L’EDITORIALE DI OTTOBRE 2024
IN MEMORIAM
Anche questo mese appena trascorso ci vede piangere, nel saluto finale, altre sei figure legate alla presenza nelle nostre amate figurine.
Nessuna è stata soggetto di una fine precoce, forse tutte hanno avuto una vita vissuta, lo speriamo vivamente, che sia stata piena di soddisfazioni e gioie, come certamente quella vissuta nell’auge delle prestazioni, sportive o attoriali, comunque professionali che li portarono ad essere effigiati in figurine, care a bambini e ragazzi di ambo i sessi.
Nel tempo, i più amanti di questo variopinto mondo li abbiamo portati con noi, lungo la nostra vita, come compagni di fantasie e ricordi (un mix senza pari, credo, al mondo) sapendo guardare indietro, con intelligenza, rispetto e amore per quello che è stato il mondo della nostra infanzia.
C’è chi continua ad amare, in un modo maturo assieme ai protagonisti che, magari, negli anni aveva perso di vista come persone, ma che ora, nel momento del ricordo affiorano, come elementi inaffondabili dalle acque della nostra memoria.
Il giorno 3 di settembre ci ha lasciato Guido Carlo Gatti, classe 1938, campione di pallacanestro con la maglia dell’allora Pallacanestro Varese e poi ancora 5 anni di gioco ad alto livello con la seconda squadra di Milano poi divenuta “All’Onestà Milano”, senza dimenticare le 77 presenze in nazionale con cui vinse l’argento alle Universiadi del 1959 di Torino e l’oro ai giochi del Mediterraneo a Napoli nel 1963.
Lo ricordiamo con una delle pochissime figurine di pallacanestro realizzate in cartonato, nella piccola serie del Corriere dei Piccoli (cartonate da ritaglio).
Il 6 di settembre è stato l’ultimo giorno per Gaetano Salvemini, calciatore certamente talentuoso che però non riuscì mai a sfondare nel grande calcio e che, tuttavia, seppe ritagliarsi una figura di livello come allenatore con diverse stagioni in serie “A” alla guida di squadre provinciali molto agguerrite quali Spal, Empoli, Palermo, Genoa, Cremonese e Bari.
Lo ricordiamo in maglia del Mantova nella stagione 67-68 con la figurina fotografica della serie del Corriere dei Piccoli.
Cesare Poli, classe 1945, centrocampista, che si è spento a Cagliari il 7 settembre era giunto al Cagliari nel 1969 nel complesso scambio che aveva portato in nerazzurro Boninsegna ed in rosso blu, anche Sergio Gori e Angelo Domenghini, concludendo quella campagna di rafforzamento societario che permise alla squadra sarda di vincere lo scudetto di quell’anno magico e irripetibile al quale il Nostro contribuì con 11 presenze partendo da rincalzo di lusso.
Lo ricordiamo a completare il trittico con la particolare figurina, anche questa da ritaglio del Corriere dei Piccoli stagione 1969-70.
Il 9 settembre ha salutato questa valle Caterina Valente classe 1931, cantante, attrice italo francese, dalle doti canore estremamente sviluppate, grandissima interprete, una carriera che l’ha resa famosa in tutto il mondo.
Qui ricordiamo il suo valore e la sua simpatia con la figurina della serie francese ancora senza paternità in cui compare con una figurina “sontuosa”!
Il 13 settembre si è spenta a Roma Franca Bettoja classe 1936, attrice sin dal 1955 quando era appena 19enne, una carriera più che promettente, proseguita poi senza che le sue doti fossero messe pienamente in risalto come meritavano.
E’ stata moglie di Ugo Tognazzi da cui ha avuto due figli.
La ricordiamo nella bella grande figurina cartonata della serie di attori e attrici edita dalla Sun chewingum di Firenze.
Lo scorso 23 settembre ha segnato il confine della vita di Pier Luigi Branduardi, classe 1943, portiere conosciuto per le annate a Catania come secondo di Vavassori e poi al Novara, con la cui maglia lo ricordiamo con simpatia.
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IL TEMPO CHE VERRA’
Diciamocelo senza remore, sta succedendo sempre con maggiore frequenza, ma quando sento di un femminicidio, mi si rivolta qualche cosa dentro che non so frenare, come un rifiuto della più becera violenza che un essere umano possa commettere dopo quella di uccidere un figlio.
