EDIZIONI MIRA - PIACENZA
SERIE
" CILE 1962 - MONDIALI DI CALCIO "
FIGURINE
PRESENTAZIONE
1. ANTEFATTO
Ho cercato, da fonti ufficiali, qualche notizia riguardante questa casa editrice cui si devono non poche pubblicazioni in campo sportivo e non, che iniziò le proprie produzioni nel 1962 proprio con la realizzazione e distribuzione di questa serie di figurine.
Questa è una raccolta che è entrata a tutto tondo e con pieno diritto tra le raccolte più ambite nel contesto delle pubblicazioni sportive di figurine.
La serie è tutt'altro che perfetta, anzi è piena di problematiche che andremo a sviscerare a mano a mano che ci si addentrerà nel corpo della presentazione eppure questi risultano secondari ed ininfluenti rispetto al fascino ed al conseguente desiderio che questa raccolta esercita sul collezionista di cartonate degli anni '60.
Fu una raccolta non proprio popolarissima, ma certamente non fu una raccolta destinata ad élite di collezionisti, perché mancano elementi che possano indurre a simili pensieri (distribuzione sul territorio nazionale attraverso l'efficientissimo circuito delle edicole, impiego della bustina sigillata, costo assolutamente alla pari con altre raccolte coeve, presenza di un album molto ben realizzato ecc. ecc.).
Eppure l'album è abbastanza raro (ma non introvabile) e le figurine hanno quotazioni mediamente abbastanza elevate.
2. IL PROGETTO EDITORIALE
Per questa sua opera prima, la Mira imposta la raccolta, dedicata ai mondiali del 1962 in Cile, sulla base di un album predisposto per contenere tutte le 16 squadre partecipanti alla manifestazione calcistica più importante al mondo, che in Cile raggiungeva la sua settima edizione.
A ciascuna equipe erano destinate due pagine e quindi, considerando le spaziature e le dimensioni dell'album, su ogni pagina erano posizionabili non più di nove figurine per un totale teorico massimo di 18 figurine che scendeva a 17 in ragione del fatto che un cartiglio (quello posizionato nella prima pagina al numero 8) era destinato a contenere informazioni relative alle gare che quella nazionale avrebbe giocato nell'iniziale girone eliminatorio.
Complessivamente il progetto avrebbe dovuto essere composta da 17 x 16 figurine per un totale di 272 figurine dato che non erano previste figurine di altro genere (tipo ad esempio: la figurina della coppa del mondo, degli stadi più importanti ecc. ecc.
Le figurine misuravano 5,9 x 7,5 cm circa, una misura che le pone come una via di mezzo tra le piccole tipo Nannina, Stella ecc. e le grandi cartonate da dispenser ed "in medio stat virtus", mai valido come in questo caso.
Il numero di 17 figurine scelto per rappresentare la rosa ufficiale che, ricordiamo per questa manifestazione era di 23 partecipanti, appare ben appropriato e sufficiente a patto che le scelte fatte dalla casa editrice, in materia di personaggi inseriti in raccolta, fosse fatta in modo da contemplare, nei 17, il massimo dei calciatori della rosa effettiva.
Sappiamo bene che le scelte editoriali, per ragioni di organizzazione realizzativa della pubblicazione dovevano essere fatte con circa un mese di anticipo rispetto alla formulazione delle rose da parte dei Commissari Tecnici.
Come è facilmente intuibile questo comporta una inevitabile imprecisione nella scelta del calciatore da inserire e spesso si riesce a guadagnare del tempo ed avere una maggiore precisione quando si opta per un album che non contenga cartigli anonimi, ovvero senza numero né nome del calciatore e questo si ottiene non numerando il cartiglio e lasciando cartigli generici destinati a ruoli (portiere, terzino destro, centravanti, altri titolari).
La mira adottò questo sistema, sicché sull'album non abbiamo numeri e non abbiamo nomi e, conseguentemente non abbiamo certezze e nemmeno album tutti uguali perché ciascuno attaccava le figurine secondo le proprie conoscenze sportive che spesso non erano nemmeno sufficienti, perché vi sfido a dare a Ntiev della Bulgaria un ruolo dato che Ntiev non esisteva....
3. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI
La figurina è uno "strano "pezzo di cartoncino colorato che ha il potere di attrarti o di respingerti con identica forza solo in funzione di pochi elementi: la forma, la dimensione, i colori le cornici, la gestione degli spazi ed altri piccoli dettagli che sembrano insignificanti ma che invece fanno di un pezzetto di cartoncino tanto una cosa fascinosa e desiderabile, quanto una cosa brutta, dozzinale e di nessun fascino.
Le figurine Mira dei mondiali del 1962 furono ideate da un genio della grafica.
Gli spazi sono suddivisi in quattro spazi riquadrati posti all'interno di una cornicetta bianca; lo spazio più grande, destinato a contenere l'immagine del calciatore è destro-centrico e lungo circa i 3 /4 della figurina, sia in senso orizzontale che verticale. Nello spazio di sinistra è realizzata la bandiera della nazione (a tal proposito magari sarà sfuggito a molti che le figurine dell’Inghilterra riportano, erroneamente, la bandiera detta union jack che però è quella del Regno Unito e non dell’Inghilterra, la cui bandiera è una croce rossa in campo bianco...piccolo errorino...), mentre il cartiglio in basso è dedicato al cognome del calciatore e nella riga sotto la nazionale di appartenenza.
All'angolo basso di sinistra è realizzato un cartiglio a sfondo bianco con un mondo azzurro visto dallo spazio attorno a cui ruota un pallone di cuoio vecchio tipo, dove il Cile è una strisciolina rossa e dove troviamo la scritta "mondiali 1962 di calcio"
Naturalmente questo cartiglio è comune per tutte le figurine.
Tutte le figurine, nessuna esclusa hanno il medesimo colore dello sfondo, un azzurro "bella giornata senza una nuvola", il che significa che tutte le figurine della serie sono fatte con immagini "ritagliate dalla foto originale e ricomposte in grafica con uno sfondo differente dall'originale ed unico per tutte le immagini della serie.
L'impianto è semplice ma efficace, lineare e proporzionato, capace di esprimere una personalità ed un fascino tanto inspiegabili quanto assoluti.
La qualità di stampa è molto buona, le figurine hanno inchiostratura opaca e quindi tendono al pastello, non sono, quindi, "sparate", anzi hanno una tonalità sempre soft che significa innata classe.
Il taglio delle figurine è abbastanza preciso anche se qualche sbavatura o piccola disattenzione, talvolta, è stata commessa, possiamo dire che la qualità e la precisione del taglio sono certamente una nota di ulteriore merito e significano cura nei dettagli ed un rispetto della uniformità e qualità di produzione.
4. IL NUMERO E L'ELENCO DELLE FIGURINE
Non potendo essere nella testa di chi prese le decisioni all'interno della casa editrice non è neppure dato di sapere quale fu la "ratio" secondo la quale le figurine furono realizzate e distribuite.
A distanza di quasi 60 anni è possibile avere un quadro della situazione stabile e pressoché definitivo, ma, c'è da credere che il collezionista dell'epoca fu totalmente messo in condizioni di non capire più cosa stesse collezionando e perché certe figurine non uscivano mai dai pacchetti della Mira.
Ricostruire quanto effettivamente fu prodotto, pubblicato e distribuito è stata una chimera per moltissimi collezionisti che tutt'ora hanno problemi a conoscere se la loro collezione sia completa o manchi ancora di qualche ulteriore pezzo a loro ancora sconosciuto.
Ovviamente la ragione sta nel fatto che, non esistendo numerazione sulle figurine, non sappiamo quale fosse la numero uno né quale fosse il numero più elevato.
A dare una ulteriore rimescolata a questo calderone di incertezze ecco che la mira non fu in grado di pubblicare (per ragioni assolutamente ignote) le figurine di ben 3 nazionali (Cile Messico e Colombia) e, per la nazionale della Jugoslavia, non riuscì a produrre che sole 4 figurine.
Ma anche il numero di figurine realizzate per ciascuna nazionale è variabile e a volte supera di molto la disponibilità dei 17 spazi dell'album che, per alcune nazionali, non riesce neppure a coprire integralmente: un vero disastro!!!!
Questa, a seguire, è la ricostruzione quantitativa, nazionale per nazionale, sulla base delle figurine realmente realizzate:
28 figurine - Svizzera - Urss (inclusa una variante);
25 figurine - Italia;
24 figurine - Inghilterra;
22 figurine - Cecoslovacchia;
21 figurine - Spagna - Bulgaria (incluse 5 varianti);
20 figurine - Germania;
19 figurine - Uruguay;
15 figurine - Argentina;
14 figurine - Brasile;
10 figurine - Ungheria;
04 figurine - Jugoslavia;
00 figurine - Cile - Colombia - Messico.
