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CIP

SERIE

" LE NAVI "

ALBUM

PRESENTAZIONE

 

CIP ALBUM 01 COPERTINA

1. ELEMENTI

Se la Cip o la C.I.P. (perché’ non sono riuscito nemmeno a sapere la ragione sociale) è la più strana, misteriosa, minimalista ed evanescente Casa editrice del mondo delle cartonate, il suo “album per la raccolta figurine” (– sì, questo è il titolo dell’album –il più strano misterioso, minimalista impersonale e banale nome che si potesse adottare) è il più strano, banale, minimalista ed impersonale album della storia delle figurine cartonate e non!

Se questi sono “elementi” su cui poter fondare un discorso serio, io sono Desmond Tutu o Nelson Mandela in persona (con rispetto parlando), a scelta, oppure ambedue contemporaneamente, non mi lesino nulla!

Mi consolo pensando che, in fondo, il mondo della figurina non deve per forza essere né serio né serioso, ma semplicemente, trattandosi di realtà di oltre 60 anni fa, debba essere rispettoso dei valori storici e della realtà del tempo, rappresentando certe particolarità, evidentemente, come proprie del “come eravamo”, perché si può dire ogni cosa meno che quello di cui stiamo discutendo non sia un prodotto dell’epoca.

Togliamo quindi ogni forma di “denigrazione postuma” per quanto oggi ci sembri realizzato con metodiche quanto meno discutibili, prendiamone atto ed andiamo avanti!

 

2. ASPETTI TIPOGRAFICI ED EDITORIALI

L’album è di tipo a fogli con doppia spillatura centrale ampia e bronzata (ottimo perché non ossida facilmente).

I fogli impiegati sono tre con quindi un totale di 12 pagine ed uno di copertina con quindi un totale di 4 pagine di copertina.

In tutto, copertine incluse l’album dispone di 16 pagine.

Le dimensioni dell’album sono: 21,8 x 31,8 circa, quindi è, almeno dimensionalmente, un album di un certo prestigio, anche se la sua inconsistenza a livello pagine lo sminuisce non poco, come una cattedrale vuota.

Su ogni pagina sono riportati otto cartigli numerati per figurine di grandi dimensioni, accoppiate orizzontalmente.

Dopo la prima e la seconda di copertina iniziano le pagine riportanti le figurine, che quindi appaiono nella zona destra, quindi pagina 1 (dispari).

Lo schema si ripropone identico per tutte le pagine, difatti l’ultima pagina dell’album, che è pagina pari, termina con il cartiglio per la figurina 96, mentre le altre quattro figurine da 97 a 100 trovano allocazione in posizione centro alta della terza di copertina.

L’impostazione grafica dell’album è di stampo inglese, vedi le copertine degli album Cardmaster “jet aircraft of the world” e della american chewing corp “serie storica”, però aggiunge al minimalismo inglese, un minimalismo patologico acuto (italiano certamente), difatti la copertina non solo è minimalista, sarebbe il meno, ma è – e questo è grave – assolutamente impersonale, visto che sulla copertina compare il titolo “album per raccolta figurine” senza nemmeno il “di” che andava a proposito tra le parole raccolta e figurine!

Caratteri minuscoli piuttosto grandi in inchiostro nero con due semi-cartigli verticali (le figurine dell’album sono tutte a sviluppo orizzontale n.d.r.) posti uno all’inizio ed uno alla fine del “titolo”.

Sull’album non è presente nessun’altra scritta, non la casa editrice, non la tipografia, non una data, non una registrazione ad un tribunale, non un prezzo, nemmeno una stampa od un timbro con la scritta omaggio!

Niente!!!!!

Nada de Nada direbbero ad “Oslo”!

Ma allora che cosa lega questo esempio minimalistico ed impersonale di album ad una specifica raccolta?

La risposta è tutta nella “tradizione e nella memoria storica di chi si ricorda, al tempo che fu’, che il venditore delle figurine quando gli chiedevi l’album ti rifilava questo album e quindi da ciò nasce il connubio tra una serie ed il “suo” album.

È evidente, quindi, che non esista alcun legame provato tra la raccolta C.I.P. “le navi” e questo album, né ricavabile dalle figurine, né ricavabile dal deserto dell’album!

A proposito di deserto, la copertina è di un color “senape desertico”, mentre le pagine sono di un giallo paglierino tenue.