Ma dove stiamo andando?
Non sono depositario di dati statistici che comparino questi nostri tristi giorni con quelli di 70 anni fa, quando la legge italiana ancora considerava il delitto d’onore come una attenuante fortissima tanto da portare la pena ad un massimo di sette anni di reclusione a fronte di un ergastolo!
E’ certo che oggi l’uomo non regge al suo stesso ego e non sa immaginare altra fine del proprio rapporto sentimentale se non con un fatto di sangue in cui spesso inserisce anche i figli, come meritevoli di non stare più al mondo.
Ultimamente sono successi fatti aberranti (più d’uno) in cui poco più che ragazzini hanno sterminato i genitori il fratello minore o la madre perché ritenuta indemoniata.
Sono fatti gravissimi ma la cui proporzione (per fortuna sono eventi rarissimi) indica una quasi ineluttabilità statistica, spesso collegata a disturbi psichici della crescita.
La pratica di uccidere la compagna, la fidanzata, la moglie, una donna che non ti ha mai voluto e che viene a lungo perseguitata, o una appena conosciuta, colpevole solo di cercarsi un futuro di rispetto e amore, è una pratica dilagante insopportabile indegna di un uomo.
Ne pare che la certezza di una lunga infamante pena detentiva faccia da deterrente a certi comportamenti.
Vedo in alcuni programmi televisivi che seguo senza passione ma con molta preoccupazione che i giovani di oggi, di entrambi i sessi sono ossessionati dalla gelosia, quella becera, quella di stampo dominativo, quella terribile forma di: “ tu fai, ti comporti, ti vesti, ti vedi e relazioni esclusivamente con chi dico io!”.
Questo secondo me è concepire l’amore come un diritto di applicare uno schiavismo psicologico, basato sulla costrizione della libertà personale, obnubilamento della personalità altrui, tutto spesso basato e sorretto dalla paura generata dal continuo esercizio del controllo attraverso la violenza, fittizia e minacciata, spesso, ma, molto più spesso reale e praticata!
Questa preponderante parte di gioventù (sia maschile che femminile) che considera l’oggetto del proprio amore come oggetto di proprio possesso mi fa ribrezzo e paura.
Spesso però anche se questa forma di condizionamento è reciproca, assistiamo al fatto che la donna, anche se spesso in ritardo, riesca a comprendere come alla fine, a dover pagare il conto più salato di un rapporto bacato dal tarlo della reciproca gelosia è esclusivamente Lei.
La società ancora vede il “tradimento” (mi si perdoni l’uso di questo termine tanto sbagliato quanto esemplificante) come un peccatuccio di tentazione per un maschio, mentre per una femmina si va ad intaccare la moralità.
Qui c’è gente che si alza dal letto dell’amante e poi va a casa e picchia la moglie perché magari è uscita a fare la spesa da sola….
In un rapporto di convivenza dove l’aspetto sessuale (intesa come infedeltà, tanto per capirci) spesso non c’entra nulla, accade che l’amore un tempo così dichiarato e vissuto in maniera appassionata venga corrotto dal non saper vivere in comune; Non si accetta che una madre, in presenza di prole, quando non correttamente supportata da un compagno degno di tal nome, assuma in maniera del tutto naturale un ruolo protettivo verso la parte debole (la prole).
Devo dare delle attenuanti ad un uomo che reagisce con una pistola al suo fallimento di marito e padre?
Anche quando sei dalla parte della ragione hai un sistema che ruota attorno a te che ti tutela, che ti permette di mantenere rapporti anche con una ex o verso i figli, ma se arrivi alla violenza poi sei solo con la tua colpa.
Ma certo, esistono realtà anche contrarie in cui i ruoli sono invertiti, realtà in cui i deboli (per finta o solo per definizione) finiscono per creare situazioni veramente al limite, ma sono casi sporadici e molto rari.
Poi ci sono ragazzini di 17 anni che uccidono a mani nude una donna per provare cosa si prova…
Forse sono io che mi sto facendo vecchio e che non capisco il mondo che ho davanti…se così fosse, preferisco non capire ed andarmene.