L'elenco ci dice che ben 7 su 16 nazionali non potranno mai essere completate mentre per 9 bisognerà fare delle scelte e non inserire in album più di una figurina, magari quella di un calciatore che ai mondiali non fu convocato.
Di fronte a questi numeri si ricava che le figurine realmente prodotte e collezionabili sono in tutto 251, un numero ben differente dalla 272 teoriche (16 x 17).
Ma questa è la fotografia della realtà reale che spesso differisce, se non quasi sempre, dalla realtà teorica, almeno sino all'arrivo della Panini che sotto questo aspetto, imparata perfettamente la lezione è divenuta per questi aspetti e non solo) divenendo, anche sotto questo profilo (ma non solo), esempio per tutti gli editori.
D'altro canto, se si produce una serie di figurine con album, e si rispetta la figura del cliente, non si possono combinare papocchi allucinanti come li combinò la Mira di Piacenza!!!
5. ASPETTI SPORTIVI
Qui entriamo in un girone dantesco, senza però avere, come guida Virgilio...
La serie soffre di diversi tipi di gravi imprecisioni sulle seguenti problematiche:
- La corretta denominazione degli atleti;
- La presenza di più di una figurina per il medesimo calciatore (le varianti del precedente elenco);
- L'inesistenza di diversi calciatori, almeno stando alla denominazione della figurina, quindi la presenza di immagini di calciatori accompagnate ad un "nome di fantasia" oppure ad un nome talmente storpiato che è impossibile da ricondurre verso una figura conosciuta;
- Una eccessivamente elevata presenza di figurine dedicate a calciatori poi non effettivamente convocati.
Stiamo parlando di numeri elevati, non di qualche caso isolato:
- 47 calciatori con nomi errati;
- 74 calciatori non convocati di cui 6 non esistono nemmeno;
- 5 calciatori che hanno 2 figurine ciascuno;
Queste particolarità, nel tempo, hanno contribuito non poco ad "incasinare" ulteriormente i collezionisti specie per la presenza di nomi diversi con lo stesso volto e per la presenza di volti con denominazione errata perché riferita a calciatori inesistenti o totalmente sconosciuti.
Non si possono considerare dei gravi errori quelli di un "Gonzalez" riportato come "Gonzales", ma non altrettanto calciatori come Hofmann, Levenberger, Maergerli, Restringer, Wueste (tutti inseriti nella svizzera) ma che mai hanno vestito, nemmeno per una volta la maglia di quella nazionale, se mai calciatori svizzeri con tali cognomi siano esistiti!
Se è errore veniale aver scritto Cinezinho invece che Cinesinho o Castillho invece che Castilho, non altrettanto veniale è la presenza di "Ntiev" che arguiamo essere "Diev" perchè ha le stesse fattezze della figurina denominata "diev" appunto....
Ad ogni buon conto l'elenco della serie in excel è stato strutturato in modo tale da rendere ben visibili le mancanze sopra citate che, quindi, risultano comprensibile e più facilmente fruibili dato che sono inserite e ben evidenziate in un quadro organico dedicato.
6. IL RETRO
Per le ragioni sopra esposte queste figurine sono del tutto prive di indicazioni, testi, loghi o quant'altro sul retro.
7. ASPETTI COLLEZIONISTICI
Album e figurine sono abbastanza rari e per di più ricercati da un bel numero di collezionisti, caduti nella trappola che il fascino di queste figurine sa ben apparecchiare nei confronti del collezionista.
Su eBay non ci sono molte proposte e questo è abbastanza grave per una serie che consta di 251 immagini, alcune delle quali destinate a superare i 100 euro ciascuna (quotazione 2020).
Le figurine rare sono alcune dell'Inghilterra, alcune dell'Urss un paio della Spagna, una della Jugoslavia.
Mediamente le quotazioni vanno dai 4-5 euro per le "facili" fino ai 10,00 per le difficili e addirittura qualche cosa di più per le rare che sono veramente rare e di cui pubblichiamo volentieri l'elenco qui di seguito.
Poi c’è Pelè che penso possa valere 2 o 3 mila euro che mette tutti d’accordo.
Buona collezione !!!!!!!!!!!