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SAPONERIE LAZZERI
SAN GIULIANO TERME (PISA)

SERIE DI FIGURINE PUNTO

CONCORSO A PREMI

"BOLLICINA KID"
ANNI '60

 

FIGURINE
PRESENTAZIONE

 

BRASILE 100 KID F

 

1. LE PRODUZIONI DI SAPONI A CARATTERE LOCALE

Le attività imprenditoriali degli anni '50', '60' e '70 in Italia furono dilatate dal boom economico che il Paese conobbe in quegli anni, tanto che piccole realtà industriali nacquero in provincia ed in piccoli centri, portando benessere a società contadine e dallo scarso sviluppo economico basate su fonti lavorative di tipo artigianale o legate all'agricoltura.

Così deve essere stato anche nel piccolo centro montano (circa 800 msl) di San Giuliano Terme in provincia di Pisa.

Non sono un chimico ma so bene che la produzione del sapone è caratterizzata da alcuni elementi imprescindibili quali la soda caustica ed una sostanza grassa che la soda provvede a trasformare in glicerina.

Una delle fonti di approvvigionamento di soda di eccezionale purezza e qualità è la località di Rosignano Solvay (prende il nome Solvay proprio dall’industria di produzione della soda fondata dal chimico belga Joseph Solvay – 1838 - 1922).

Tra Rosignano e San Giuliano Terme ci sono ben 59 km, ovvero un tiro di schioppo e forse questo ha portato la scelta verso una industria la cui materia prima era "in zona".

2. LE FIGURINE PUNTO DELLA LAZZERI - BOLLICINA KID

La produzione di saponi, nel dopoguerra, fece un grandissimo salto di qualità grazie alla immissione nelle molecole dei saponi per lavatrice ed altre macchine elettrodomestiche di tensioattivi che risolsero e rivoluzionarono le modalità dei lavaggi che fino ad allora erano basate sulla cenere e sull'olio (lavorati a caldo danno vita ad un prodotto schiumoso chiamato liscivia) ma che poi si sono dimostrati di problematico assorbimento naturale, risultando altamente inquinanti.

Molto probabilmente i prodotti Lazzeri erano un misto tra le novità di mercato ed una saponificazione fatta secondo metodologie tradizionali.

Sta di fatto che il prodotto non poteva avere costi maggiori rispetto a quello della grande industria del settore, leggi la nostrana Mira Lanza rappresentata nell’immaginario collettivo dall’Olandesina e da Calimero, e il colosso Agip che era nella proprietà del marchio TRIM e super Trim (con “testimonial” sui generis il personaggio di Angelino), nonché l’americana TIDE, tutte delle vere e proprie “corazzate” del settore, ampiamente spinte dalla pubblicità e dai concorsi a punti di cui conosciamo bene i meccanismi generati proprio dalle figurine punto.

La Mira Lanza ha prodotto una serie di figurine per oltre 40 anni basate su meccanismi di particolare complessità che hanno generato una massa di figurine di proporzioni quasi incommensurabili (sul sito ne abbiamo pubblicato solo una parte e sono oltre 4.400 pezzi).

Al di là di questi numeri lo scopo delle figurine punto era quello di essere raccolte e di essere riconsegnate alla casa madre, una volta raggiunto un valore di punteggio che desse il diritto di acquisire un oggetto desiderato in base ad un catalogo premi.

La Lazzeri, anche per reggere la concorrenza, si inventò un personaggio, una ragazza dal caschetto biondo, dai comportamenti ed atteggiamenti allegri e sbarazzini (certamente meno ingessata dell'olandesina della Mira Lanza) che fu immortalata nelle figurine punto in diversi momenti del suo viaggio intorno al mondo: Aden - Afghanistan - Arabia - Argentina - Birmania - Brasile - Cile - Cina - Danimarca - Finlandia - Giappone - Giava – Groenlandia - India – Lapponia - Norvegia - Paraguay - Patagonia - Perù -  Siam – Tibet - Trinidad - Uruguay.