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IL NOSTRO SITO
Questo mese di settembre ci sono state 9.716 pagine aperte con 756 visitatori, un risultato decisamente migliore rispetto alle connessioni agostane, sempre molto striminzite per via delle vacanze.
A livello sedi di connessione questi sono i dati disponibili per il mese di settembre: connessione da nuove sedi italiane:
MONTEFIORINO | RIOLUNATO | BORDIGHERA |
CASTEL D'AIANO |
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mentre per le connessioni estere abbiamo:
FRANCIA | BEAUMONT-SUR-SARTHE – ERBREE – HANSNON - LANGOAT | NORVEGIA | NORDFJORDEID |
E’ evidente che più di qualche problema di rilevamento ci deve essere…
Da mesi praticamente solo località francesi e pochissimo altro… questi sono dati che non corrispondono allo storico del sito e della cui precisione e attendibilità non sono assolutamente convinto, figuriamoci certo!!!!!
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UNA RIFLESSIONE PERSONALE
Qualche giorno o forse qualche ora fa mi è capitato di fare una cosa che non avevo mai fatto prima di oggi.
Devo dire che dopo mi sono sentito bene, inorgoglito perché avevo fatto un ragionamento sano, avevo preso una decisione nuova ma corretta e giusta e, come appena sopra detto, ragionata non impulsiva.
Non entrerò nel merito in maniera diretta, però indicherò un disagio, questo sì, in maniera esplicita che poi è stato alla base del mio nuovo modo di comportarmi.
Credo che questo “disagio” non sia solo il mio…credo…
Premetto che non sono e neppure mi sento un Dio, che non sono un organo formato dalla “creme de la creme” del pensiero filosofico, giuridico economico moderno, che non ho nessuno dei 20, 30 metodi di comunicazione di massa da facebook a tik tok da twitter al altri infernali App idiozia dei nostri giorni, quindi me ne frego dei like (che non chiedo), me ne frego di essere un Influencer o cazzate del genere.
Sono io da solo con il mio pensiero.
Qualche mese fa ad una fiera di figurine, cercando delle figurine della Orvedo credo 64, 65, roba da 3 euro, niente di più, nel contenitore ne ho vista una che mi mancava, tal Johnson con maglia bianca del Mantova.
Ho però visto che sulla tasca che lo conteneva c’era scritto “euro 10,00”!
Perché una figurina da 3 euro era quotata 10 euro?
La risposta è stata_ -“beh sai è straniero”!
La figurina è rimasta lì dove stava e qualche mese dopo alla successiva fiera era ancora lì al suo posto ed anche lì, al suo posto, era il suo prezzo: “10 euro”.
Qualche giorno fa ho notato 4 figurine, su 6 in asta su eBay, che mi mancavano e subito il vecchio cuore del collezionista si è rallegrato; erano figurine dal valore di 5, massimo 6 euro ciascuna, ma di quel tipo mi è capitato di prenderle anche a meno, seppur non appartenenti ad una serie di secondo o terzo piano.
Delle 4 due erano prezzate, a base d’asta, 10 euro mentre altre due 20 euro (ovviamente ciascuna).
Le ho lasciate lì, non è morale spendere minimo 60 euro per delle figurine che ne dovrebbero costare (ben pagate, non sottopagate) non più di 30 tutte e 4!
Nessuna di queste figurine era di uno straniero, nessuno con la faccia simil Pele’, tutta roba di casa nostra, pensa tu se ci fosse stato un Gustaffsson, tra le quatto, la base d’asta sarebbe stata complessivamente oltre i 100 euro.
Poi se il venditore non mette un “compralo subito” a quei prezzi, vuol dire che conta che l’asta impazzisca e le “rarerrime” figurine vengano vendute a valori spropositati!
Io non ho il bernoccolo del mercante e non ho né voglia né, tantomeno, potere di scacciare nessun mercate (ricordando che Gesù quando scacciò i mercanti dal tempio non ce l’aveva con i mercanti in genere, ma solo con quelli che facevano mercato nella cassa di Dio), però ho il diritto di dire la mia sulla piega che ha preso il mercato.