La qualità della carta è migliore di quella di tanti album dell’epoca, abbastanza strutturata, mentre la copertina che è di grammatura almeno doppia appare un po’ fragile, almeno in riferimento alla carta delle pagine.

Ovvio che la tradizione, il riposto e la memoria storica, potendo contare su testimoni diretti, in questo caso, fa fede, ma proprio per la certezza dell’accoppiamento di questo album con le figurine della serie “le navi”, non si può non notare l’assoluta indipendenza dell’album dalla serie.

Come se l’album fosse nato come contenitore impersonale, adatto a questa e, magari anche ad altre serie della stessa casa editrice, che questa avrebbe potuto produrre in tempi successivi.

Un contenitore buono per tutte le stagioni e per chi sa quanti altri tipi di serie di figurine, in effetti, non avrebbe potuto avere titolo più appropriato di questo, “album per la raccolta figurine”.

A stemperare parzialmente l’assoluta mancanza di rapporto album - serie le navi (ribadisco, non sto mettendo in dubbio che album e figurine non siano accoppiati, tutt’altro, ma solo rimarcando che non ci sono elementi inconfutabile di tale legame se non quelli storici e di memoria), ci sono i cartigli interni all’album che sono di dimensioni perfettamente tarate sulle figurine della C.I.P.

3. ASPETTI COLLEZIONISTICI

Questo album è di reperibilità abbastanza comune e di scarso valore.

La reperibilità è elevata, soprattutto nella sua forma più semplice, quella di album senza figurine incollate, generalmente molto meglio conservato rispetto ad album pieni o semi-pieni di figurine, che poi pieno è un termine che per questo album non si dovrebbe proprio usare perché, a fronte di 100 cartigli per altrettante figurine, sono disponibili solamente 48 figurine serie le navi, quelle che sono state prodotte.

Riguardo i costi l’album vuoto dovrebbe avere un valore di circa 30-35 euro, non di piu’, mentre se pieno delle 48 figurine potrebbe avere un valore oscillante tra i 50 e 60 euro.

Valutazione giusta che dal mercato ad un’opera troppo banalizzata, minimalizzata e impersonale, oltre che palesemente incompleta, per potergli attribuire valore collezionistico maggiore.

Ed è tutto un gran peccato, perché se la C.I.P. avesse completato il suo progetto di 100 figurine e realizzato un album serio, con riportate anche le didascalie sotto ogni numero di figurina, magari con una copertina a colori ecc. ecc. questa sarebbe, certamente stata una raccolta molto bella ed anche di un certo pregio, se non di valore.

Purtroppo la storia è questa ed io non sono proprietario di un’auto che mi riporti “back to the future” per alterare il passato e variare il corso della storia e delle opere!

Prima di augurarvi la tradizionale buona collezione, devo aggiungere che qual ora aveste desiderio di incollare le vostre C.I.P. sull’album, vi troverete di fronte al dilemma di come impostare e realizzare tale operazione che, dovrebbe, essere semplicissima ma che in realtà non lo è affatto.

Ovvio che la complicanza non sta nella colla, bensì nel come disporre le figurine, problema questo che si pone poiche’ disponiamo di 48 figurine per coprire 100 spazi, ovvero avremo ben 52 spazi vuoti, tra l’altro non a macchia generica di leopardo, ma con un susseguirsi alternato di ampie serie di vacanze con ampie serie continue di figurine, che lasciano profondi vuoti, come ferite mortali alla lettura dell’album.

Le figurine si potrebbero attaccare partendo dalla numero 11, che è la figurina prodotta che ha il numero più basso, nel cartiglio 1 proseguendo senza soluzione di continuità sino ad attaccare l’ultima figurina prodotta, la numero 89 (la gondola) nello spazio del cartiglio numero 48.

Nella gallery delle immagini presento il mio album riempito in modo virtuale in maniera da inserire ogni figurina nel cartiglio di appartenenza.

Il mio consiglio è di tenere le figurine in un contenitore e l’album in una bella custodia di plastica con tanto di cartone di rinforzo.

Mi pare di aver detto già più di una volta che non ami attaccare le cartonate ad un album, tanto meno in un album che, non riportando le didascalie, farebbe perdere alle figurine ogni titolo, ogni informazione, ogni valore culturale e didattico.

Buona collezione!

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