In totale sono 23 soggetti solamente (per ora).

Su ogni figurina è riportato il valore di punti che questa vale; la gamma dei punti è la seguente: 2 punti - 5 punti - 6 punti - 10 punti - 15 punti - 20 punti - 25 punti - 30 punti - 40 punti - 50 punti - 60 punti - 100 punti e forse anche qualche punto che ancora non è venuto a galla, tipo 70 punti, magari 80 o 90 punti;

Nella parte bassa della figurina, separata di una linea tratteggiata una porzione di figurina che recava il valore del punto di quella figurina.

Alcune figurine, a parità di soggetto, possono recare più di un valore di punteggio (Siam vale 2 punti e Siam vale 25 punti).

La non certo abbondante quantità di figurine recuperabili non aiuta a conoscere se la Lazzeri produsse tutte e ventitre le vignette con tutti i valori punto oppure solo alcune di queste ebbero la funzione di portare valori variabili, per cui non siamo assolutamente in grado di dire quante figurine di bollicina possano essere, oggi, recuperate.

Il concorso a premi era di due tipi, uno a punteggio con somma di punti dava diritto ad un premio a scelta funzione del punteggio raggiunto mentre la raccolta completa delle 23 figurine private del punto dava diritto a ricevere una pubblicazione della garzanti editore.

In realtà sulle figurine è pubblicato “la raccolta dei vari soggetti da diritto ad un libro omaggio edito da Garzanti” dove il termine usato è troppo vago dato che non indica quanti erano i “soggetti”, quindi, sino a che non ne sarà recuperato uno oggi sconosciuto dobbiamo considerare il numero di 23 “soggetti” diversi sino ad oggi recuperati.

3. ASPETTI GRAFICO TIPOGRAFICI

Le figurine di bollicina Kid hanno una dimensione assolutamente sovrapponibile alle figurine della Mira Lanza ed anche il supporto cartonato è di pari spessore e qualità.

Sulle figurine non erano riportati dati e varianti di nessun genere, per cui non sappiamo a quale casa tipografia la lazzeri si sia rivolta per la realizzazione di queste figurine, ma probabilmente dovette trattarsi di una tipografia locale anche perché le tirature non erano certamente proibitive, tali da costringere la Lazzeri rivolgersi a grandi tipografie e stamperie tipo la Modiano di Trieste, come fece la Mira Lanza.

A livello grafico l'immagine di ciascuna figurina è disegnata con tratti veloci e poco "leccati", tipico di una raffigurazione più smart che seria, più semplice che complessa, più divertente e divertita che enciclopedica.

D’altro canto bollicina è semplice, vagamente erotica e parecchio, come già detto sbarazzina ed i personaggi che si accompagnano a lei nelle vignette sono spesso caricaturali, come il toro sdraiato con in bocca un fiore (bollicina a Trinidad).

4. IL RETRO

Il retro è piuttosto semplice come impostazione e gioca sui colori rosso e nero degli inchiostri impiegati.

Troviamo solo istruzioni su quali prodotti dispensino le figurine punto di bollicina e le modalità di partecipazione al concorso a premi ed al premio "Garzanti" per chi oltre ai punti vuole consegnare una serie completa "dei vari soggetti" di "bollicine".

C’è una firma, probabilmente del titolare Lazzeri e l'indicazione di una autorizzazione ministeriale concessa.

Nulla di più.

5. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Non sono francamente molte le possibilità di recupero di queste figurine e delle sue varianti (differente valore punto su identica vignetta).

Il valore di quelle poche che troviamo su internet è di qualche euro ed a volte di un solo euro, d’altro canto non sono molto ricercate.

Per chi ama le figurine punto, pur trattandosi di serie minori, proprio perché erano figurine funzionali al concorso e non ad una raccolta organizzata, si tratta di una raccolta interessante ed una delle non tantissime disponibili.

Per chi è amante delle serie minori è certamente una piccola, simpatica e storicamente importante serie che si può collezionare senza avere la certezza di doversi svenare.

Buona collezione!!!!!!!!!!!

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