

L'operato della ABAFIL ottenne immediatamente riscontri di mercato di un certo rilievo e la ditta progredì abbastanza rapidamente affermandosi sul mercato come una delle leader del settore, sempre pronta a vedere in anticipo sui tempi e capace di progettare e mettere sul mercato tipologie di prodotti sempre innovative, impiegando materiali sempre più raffinati che la tecnologia metteva a disposizione.

la forza della ABAFIL fu proprio quella di avere, sul ponte di comando, una mente capace di intuizioni geniali in tempi assolutamente anticipati rispetto a tutti gli altri.

quando nel 1975 la Liebig, dopo 100 anni di produzione di figurine decise di rompere il suo giocattolo, il vuoto lasciato nel mondo del collezionismo figurativo fu come assoluto

Uno zero assoluto restò in mano a quanti attendevano con ansia e batticuore il momento di poter aggiungere una nuova serie alla loro collezione.

Erano tempi in cui tv ed informazione erano già, a due piedi, entrati nelle case di tutti, il boom economico si stava oramai quasi esaurendo, lasciando il posto a domeniche di austerity, ad anni di piombo, in cui mettere fuori il naso da casa, soprattutto nelle grandi città, vivendo una scintillante vita sociale e mondana, comportava il rischio di trovarsi nel mezzo di una sparatoria o investiti dallo scoppio di una bomba: la gente aveva problemi, percepiva le tensioni.

In attesa di tempi migliori, nulla di meglio che passare un pomeriggio domenicale a riguardare la propria collezione di figurine … zero assoluto!

Il ragionier Garretto percepì questo vuoto ed ebbe la geniale intuizione di creare una serie di figurine cromolitografiche, perfettamente sovrapponibili a Lavazza e Liebig, come impianto tipografico (cromolitografie, bozzetti originali, format complessivo), che avessero per tema le uscite filateliche nazionali e dei paesi orbitanti (Vaticano e San Marino – anche se di quest’ultimo non c’è traccia nel realizzato).

Per certi versi il rag. Garretto mise assieme due mondi molto distanti della stessa galassia, con una operazione intuitiva e geniale.

Purtroppo il fondatore della ABAFIL ed ideatore delle "figurine filateliche” fu strappato alla vita molto presto e con lui se ne andò anche il suo progetto sulle figurine.

L'azienda, invece, passata alla famiglia, continuò a rimanere leader del settore, pur dovendo affrontare una immancabile agguerrita concorrenza.

Oggi tutti noi conosciamo la ABAFIL, ma forse non tutti conoscono il mondo della figurina ABAFIL, una figurina ideata e realizzata da una mente certamente fuori dal comune ma anche da un cuore capace di amare il mondo del collezionismo del francobollo e della figurina.

 

 

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