Il venditore è sempre stato un personaggio che più che le figurine conosceva i suoi clienti, a cui teneva perché il suo essere un venditore era frutto di due azioni, rilevare a prezzi buoni, magari facendo acquisti in grandi stock e poi rivenderli con un giusto agio che era frutto anche di un recupero di una parte di acquistato invendibile o quasi, di pezzi rovinati, di pezzi che nessuno avrebbe mai cercato e così via, poi imbustava e metteva in vendita facendo il prezzo sulla esperienza e sulle esigenze del collezionista.
Oggi questo rapporto di reciproca comprensione tra venditore e collezionista si è spezzato, oggi il venditore vuole tenere in mano la situazione, fa il prezzo e se ne frega se vende o meno:-” prima o poi il “gonzo” che mi da quello che chiedo lo trovo”.
Ecco..."il gonzo"...quando un rapporto viene vissuto tra "furbetti del quartierino" e" gonzi", vuol dire che è un rapporto sbagliato, profondamente corroso dai soldi e dalla certezza di tenere il gonzo per le "palle" (mi si perdoni la volgarità).
Ne sono del tutto certo, amico mio, ergo con me hai chiuso, non contare più su di me.
LE NEWS DEL MESE
Lo dico subito, prima di svelare le news di questo mese, un mese in cui la catena di lavoro del sito è ancora abbondantemente oberata dalle operazioni di riedizione della Serie Mira Lanza “Le avventure dell’Olandesina”, un pachiderma editoriale complesso è dir poco, quantitativamente più che pachidermico è sempre dir poco e che è stato necessario rivedere nel suo complesso perché dalla ultima release degli elenchi pubblicata sul vecchio sito si sono complessivamente aggiunte oltre 300 nuove figurine, perché la presenza di un motore di ricerca funzionante ha imposto la ridenominazione di oltre 5 mila file e anche perché, nel frattempo, è uscita la nuova versione aggiornata del catalogo in pdf della intera produzione di queste incredibile e straordinariamente variegate raccolte, curata da Mondini padre e figlio.
Questo mese le new usciranno in una data ancora non certa comunque dopo la prima settimana di ottobre, più prossime al 12 che al 10 di ottobre, comunque
abbastanza lontane dalle usuali scadenze poste entro pochi giorni dalla pubblicazione di news ed editoriale.
Quella che verrà pubblicata è l’opera prima di una casa editrice romana la HECO che nel 1960 ideò e produsse una serie con album dal titolo “Vincitori olimpionici”, composta da ben 630 figurine, frazionate in 480 contenute in una prima parte dedicata agli olimpionici delle quattro Olimpiadi che precedettero quella romana (Berlino 1936 – Londra 1948 – Helsinki 1962 e Melbourne 1956) e poi ulteriori 150 figurine dedicate agli olimpionici ancora freschi di podio della appena conclusa XVII Olimpiade di Roma 1960.
E’ una opera enciclopedica che ha necessitato di un approccio estremamente cauto e di uno studio molto approfondito perché ha, al suo interno, molte particolarità di non facile lettura e che viene censita in modo abbastanza didascalico e piuttosto semplicistico dalla pubblicazione edite da Mencaroni dove compare a pagina 286 al numero 454 di repertorio.
Questa serie, ribadisco, è serie complessa e quindi le tempistiche di studio e presentazione sono state decisamente più lunghe del previsto, senza contare che le 630 figurine non sono una inezia da lavorare e le presentiamo praticamente tutte!!!!
Quindi qualche giorno di pazienza in più ma ne vale la pena
Poi, naturalmente andrà in pubblicazione la terza componente della Famiglia di figurine Mira Lanza “i Viaggi dell’Olandesina, dedicati alla corposissima serie dedicata alla “India misteriosa”.
SU COSA STIAMO LAVORANDO
Siamo oramai prossimi a d aver pubblicato tutto quello che era sul vecchio sito e a quasi consuntivo reale c’è voluto oltre un anno per portare a termine questa transizione.
Credetemi, è stata veramente dura ed ora la mole di lavoro da fare per rientrare verso una normalità editoriale è cresciuta perché nel frattempo ci si è procurato nuovo materiale, altro a completare il pregresso.
Ora è necessaria una pausa mentale, resettarsi e ripartire perché l’esplorazione del mondo della figurina cartonata è ancora molto ma molto lungi dall’essere conclusa…..
Come sempre buona consultazione!!!!